Gineceo
Gineceo
Il Gineceo, anticamente chiamato anche pistillo (dal latino pistillum: mano del mortaio) è la parte femminile del fiore formata da carpelli liberi o fusi tra loro, situata nella parte centrale del fiore. In un Pistillo si distinguono tre parti: l’ovario, lo stilo e lo stimma. Quest’organo è formato dai carpelli (uno o più), sopra i quali si produrranno gli ovuli o primordi seminali che conterranno i gameti femminili. Nel gineceo si distinguono differenti parti.
– l’ovario, che darà origine al frutto, è la parte inferiore, con all’interno cavità dette “loculi” che contengono gli ovuli;
– uno o più stili posti in cima all’ovario e parti sterili che servono come una “canna” dove si depositeranno i granuli di polline, i quali saranno trattenuti dalla secrezione del liquido stigmatico;
– lo stigma che è una cavità situata alla sommità dello stilo con la funzione di accogliere il polline (gameti maschili) che feconderà gli ovuli.
Quando il gineceo è privo di stilo e stigma (in questo caso detto stigma sessile) viene a disporsi direttamente sopra l’ovario.
Se i carpelli sono separati il gineceo si definisce dialicarpellare o apocarpico se, invece sono saldati fra loro allora si chiama gamocarpellare o sincarpico che nel regno vegetale è il più frequente.
Lo stilo è di lunghezza variabile; questa può variare da meno di 0,5 mm (stigma subsessile) fino a più di 30 cm in certe varietà di mais, conosciuto come barba della pannocchia.
Gli stigmi possono assumere forme variabili, piumosi nelle graminacee, a cabezuela nel Citrus, lobulati nella Cucurbita, petaloidi nella Canna, fino alla forma di ombrellini invertiti nel caso della Sarracenia. A loro volta gli stigmi si dividono in due grandi gruppi: stigmi umidi e secchi. Gli stigmi umidi liberano un essudato durante il periodo ricettivo. Gli stigmi secchi non liberano secrezioni liquide, bensì producono proteine o cere; questi possono essere piumosi (come nelle graminacee) o non piumosi.