Nord America
Nord America
L’America settentrionale ha all’incirca la forma di un cuneo, con la parte più larga a nord. Gran parte del suo territorio si estende alle medie latitudini, con una parte notevole nell’Artico e una più stretta intorno al tropico del Cancro.
Il continente si espande da est a ovest per circa 176° di longitudine, dai circa 12° di longitudine ovest di Nordost Rundingen (Capo Nordest) nella Groenlandia nordorientale ai circa 172° di longitudine est dell’estremità occidentale di Attu Island in Alaska. La sua estensione nord-sud è di circa 69°, dai circa 83° di latitudine nord di capo Morris Jesup nella Groenlandia orientale (il punto più settentrionale dell’intero pianeta) ai circa 14° di latitudine nord nel Messico meridionale. L’America settentrionale è bagnata a nord dall’oceano Artico; a est dall’oceano Atlantico; a sud dal golfo del Messico e a ovest dall’oceano Pacifico. La superficie del continente è di circa 23,5 milioni di km².
Il contorno dell’America settentrionale è estremamente irregolare; alcuni estesi tratti costieri sono relativamente uniformi, ma in generale le coste sono frastagliate e ricche di insenature, con molte isole che si stagliano al largo.
Il continente presenta tre enormi insenature: la baia di Hudson a nordovest, il golfo del Messico a sudest e il golfo dell’Alaska a nordovest. Molti sono gli isolotti nei pressi delle coste orientale e occidentale, ma le isole più estese si trovano all’estremo nord.
FLORA
La vegetazione naturale dell’America settentrionale è stata notevolmente modificata dall’attività umana, ma le sue caratteristiche generali sono ancora visibili in gran parte del continente. L’area forestale più significativa è la taiga, o foresta boreale, un’enorme estensione prevalentemente di conifere (soprattutto abeti, pini, tsuga e larici) che copre gran parte del Canada meridionale e centrale e si espande in Alaska.
Negli Stati Uniti orientali una foresta mista, dominata da piante decidue a nord e da varie specie di pino giallo a sudest, è stata perlopiù estirpata o tagliata, ma una notevole area ha visto ricrescere gli alberi a partire dagli anni Quaranta. Nella parte occidentale del continente, le foreste sono principalmente diffuse sulle catene montuose e le conifere sono dominanti. In California alcune specie di sequoie e di pini raggiungono dimensioni gigantesche. Una gran varietà di specie, adattate ai diversi climi dell’altopiano o delle zone costiere, caratterizza gli ambienti tropicali del Messico.
Il manto verde nelle regioni secche del continente è costituito principalmente da praterie. Le pianure centrali e le praterie degli Stati Uniti e del Canada meridionale avevano in origine un manto erboso, ma gran parte della flora naturale è stata sostituita con piante utili, tra cui in particolare il frumento. Le terre aride degli Stati Uniti occidentali e del Messico settentrionale presentano una vegetazione steppica in cui predominano le artemisie insieme ad arbusti e cactus di diverse specie. Oltre la linea degli alberi all’estremo nord domina la tundra, che presenta una flora composita di bassi falaschi, erbe, muschi e licheni.
FAUNA
La fauna nativa dell’America settentrionale era un tempo cospicua e varia, ma la diffusione degli insediamenti umani ha avuto il risultato di restringere gli habitat e di diminuire il numero di animali. In generale la fauna dell’America settentrionale è simile a quella delle regioni settentrionali dell’Europa e dell’Asia.
Fra i grandi mammiferi spiccano diverse specie di orsi, il più grande dei quali è il grizzly, il bighorn (pecora delle Montagne Rocciose) e i bisonti, ora soltanto in mandrie protette, i caribù e gli alci americani, i buoi muschiati e gli wapiti. Non mancano i carnivori, tra cui il puma e, nelle regioni più meridionali, il giaguaro; infine si hanno lupi e coyotes, o lupi delle praterie, e, all’estremo nord, l’orso polare. Una specie di marsupiale, l’opossum comune, è indigena. Pochi fra i numerosi serpenti, diffusi negli Stati Uniti sudoccidentali e in Messico, sono velenosi: fra questi il serpente corallo (gen. Micrurus), vari crotalidi come il serpente a sonagli e l’Agkistrodon contortorix, il Gila monster (Heloderma suspectum) e l’unica varietà al mondo di lucertola velenosa. Una grande varietà di pesci e crostacei vive nelle acque marine e anche i fiumi e i laghi d’acqua dolce sono popolati di numerose specie ittiche.
Guido Bissanti