Il Grande Modello
Il Grande Modello
Sul concetto di Sviluppo Sostenibile si sentono tante e tali di quelle teorie che, onestamente, anche per gli addetti ai lavori un po’ di disorientamento lo crea; figuriamoci per chi non è perfettamente addentro a questo concetto.
Da quando nel 1987 è stato enunciato per la prima volta il principio dello Sviluppo Sostenibile*, si sono susseguite versioni rivedute e corrette del concetto base. Lo Sviluppo Sostenibile è invece fondamentalmente la ricerca di un senso delle cose; di un senso nella logica dell’Universo (e quindi del nostro pianeta); è il tentativo di trovare quel modello esistenziale che riporta l’uomo verso le regole su cui è fondato l’Universo.
Se non esistessero regole certe ed inderogabili non avrebbe senso parlare di Sviluppo Sostenibile perché inseguiremmo inutili teoremi.
Da quando è nata la Scienza, via via che ci addentriamo nelle cose che esse ci porta alla luce, ci accorgiamo che il nostro Mondo è il frutto di un Progetto incredibilmente complesso e perfetto. Senza entrare qui in dispute tra Scienza e Religione, cosa che lascio alla libertà del lettore, è innegabile che tutto si muove su principi inderogabili.
Il fatto che su alcune cose non abbiamo chiarezza è perché non ne abbiamo ancora scoperto il meccanismo ma ancora una volta la Scienza ci insegna che prima o poi quel meccanismo sarà portato alla luce.
Possiamo dire che la materia si è criptata a noi come se si divertisse a voler essere scoperta ed indagata (Bissanti G. (2003) – Dalla materia al Padre – Mario Grispo Editore – Palermo.).
Per poter continuare quindi nella comprensione del Concetto dello Sviluppo Sostenibile dobbiamo quindi porre la prima base che ha delle ovvie ripercussioni filosofiche: Il Mondo è strutturato su regole certe e non manipolabili.
Questa considerazione ci deve quindi condurre ad un approccio con lo Sviluppo Sostenibile non più scientifico e tecnico ma prioritariamente filosofico.
Risolto questo profondo senso di disorientamento che ha oggi l’uomo nei confronti dell’Universo è necessario comprendere che ogni costruzione umana può essere realizzata solo dentro un modello di regole sincrone a quelle del Grande Modello: il modello del Mondo.
Tanto più costruiamo idee, scienza, tecnica e politica sincrone a questo modello tanto più creiamo una umanità prossima al Grande Modello. Ciò equivale a diminuire l’impatto che il Sistema Sociale provoca sull’Ecosistema con tutte le questioni ed emergenze ambientali che oggi conosciamo e dibattiamo.
Questo percorso è però storico ed epocale; richiede tempo ed è nato nel momento in cui l’Uomo ha creduto di poter creare un modello di Vita suo; staccato dalle cose dell’Universo; fondato su una ragione piccola e limitata (l’Illuminismo). La Ragione del Grande Modello è invece Grande ed illimitata.
La presunzione, come allora, è oggi la più grande nemica dello Sviluppo Sostenibile che unita ad un Nichilismo serpeggiante (anche se non dichiarato) condiscono il tutto con un evidente maggiore disorientamento sociale.
Per poter uscire da questo momento è necessario un secondo Rinascimento fondato sulla ricerca e diffusione di una Cultura che faccia comprendere che nulla è lasciato al caso.
Diceva a tal proposito A. Einstein: “Dio non gioca a dadi col mondo”.
È necessario riprendere un nuovo percorso scolastico fondato su una formazione che riporti dalla nozione all’insieme ed è opportuno riinvestire nella più grande ricchezza che l’uomo può possedere. Il Sapere.
Senza sapere una società muore e viene posta nelle mani dei grandi speculatori della storia che periodicamente si affacciano all’orizzonte del Mondo nel vano tentativo di portarlo verso di loro.
Anche qui la storia ci insegna che il mondo procede, si evolve, perché va verso la Sapienza, perché ogni tassello scoperto nella sua direzione è un patrimonio di Libertà.
Guido Bissanti
* La prima definizione in ordine temporale è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland (dal nome della presidente della Commissione, la norvegese Gro Harlem Brundtland) del 1987 e poi ripresa dalla Conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU (World Commission on Environment and Development, WCED)
« lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni »