Ruscus hypoglossum
Ruscus hypoglossum
Il Ruscolo maggiore o Pungitopo maggiore (Ruscus hypoglossum L., 1753) è una specie arbustiva sempreverde appartenente alla famiglia delle Asparagaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Liliidae,
Ordine Liliales,
Famiglia Liliaceae,
Genere Ruscus,
Specie R. hypoglossum.
Sono sinonimi i termini:
– Platyruscus hypoglossum (L.) A.P.Khokhr. & V.N.Tikhom.;
– Ruscus alexandrinus Garsault;
– Ruscus alexandrinus infrasubsp. Oppr;
– Ruscus humilis Salisb.;
– Ruscus hypoglossum var. laticladodia Yalt.;
– Ruscus hypophyllum var. hypoglossum (L.) Baker;
– Ruscus troadensis E.D.Clarke.
Etimologia –
Il termine Ruscus proviene da ruscum/ruscus, antico nome latino del pungitopo in Virgilio e Plinio, assonante con rus campagna.
L’epiteto sepcifico hypoglossum viene dal prefisso greco ὑπο- hypo- sotto e da γλῶττα glotta/ γλῶσσα glossa lingua: perché il fiore sta sotto una linguetta costituita da una piccola brattea.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Ruscus hypoglossum è una pianta con una distribuzione mediterranea, con prolungamenti a nord fino all’area della Vite, che si estende dalla Spagna alla Macedonia, all’Africa settentrionale e all’Asia minore fino al Caucaso. In Italia è presente in tutte le regioni tranne la Sardegna, la Puglia, la Basilicata e la Calabria.
Il suo habitat è quello degli areali selvatici ed ombrosi di faggete e boschi di latifoglie decidue o dove è presente l’olivo dal piano fino ai 1400 m.
Descrizione –
Il Ruscus hypoglossum è un piccolo arbusto suffruticoso sempreverde che raggiunge altezze tra 30 e 60 cm.
Ha un rizoma strisciante con fusti gracili, più o meno compressi, semplici.
I Cladodi sono ellittici di 3-4 x 8–9 cm o oblanceolati di3-4 x 15–17 cm.
Le foglie sono ridotte a squame strettamente lanceolate di 3-4 x 9–12 mm.
I fiori sono unisessuali, in fascetti di 3-6 al centro dei cladodi, con una squama ascellante. I tepali sono di colore verdastro.
L’antesi avviene nei mesi invernali, da dicembre ad aprile, quando, al centro del cladodio, spunta un fiore.
Il frutto è una bacca di forma sferica, dapprima verde che diviene rossa a maturità; hanno un diametro di 10–15 mm, con al suo interno 1- 2 semi subsferici, lisci, bruni, di 5–8 mm di diametro.
Questa specie si distingue facilmente dal Ruscus aculeatus L. che ha cladodi decisamente più piccoli (non superano i 4 cm di lunghezza), con apice pungente.
Coltivazione –
Il Ruscolo maggiore è una pianta che cresce spontaneamente nel sottobosco delle faggete e dei boschi di latifoglie decidue, a volte anche nelle leccete umide, nell’Italia centro-settentrionale, in Campania e in Sicilia (in Sardegna solo some avventizia), ma che viene spesso coltivata a scopo ornamentale in parchi e giardini per realizzare bordure.
È una pianta di facile coltivazione che può essere utilizzata per bordure e per la raccolta alimentare dei cladodi.
Come il Ruscus aculeatus può essere coltivato su molti tipi di suolo e preferisce una posizione ombreggiata, tollerando una fitta ombra.
Non ama molto l’umidità del suolo a livello radicale ed è una pianta resistente alla siccità prolungata.
Questa pianta in stato di dormienza sopporta temperature fino a circa -25°C.
La propagazione può avvenire per seme che va seminato in primavera. La germinazione è più rapida se il seme riceve un periodo di stratificazione fredda. La germinazione può essere piuttosto lenta, a volte impiegando 12 mesi o più.
Si può propagare più velocemente per divisione all’inizio della primavera. Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente nelle loro posizioni permanenti.
Usi e Tradizioni –
Il Ruscus hypoglossum, conosciuto con i nomi comuni di: Ruscolo maggiore, Pungitopo maggiore, Ruscolo ipoglosso, Erba bonifica o Bislingua è una pianta che trova impiego soprattutto come ornamentale e per uso dei suoi cladodi ma che ha impiego anche nel campo medicinale.
Questa pianta, al di fuori del suo areale, è stata coltivata nei giardini britannici dal 16° secolo ed è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1926 dalla Burea of Plant Industry (USDA).
Per uso alimentare si utilizzano i giovani germogli cotti; questi si raccolgono in primavera man mano che crescono nel terreno e si usano come sostituti degli asparagi. Hanno un sapore pungente e piuttosto amaro.
Il seme tostato è un sostituto del caffè.
Questa pianta, dal punto di vista medicinale, è poco utilizzata nell’erboristeria moderna ma, in considerazione del suo effetto positivo sulle vene varicose e sulle emorroidi, potrebbe trovare un certo impiego.
La radice è aperiente, deostruente, depurativa, diaforetica, diuretica e vasocostrittrice.
La pianta contiene glicosidi della saponina, tra cui ruscogenina e neoruscogenina. Queste sostanze sono antinfiammatorie e provocano la contrazione dei vasi sanguigni, in particolare delle vene.
Modalità di Preparazione –
I giovani germogli del Ruscus hypoglossum vengono raccolti nel periodo primaverile ed utilizzati appena sbollentati in vario modo e, in generale, come gli asparagi.
Trovano impiego in minestre, frittate, risotti ed altre preparazione tipiche dei luoghi dove cresce anche spontaneamente.
IL decotto di questa pianta veniva utilizzato, soprattutto un tempo, come diuretico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.