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Carallia brachiata

Carallia brachiata

L’albero da sughero o mangrovia d’acqua dolce (Carallia brachiata (Lour.) Merr. 1919) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Rhizophoraceae.

Sistematica –
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rhizophorales,
Famiglia Rhizophoraceae,
Tribù Gynotrocheae,
Genere Carallia,
Specie C. brachiata.
È basionimo il termine:
– Diatoma brachiata Lour..
Sono sinonimi i termini:
– Baraultia madagascariensis Spreng.;
– Barraldeia madagascariensis DC.;
– Barraldeia madagascariensis Spreng.;
– Bruguiera nemorosa Blanco;
– Carallia arguta Koord. & Valeton;
– Carallia baraldeia Arn.;
– Carallia calycina Benth.;
– Carallia celebica Blume;
– Carallia cerisopsifolia Miq.;
– Carallia ceylanica Arn.;
– Carallia confinis Blume;
– Carallia confinis subsp. latifolia Miq.;
– Carallia confinis var. latifolia Miq.;
– Carallia confinis var. oxyodon Miq.;
– Carallia confinis var. pauciflora Blume;
– Carallia corymbosa Arn.;
– Carallia cuprea Ridl.;
– Carallia cuspidata Blume;
– Carallia densiflora Griff.;
– Carallia diplopetala Hand.-Mazz.;
– Carallia floribunda Miq.;
– Carallia integerrima DC.;
– Carallia integrifolia J.Graham;
– Carallia lanceifolia Roxb.;
– Carallia lanceolaria Wall.;
– Carallia lucida Roxb.;
– Carallia madagascariensis (DC.) Tul.;
– Carallia multiflora Blume;
– Carallia multiflora Miq.;
– Carallia obcordata Wight;
– Carallia obcordata Wight ex Walp.;
– Carallia octopetala F.Muell.;
– Carallia octopetala F.Muell. ex Benth.;
– Carallia scortechinii King;
– Carallia sinensis Arn.;
– Carallia spinulosa Ridl.;
– Carallia symmetria Blume;
– Carallia symmetrica Blume;
– Carallia timorensis Blume;
– Carallia viridiflora Ridl.;
– Carallia zeylanica Arn.;
– Catalium nitidum Buch.-Ham.;
– Demidofia nodosa Dennst.;
– Eugenia cupulifera H.Perrier;
– Karekandelia brachiata (Lour.) Kuntze;
– Karekandelia calycina (Benth.) Kuntze;
– Karekandelia celebica (Blume) Kuntze;
– Karekandelia confinis (Blume) Kuntze;
– Karekandelia cuspidata (Blume) Kuntze;
– Karekandelia lanceifolia (Roxb.) Kuntze;
– Karekandelia multiflora (Blume) Kuntze;
– Petalotoma brachiata (Lour.) DC.;
– Pootia cereopsifolia Miq.;
– Pootia cereopsifolia Miq. ex Benth.;
– Richea madagascariensis (DC.) Kuntze;
– Stalagmitis lamponga Miq.;
– Symmetria obovata Blume.

Etimologia –
Il termine Carallia deriva da “karalli”, nome dato ad una specie appartenente al genere in lingua telugu.
L’epiteto specifico brachiata proviene dal latino “brachiatus, a, um”, cioè ramificata.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Carallia brachiata è una pianta originaria di un areale che comprende: Australia (Australia Occidentale, Queensland e Territorio del Nord), Bhutan, Cambogia, Cina (Fujian, Guangdong, S Guangxi, Hainan e Yunnan), Filippine, India, Indonesia, Isole Salomone, Laos, Madagascar, Malaysia, Myanmar, Nepal, Nuova Guinea, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat è quello delle foreste umide, spesso in prossimità di paludi e corsi d’acqua, dal livello del mare fino a circa 1500 m di altitudine.

Descrizione –
La Carallia brachiata è un grande albero sempreverde, molto ramificato, che cresce fino a un’altezza di 25 – 50 metri, a secondo dell’habitat dove si sviluppa.
Il tronco è cilindrico, di 25-50 cm di diametro alla base, con corteccia grigiastra da liscia, negli esemplari giovani, a fessurata in quelli più vecchi.
Le foglie sono portate da un picciolo lungo circa 1 cm, sono semplici, opposte, obovato-oblunghe con apice appuntito e margine intero o a volte leggermente serrato, di 6-15 cm di lunghezza e 2-8 cm di larghezza, coriacee, di colore verde, lucide superiormente; stipole (appendici alla base della foglia che hanno lo scopo principale di proteggerla durante l’iniziale fase di crescita) lanceolate, caduche, lunghe 1,5-2 cm.
Le infiorescenze si formano in posizione ascellare, in cime compatte, lunghe 1-6 cm, resinose, con fiori sessili o subsessili ermafroditi, di 2,5 mm di diametro, con calice cupuliforme verde a 5-7 lobi triangolari, lungo 3-4 mm, corolla costituita da (4)-5(-8) petali bianchi unguicolati con lembo orbicolare e margine disuniforme laciniato, e stami, in numero doppio dei petali, lunghi circa 2 mm.
I frutti sono eduli; sono delle bacche globose, di 0,5-0,8 cm di diametro, di colore da rosa a rosso a maturità, lucide.
All’interno di questi sono presenti 1(-5) semi reniformi.

