Come coltivare le puntarelle in maniera biologica
Come coltivare le puntarelle in maniera biologica
La produzione delle puntarelle è sicuramente un’avventura di sicura soddisfazione. Per questa coltivazione vanno utilizzate prevalentemente due varietà di cicoria (Cichorium intybus), e cioè: la cicoria puntarella di Gaeta, caratterizzata da germogli più lunghi e affusolati e la varietà cicoria puntarella di Galatina, caratterizzata invece dai germogli interni più grossi e compatti.
Per la coltivazione si possono scegliere due periodi: la primavera o l’autunno. Però in funzione della zona evitare il periodo di maturità della pianta nei mesi troppo caldi o durante le gelate invernali. Quindi seminare in semenzaio a febbraio-marzo per la coltivazione primaverile e ad ai primi di agosto per quella autunnale. Dopo circa un mese potete effettuare il trapianto in pieno campo.
Il terreno più idoneo per la coltivazione deve essere di medio impasto, profondo e con buon drenaggio, per il resto non ha esigenze particolari. Prima del trapianto nell’orto o in pieno campo provvedete ad una buona concimazione organica (è preferibile il letame bovino e l’humus di lombrico). Non usare mai concimi azotati. Quindi riseminare la pianta in questo terreno per tempo concimato con l’organico. Per giungere a piena maturazione e quindi con una buona conformazione delle cosiddette puntarelle è necessario un periodo che oscilla, in funzione dell’andamento climatico, dai 50-60 giorni.
Per quanto riguarda la distanza io vi consiglio circa 30-40 cm sulla fila e 50 cm tra le file.
Per quanto riguarda le irrigazioni ricordatevi che se volete delle puntarelle ben formate, croccanti e tenere gli apporti idrici devono essere regolari, con acque che giungano in profondità e se volete conferire maggiore salute a queste piante la pacciamatura è una tecnica di cui avvalersi.
Per la raccolta di queste piante si può operare in due modi: o sradicando totalmente la pianta per un consumo totale dopo aver eliminato le radici e le parti meno tenere, oppure tagliando con un coltello affilato la parte centrale (la puntar ella vera e propria) per poi ottenere ulteriori ricacci.
Per la difesa dai parassiti c’è da sottolineare che il vero pericolo è rappresentato dagli afidi neri (soprattutto durante i periodi umidi primaverili). Il macerato di ortica è particolarmente efficace con queste cicorie. Un altro metodo, molto consigliato, per ottenere una coltivazione più sana e di qualità organolettica superiore di questa cicoria è la tecnica della consociazione (anche in file binate) con carote, fagioli rampicanti, lattuga, finocchi e pomodori. La consociazione abbina ad un buon effetto allelopatico tra le radici anche una reciproca salvaguardia di queste piante contro alcuni insetti e parassiti.