Come si coltiva la Chamaedorea
Come si coltiva la Chamaedorea
La Chamaedorea elegans appartiene al genere (Chamaedorea Willd., 1806) della famiglia delle Arecaceae (o Palmae) ed appartiene alle cosiddette palme nane per l’accrescimento più ridotto ed originarie dell’America centro-meridionale. In questo articolo vediamo come si coltiva la Chamaedorea sapendo che si tratta di una pianta ben adattata alla crescita in vaso. In natura queste piante (quelle di sesso femminile) producono grossi frutti carnosi, di colore arancione, con numerosi semi, difficilmente visibili nelle nostre piante da appartamento. Per la coltivazione della Chamaedorea elegans bisgona scegliere un luogo luminoso, ma non esposto ai raggi solari diretti, inoltre essendo piante che temono il freddo vanno coltivate in casa. La temperatura ideale per la crescita ottimale della Chamaedorea elegans è intorno ai 18 °C.
In vaso la pianta di Chamaedorea va innaffiata con intervalli regolari tutto l’anno, lasciando che il terreno si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra evitando però i ristagni idrici e gli eccessi di acqua; per questo motivo alla base dei vasi va posto materiale grossolano che aiuti il drenaggio delle acque in eccesso. Gli eccessi idrici possono favorire l’insorgenza di marciumi radicali.
Il terreno dove porre la Chamaedorea elegans deve essere ricco di humus, sciolto e molto ben drenato. Ogni due o tre anni massimo va eseguito un rinvaso nel periodo primaverile – estivo facendo attenzione di non danneggiare l’apparato radicale.
Per la fertilizzazione intervenire 3-4 volte l’anno con concime specifico per piante tropicali. È ottima cosa nebulizzare dell’acqua demineralizzata sulle piante soprattutto nei periodi più secchi.
Se siete in possesso di semi della Chamaedorea elegans sappiate che questi grandi semi impiegano alcuni mesi a germogliare. Per chi volesse provare la propagazione per seme si consiglia il periodo che va dalla fine dell’inverno fino all’inizio della primavera, tenendo il vaso in una zona luminosa (mai al sole diretto).
Tra le avversità si ricorda che la Chamaedorea può essere colpita da cocciniglie e da ragnetti rossi. Si possono utilizzare sistemi naturali con soluzioni leggere di sapone di Marsiglia. In ogni caso per eliminare i ragnetti rossi è bene aumentare l’umidità ambientale con maggiori nebulizzazioni sulle foglie, mentre per le cocciniglie è possibile intervenire semplicemente pulendo direttamente le foglie.
Per quanto riguarda gli interventi di potatura questi si eseguono semplicemente per motivi estetici le foglie rinsecchite o ingiallite.