Parco nazionale dei Pirenei
Parco nazionale dei Pirenei
Il Parco nazionale dei Pirenei, identificato col Codice WDPA 662, è uno dei dieci parchi nazionali della Francia, che occupa a sud della Francia, la zona ad est della catena montuosa dei Pirenei, a cavallo dei dipartimenti degli Alti Pirenei, nella regione dell’Occitania e dei Pirenei Atlantici, nella regione della Nuova Aquitania.
Il Parco nazionale dei Pirenei, conosciuto anche col nome di Parco nazionale dei Pirenei occidentali, è stato costituito nel 1957 ed ha una superficie di 45.707 ettari.
Il parco, istituito con il decreto 67-265 del 23 marzo 1967, ha sede amministrativa, dal 2008 a Tarbes, nella Villa Fould, un edificio risalente al 1850, così chiamata in quanto appartenente ad Achille Fould, uomo politico del Secondo Impero francese e ministro di stato sotto Napoleone III.
Il Parco nazionale dei Pirenei è stato pensato e costituito per preservare la bellezza dei luoghi e per la protezione delle specie animali e vegetali minacciate dal rischio di estinzione.
Geograficamente l’area del Parco si estende dalla Valle d’Aspe ad ovest, fino alla valle d’Aure ad est: il 60% della superficie ricade nel dipartimento degli Alti Pirenei; una zona periferica di 206.352 ettari, che ingloba 86 comuni, e che gode dei privilegi del parco.
All’interno del parco troviamo circa 230 laghi e alcune delle vette più famose dei Pirenei, tra cui quella più alta in territorio francese del Vignemale.
In questo Parco la vita selvaggia e la bellezza naturale sono totalmente preservate. Da qui si possono ammirare le più alte cime della catena dei Pirenei: Pic du Midi d’Ossau, Balaitous, Vignemale, Marboré, i circhi di Gavarnie, del Lys, di Troumouse, d’Estaubé, di Barroude, e alcune meraviglie naturali come le famose cascate del Ponte di Spagna, o la Brèche de Roland.
Insieme con il parco nazionale di Ordesa e del Monte Perdido e la riserva naturale del Néouvielle, costituiscono i Pirenei-Monte Perdido, ossia una vasta zona montagnosa tra Francia e Spagna, che nel 1997 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Dal punto di vista paesaggistico si possono ammirare: le valli d’Aure, Aspe, Azun, Marcadau, Cauterets, Luz, Ossau, Ossoue, Lutour, Especières, i laghi di Gaube, Estaing, Bious-Artigues, Oule, Suyen, Orédon, Cap-de-Long ed ancora il Pont d’Espagne, il circo di Gavarnie, Troumouse e Estaubé.
Il periodo migliore per visitarlo è tra i mesi di maggio e settembre – ottobre, anche se il parco è interessante tutto l’anno.
Il Parco nazionale dei Pirenei, dal punto di vista ecologico, è uno dei più ricchi di Francia.
Inoltre, durante il periodo estivo, è possibile imbattersi in pastori e greggi di pecore che con i loro prodotti rendono il territorio un’ambita meta turistica.
Flora –
Interessante è la biodiversità del Parco che annovera circa il 12% di specie floristiche endemiche.
Il Parco è caratterizzato da splendidi paesaggi fatti di foreste di conifere, ampi prati, zone dedicate al pascolo, brughiere ed immense cascate che squarciano il territorio in ampie fenditure.
Nell’orizzonte montano si ha una notevole copertura del territorio con alberi d’alto fusto caratteristici come il faggio, il pino silvestre e l’abete bianco intrecciati da brughiere. Nel piano alpino persiste la vegetazione pioniera tra le pietraie ed i pascoli mentre in quello subalpino prevalgono pini mughi, betulle, rododendri.
Fauna –
Dal punto di vista della biodiversità faunistica il Parco nazionale dei Pirenei ospita 150 specie vegetali, 1.000 specie di coleotteri, 300 di farfalle e poi camosci, simbolo del parco, avvoltoi, aquile reali, orsi, linci e marmotte, queste ultime introdotte dalle Alpi ed in forte crescita. Inoltre è presente un animale acquatico endemico della zona, il desman pirenaico, una talpa con una lunga proboscide, e l’euprotto, un tritone che predilige laghi e torrenti.
Molte di queste specie sono esemplari unici che trovano il loro habitat naturale nelle zone adiacenti alle catene montuose dei Pirenei.
Le specie più rappresentative tra i volatili sono la poderosa aquila reale, l’avvoltoio, il nibbio notturno, il falco pellegrino, il gipeto ed uccelli di piccola taglia come il picchio nero, il gracchio, la starna e la pernice.
Nel 2014 sono stati reintrodotti i primi esemplari di stambecchi di Gredos, provenienti dal Parco nazionale della Sierra de Guadarrama. Nel 2019, circa 160 stambecchi vivevano nel territorio del parco.
Guido Bissanti