Brattea
Brattea
In botanica la bràttea è una foglia che ha subito una trasformazione morfologica e funzionale per svolgere un compito particolare. La brattea, solitamente è posta al di solito sotto dell’infiorescenza per proteggerla.
La bràttea (detta anche ipsofillo) può assumere varie forme e diverse dimensioni e dalla sua attaccatura si sviluppa un fiore o un’infiorescenza. Di fatto quindi, le brattee sono foglie trasformate che proteggono il fiore e il frutto dal gelo e dai parassiti. Infatti una delle maggiori funzioni della brattea è quella di proteggere per esempio i fiori soprattutto nella fase di bocciolo quando questo organo è più vulnerabile ad una serie di agenti esterni.
Le brattee hanno generalmente una colorazione verde, per cui possono essere confuse con le stesse foglie; in alcuni casi però queste possono presentarsi con colori anche molto intensi; in questi casi possono invece essere confuse col fiore oppure col frutto, come, per es. capita nella pianta del nocciolo.
Nel caso in cui la brattea svolge quindi non solo una funzione protettiva ma anche è soprattutto di richiamo, per i suoi colori e/o per le sue dimensioni, si dice che svolge una funzione vessillare; svolgono pertanto una funzione di richiamo sia per gli insetti che per gli animali impollinatori. Tra i classici esempi di specie vegetali dotate di brattee che svolgono una funzione vessillare ricordiamo la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima Willd.) e la Bougainvillea (Bougainvillea spp).
Nel caso in cui la brattea assume grandi dimensioni, spesso colorata, e racchiude un insieme di fiori (tipico delle Palme o del genere Arum, dove la spata è petaloidea, con funzione di attrarre gli insetti impollinatori), allora questa prende il nome di spata.
In alcuni casi le brattee possono trovarsi in un insieme più o meno compatto o fuso; in questo caso questo insieme viene chiamato involucro; un caso tipico di questa conformazione lo troviamo nelle famiglie delle Asteraceae e delle Apiaceae.