Se vogliamo che il nostro Pianeta, i suoi Popoli, i nostri Amici, ogni essere vivente, ogni molecola, assuma la piena dignità per cui esiste dobbiamo riscrivere migliaia di pagine di pseudo scienza, migliaia di pagine di conoscenze, migliaia di pagine di teorie economiche aberrate ed aberranti.
Se vogliamo veramente, sin dalle profondità della nostra coscienza, dare un senso a tutte le cose della nostra vita, da quelle tangibili a quelle che di volta in volta definiamo …. Spirituali, Anima, Dio, e così via, dobbiamo uscire dall’inganno di una cultura e di una scienza derivata che ci stanno portando ad un disastro senza uguali, senza precedenti; di tali dimensioni che le nostre coscienze offuscate ci impediscono di comprendere.
Se vogliamo percorrere una storia di benessere e di pace non possiamo camminare lungo il sentiero tracciato dagli ultimi tempi della storia.
La categoria delle cose che dovremmo fare, l’ordine della logica da costruire non può appartenere al pensiero che questo buio periodo storico ci ha consegnato. Dobbiamo ampliare il nostro sentire, il nostro modo di riflettere, il nostro criterio logico.
Quando ci apprestiamo a mettere un seme nella terra siamo già responsabili e corresponsabili di un’azione che non è singola né slegata al resto delle cose che circonda. Quando usiamo della terra, dei suoi beni, dei suoi esseri, creiamo storia e povertà o ricchezza.
Quando il nostro agire non è sincrono ai principi su cui è stato costruito il Cosmo diminuiamo esso stesso e tutte le creature in esso presenti, diminuendo così noi stessi.
Quando costruiamo modelli sociali, ecologici ed economici lontani dalla Natura di cui tutti siamo fatti, demoliamo il nostro Io ed il nostro prossimo.
Non possiamo pensare di creare benessere sociale ed ambientale se i nostri teoremi scientifici ed economici sono fondati su una visione della Vita totalmente opposta a quella della Natura.
La Natura non si basa sulle assurdità senza criterio e senza valore della concorrenza spietata tra uomini e cose, sull’aggressione e l’interferenza dei sistemi creata da “liberi” mercati invasivi e distruttivi.
La Natura, nella sua apparente complessità, si fonda su un’Unicità disarmante ed affascinante con un sistema trinitario dove Diversità, Sobrietà e Prossimità ruotano intorno ad un Centro che tutto coordina e tutto comprende.
Non possiamo alimentarci in maniera sana se il cibo che abbiamo prodotto è corrotto, non possiamo costruire giustizia se il frutto del nostro lavoro ha interferito sul prossimo, non possiamo sfamare il Mondo se per farlo uccidiamo il Pianeta.
Tutto è Uno*; non esiste un cibo genuino se le regole che abbiamo adottato per produrlo hanno interferito anche contro uno solo dei microrganismi del suolo; non esiste dignità del nostro lavoro se la remunerazione che ne abbiamo ricavato è stata ottenuta diminuendo qualcuno o qualcosa attorno a noi.
Ogni ricchezza generata da un tale criterio è fondamento di sofferenza per qualcuno e per noi stessi.
Negli ultimi 150 anni abbiamo creato cultura di morte e di sopraffazione; scienza che separa ed economia che rende poveri; leggi ingannevoli, vestite di equità e di giustizia, governi uniti nel nome di una falsa pace e di un falso benessere.
Dobbiamo riscrivere le basi della Scienza, rivedere totalmente i trattati di Economia, rifondare le basi della Conoscenza.
Quando sentiamo parlare di concorrenza, di libero mercato, di mercati finanziari …. ecc., sono tutti concetti derivanti da un errore colossale dell’uomo che ha pensato, con la sua cieca ragione, di staccarsi dall’Uno di cui è fatto e sostenuto.
Non dobbiamo distruggere la matematica, le lingue, i saperi; dobbiamo semplicemente farli convergere verso quell’Unicità dove Diversità, Sobrietà e Prossimità si uniscano in un equilibrio ed un’armonia dove la somma dei singoli è maggiore del tutto.
Guido Bissanti
* Talbot M. (1997) – Tutto è Uno – Urra – Apogeo srl – Milano.