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Cuscuta epithymum

Cuscuta epithymum

La Cuscuta epitimo o Pittimo (Cuscuta epithymum L.) è una specie erbacea parassita appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Solanales, Famiglia Convolvulaceae, Tribù Cuscutae e quindi al Genere Cuscuta ed alla Specie C. epithymum.
È basionimo il termine:
– Cuscuta europaea subsp. epithymum L.;
Sono sinonimi i termini:
– Cuscuta acutiflora Rota;
– Cuscuta alba C. Presl
— Cuscuta campanulata Stokes;
– Cuscuta coriariae Sennen & Pau ;
– Cuscuta epithymiphyta St.-Lég.;
– Cuscuta europaea var. epithymum L.;
– Cuscuta hygrogenes Gand.;
– Cuscuta muelleri Strail;
– Cuscuta subulata Tineo
— Cuscuta trifolii Bab.;
– Cuscuta ulicis Godr.;
– Lepimenes epithymum (L.) Raf.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti sottospecie:
– Cuscuta epithymum subsp. alba (J. Presl & C. Presl) Trab.;
– Cuscuta epithymum subsp. corsicana (Yunck.) Lambinon
– Cuscuta epithymum subsp. kotschyi (Des Moul.) Engelm.;
– Cuscuta epithymum subsp. macranthera (Heldr. & Sartoni) Engelm.;
– Cuscuta epithymum subsp. rubella (Engelm.) Trab.;
– Cuscuta epithymum subsp. scabrella (Engelm.) Yunck.
In Italia sono presenti le seguenti sottospecie:
– Cuscuta epithymum subsp. corsicana (Yunck.) Lambinon;
– Cuscuta epithymum subsp. kotschyi (Des Moul.) Engelm..

Etimologia –
Il termine Cuscuta proviene dall’arabo kúshuth.
L’epiteto specifico epithymum viene dal greco ἐπί epí su, sopra e da Thymus timo: che cresce sul timo, ospite d’elezione di queste piante parassite.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cuscuta epitimo è una pianta originaria dell’Europa dove cresce in gran parte del territorio, inclusa la Gran Bretagna, dalla Norvegia alla Spagna e dall’est al Caucaso e all’Asia centrale.
Questa pianta con distribuzione eurasiatica è presente anche in Italia, in tutte le regioni.
Il suo habitat è nei luoghi erbosi e lungo le strade, dove predilige i campi di leguminose, tra 0-1500 m, e vive come parassita di altre piante (essendo priva di colorofilla) tra cui specie erbacee e legnose o suffruticose, sul genere Thymus, Lamiaceae e Fabaceae.

Descrizione –
La Cuscuta epithymum è una pianta erbacea annuale.
I fusti sono sottili e filiformi, di colore giallo o rossastro.
È una pianta parassita, senza foglie e senza clorofilla, per cui si attacca alla pianta ospite con gli austori, che sono dei succhiatoi che penetrano nel fusto della pianta ospite e vanno a inserirsi nella zona dove circola la linfa.
Appena germogliata, la pianta ha una piccola radice che ben presto scompare, il fusto si allunga e, appena tocca un possibile ospite, vi si attorciglia con due o tre spire: subito nella parte a contatto si formano gli austori che forniscono alla pianta alimento per la crescita.
I fiori consistono in un corto peduncolo e sono inseriti in densi glomeruli subrotondi; il calice è più o meno carnoso, ha forma campanulata ed è diviso fino a metà in cinque lobi largamente ovali e acuminati all’apice; la corolla è lunga poco più del calice ed è di colore bianco-rosata e terminata da cinque lobi triangolari-acuti rivolti esternamente.
Il periodo di fioritura è tra luglio e ottobre.
Il frutto è una capsula globosa e depressa all’apice contenente numerosi semi di un millimetro di diametro con superficie liscia e colore marrone.

Coltivazione –
La Cuscuta epitimo è una specie parassita priva di foglie, radici o clorofilla e quindi è totalmente dipendente dal suo ospite. È una pianta rampicante che deve essere coltivata vicino ad una pianta ospite attorno alla quale si attorciglierà e nela quale penetrerà con ventose per ottenere il suo nutrimento. I fiori emanano un profumo straordinariamente dolce che è particolarmente pronunciato verso la sera.

Usi e Tradizioni –
La Cuscuta epitimo è una pianta con proprietà farmaceutiche: colagoghe, carminative, sedative. La droga utilizzata è l’intera pianta.
È considerata, pertanto, un rimedio erboristico prezioso anche se poco utilizzata che sostiene il fegato, essendo usata per problemi che interessano il fegato e la cistifellea L’intera pianta è aperitiva, carminativa, colagoga, leggermente diuretica, epatica, lassativa e antiscorbutica. Un decotto di steli è utilizzato nel trattamento di disturbi urinari, disturbi renali, della milza e del fegato, ittero, sciatica e disturbi scorbutici. Ha anche una reputazione come agente antitumorale e come rimedio specifico per la gotta. Tra le controindicazioni si consiglia di non utilizzare la pianta per chi soffre di emorroidi dalla pianta viene prodotto anche un rimedio omeopatico.

Modalità di Preparazione –
Tutte le parti della pianta vengono utilizzate per preparare decotti utili al trattamento dei rimedi e delle patologie su indicate.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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