Argyrosomus regius
Argyrosomus regius
L’ombrina boccadoro o bocca d’oro (Argyrosomus regius Asso, 1801) è un pesce che vive in mare o acque salmastre appartenente alla famiglia dei Sciaenidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Classe Actinopterygii,
Ordine Perciformes,
Famiglia Sciaenidae,
Genere Argyrosomus,
Specie A.regius.
È basionimo il termine:
– Perca regia Asso, 1801.
Sono sinonimi i termini:
– Argyrosomus procerus De la Pylaie, 1835;
– Argyrosomus regium (Asso, 1801);
– Cheilodipterus aquila Lacepède, 1803;
– Perca luth Walbaum, 1792;
– Perca vanloo Risso, 1810;
– Sciaena aquila (Lacepède, 1803);
– Sciaena regius (Asso, 1801).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Argyrosomus regius è un pesce presente nel mar Mediterraneo, più raramente nel mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra il Senegal e la Manica; questa specie più raramente può raggiungere le acque di Danimarca, Norvegia meridionale ed addirittura Islanda (dove si è registrata una sola cattura).
È un pesce poco comune nei mari italiani ed è una delle poche specie di pesci che abbiano effettuato la migrazione inversa rispetto alla migrazione lessepsiana ovvero dal Mediterraneo siano passate nel mar Rosso attraverso il canale di Suez.
Il suo habitat è quello delle acque in prossimità di coste sabbiose ma che vive spesso nel buio a oltre 30 metri di profondità (normalmente da 15 a 300 metri di profondità); spesso viene trovato in vicinanza di sbocchi di acque dolci e, comunque, in genere vicino alle rive, ed essendo eurialina, penetra nelle foci e nelle lagune salmastre.
Descrizione –
L’Argyrosomus regius si riconosce per il corpo allungato, non molto compresso lateralmente, con profilo dorsale più arcuato di quello ventrale. È ricoperto da scaglie grosse sui fianchi e più piccole sulla testa e può misurare eccezionalmente 1,45 m per 36 kg di peso ma sono stati avvistati esemplari di dimensioni maggiori.
I più grandi esemplari sono stati riscontrati lungo le coste dell’Africa occidentale, in particolare nella baia di Dakar ed in Senegal, dove i grandi esemplari trovano rifugio nei relitti delle navi affondate.
La linea laterale ha 50-55 scaglie, segue il profilo del dorso e si stende anche sulla pinna caudale. La testa è grossa, con occhio circolare e relativamente piccolo. Le aperture nasali sono evidenti e quella posteriore, ovaliforme, è situata prima del margine anteriore dell’orbita.
Possiede una bocca grande e quasi orizzontale. I denti sono cardiformi e disposti a fasce. La vescica natatoria, ricca di numerose appendici, è molto grande e occupa la cavità ventrale.
Le pinne dorsali sono due e unite tra loro; la prima ha 9aggi spinosi (il primo e l’ultimo molto corti) e una forma triangolare; la seconda (1 raggio spinoso e 27-28 molli) è molto più lunga ed ha altezza quasi costante. L’anale è breve 7-8 raggi molli, preceduti da 2 raggi spinosi sottili. La caudale (17 raggi) è spatolata e il lobo superiore è più sporgente di quello inferiore. Le pettorali sono piccole e di forma triangolare. Anche le ventrali (1 raggio spinoso e 5 molli) è ridotta.
Ha una colorazione grigio piombo, dorsalmente più scura e con riflessi bronzei; i fianchi sono più chiari e argentei; il ventre è bianco e le pinne grigie o brune. L’interno della bocca è giallo dorato.
Biologia –
Questa specie ha la vescica natatoria molto sviluppata e può utilizzarla per produrre suoni udibili anche fuori dell’acqua per decine di metri.
Per quanto riguarda il suo ciclo biologico e la sua riproduzione si sa poco; probabilmente si riproduce nei mesi estivi. Il tempo di generazione è molto lungo, circa 25 anni.
Ruolo Ecologico –
L’Argyrosomus regius è un pesce che si nutre di sardine e altri clupeiformi, di saraghi, mormore, boghe e cefali.
Si ciba di soprattutto cefali, che cattura in acque basse ed anche nelle foci dei fiumi.
Questo pesce viene catturato con le reti a strascico o con reti da posta. Viene comunque insidiata con reti e lenze (soprattutto con la tecnica del surf casting, per la quale è una delle prede più pregiate). Viene anche allevata nelle lagune con ottime rese e viene venduta come “ombrina” ma non si tratta di una truffa perché le sue carni sono considerate ancora migliori di quelle, pur ottime, della vera ombrina.
Secondo la IUCN Red List la specie è valutata In Pericolo Critico (CR) in quanto si sospetta un declino superiore all’80% negli ultimi 75 anni (3 generazioni) dovuto all’eccessivo sovrasfruttamento e al declino della qualità dell’habitat. La specie, infatti, si rinviene in ambienti di transizioni costieri ed estuari, che sono soggetti a numerose minacce di degrado e inquinamento.
Gli ultimi avvistamenti di individui di grandi dimensioni risalgono tra gli anni ’90 e 2000.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.
Fonte foto:
– http://photos.gbif.fr/mnhn_nice/aquarelles_animaux_marins_et_plantes/2005-0-1062.jpg
– https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b2/Argyrosomus_regius_LoroParqueTenerife_stone_basse_IMG_4967.JPG