Coltivazione –
La Carallia brachiata è un albero sempreverde che viene raccolto in natura per il suo legname ed i suoi frutti.
Gli esemplari sono solitamente troppo sparsi e troppo piccoli per essere di grande importanza per il legname, ma piccole quantità di legname vengono esportate da aree come il Borneo e la Papua Nuova Guinea dove l’albero diventa più grande.
Sono state sviluppate cultivar ornamentali particolarmente adatte alla piantumazione lungo le strade e in prossimità degli edifici.
È una pianta coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido in pieno sole, tranne nella fase iniziale di crescita quando è utile una leggera ombreggiatura, in terreni mantenuti costantemente umidi, essendo piuttosto sensibile alla siccità. Ha un limitato uso come ornamentale, in particolare la varietà ‘Honiara’ a rami penduli (foto), utilizzata come esemplare isolato o in gruppo in parchi e giardini e nelle alberature stradali, dove si è dimostrata resistente all’inquinamento urbano.
Per quanto riguarda la coltivazione si tenga conto che le piante più vecchie crescono bene in posizione aperta, ma le piante più giovani tollerano meglio l’ombra e non amano troppo sole.
Come detto sono tolleranti ai terreni umidi e all’acqua stagnante e le giovani piante sono sensibili alla siccità.
Sono piante con crescita inziale lenta, con le piantine che crescono solo fino a 35 cm di altezza dopo 2 anni e fino a 2,5 metri dopo 5 anni; tuttavia, le piantine di cultivar ornamentali colonnari possono raggiungere i 60 cm di altezza in 10 mesi.
La crescita è monopodiale e gli alberi fioriscono e fruttificano abbondantemente negli anni di fruttificazione, ma i singoli alberi possono fiorire meno abbondantemente anche negli altri anni.
Gli alberi possono essere allevati a ceduo bene e si riproducono liberamente grazie ai polloni radicali.
La propagazione avviene principalmente per seme, da porre a dimora in tempi brevi avendo una breve durata di germinabilità, in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, con tempi di germinazione di 1-3 mesi, per talea apicale e polloni radicali.

Usi e Tradizioni –
La Carallia brachiata è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: corkwood, corkybark, freshwater mangrove (inglese); kanthekera (assamese); kierpa (bengalese); maniauga (birmano); ngo shen muk, nik nga tsai (cinese); dom-trameng, tromeng (khmer); bong nang, halay (laotiano); varanga (malayalam); kesinga, meransi, sisek puyu (malese); amparimamy, farimamy (malgascio); panasi (marathi); kathe kera (nepalese); anosep, bakawan gubat, bakhaw bukid, malabakhaw, sigiran (tagalog); chiang phra nang ae, to sai (thailandese).
È la pianta ospite della falena Dysphania percota in India e della Dysphania numana in Australia.
Il legno è di buona qualità, facile da lavorare e rifinire, ma poco resistente agli agenti atmosferici, è utilizzato per parti interne nelle costruzioni delle abitazioni, per mobili, utensili, strumenti musicali, oggetti artistici e artigianali, è inoltre ottimo da ardere e per la produzione di carbone.
Foglie e corteccia sono utilizzate nella medicina tradizionale, in particolare nelle malattie della bocca e della gola.
I frutti sono eduli.
È stato riscontrato che le piante che crescono in Cina sono piuttosto resistenti agli ambienti fortemente inquinati, ciò rende la pianta un buon candidato per l’uso in programmi di rimboschimento e bonifica su terreni degradati e fortemente inquinati.
Il durame va dal bruno giallastro al bruno rossastro; è delimitato da indistintamente a moderatamente distinto dall’alburno più chiaro.
La fibra è diritta, intrecciata o leggermente ondulata, tessitura grossolana e irregolare. Il legno è di medio peso; forte; durevole al coperto, ma la durabilità a contatto con il suolo o quando esposto alle intemperie è da moderata a scarsa; è soggetto ad attacchi di termiti e piralidi marini. È facile da segare e piallare, il legno splendidamente marmorizzato prende una lucidatura fine ed è adatto per l’edilizia generale, l’edilizia abitativa, i pali, l’ebanisteria, i mobili, i pavimenti in parquet, le traversine ferroviarie, gli strumenti musicali, i manici degli utensili, le cornici, l’impiallacciatura, le finiture interne e pannellature, pallet e materiale da imballaggio.
Grazie al suo elevato valore energetico, dal legno si ottengono legna da ardere e carbone di buona qualità.

Modalità di Preparazione –
La Carallia brachiata è una pianta utilizzata per il legname, per uso alimentare e ornamentale.
I frutti si mangiano crudi ed hanno un sapore gradevole, dolce-acido.
In campo medicinale il succo delle foglie macerate viene utilizzato nella cura delle febbri.
La corteccia polverizzata viene strofinata sul corpo nella cura del vaiolo.
Le foglie e la corteccia vengono utilizzate nella medicina locale per trattare l’avvelenamento settico e il prurito.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/338124583/original.jpg
https://collections.tepapa.govt.nz/object/1282451

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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