Mieli di tutto il pianeta con residui di neonicotinoidi
Mieli di tutto il pianeta con residui di neonicotinoidi
Uno studio pubblicato su una famosa rivista scientifica internazionale (Science) ha dimostrato che tre quarti del miele prodotto a livello mondiale è contaminato da un pesticida a base di neonicotinoidi e spesso anche in combinazione con più di uno.
La contaminazione è talmente cronica e senza distinzioni e confini, tant’è che persino i mieli di isole all’interno del Pacifico risultano inquinati. Quindi un problema oramai non relativo ad Europa e America del nord ma globale.
Lo studio è stato avviato sin dal 2012 da un biologo dell’Università di Neuchâtel, in Svizzera (Alex Aebi); la ricerca si è basata su 198 campioni di miele provenienti da tutte le parti del mondo, attraverso un sistema standard di prelievo e di analisi.
Il risultato è stato tristemente sorprendente:
- il 75 % proveniente da tutti i continenti (ovviamente Antartide escluso) conteneva tracce di almeno di una delle cinque molecole di neonicotinoidi in analisi.
- il 45% dei mieli conteneva da due o più di questi insetticidi;
- quasi la metà dei campioni aveva dosi di neonicotinoidi superiori alla soglia neuroattiva considerata pericolosa per gli insetti impollinatori, anche se entro la soglia considerata sicura per il consumo umano.
L’ultimo dato è di certo quello più allarmante che si va ad aggiungere al dato che molti campioni contenevano miscele di neonicotinoidi.
Adesso il dato potrebbe avere una relazione con la moria delle api in tutto il mondo ma soprattutto con il loro disorientamento nella ricerca del polline.
È nota infatti la caratteristica dei neonicotinoidi di interferire con la capacità delle api di “fare il loro mestiere” ma la sinergia contemporanea di più molecole apre uno scenario inaspettato che potrebbe spiegare meglio molti effetti di questi veleni sul sistema nervoso del più utile degli insetti.
Guido Bissanti