Come consociare il nasturzio
Come consociare il nasturzio
Il nasturzio (Tropaeolum majus L., 1753) è una pianta della famiglia delle Tropaeolaceae che fu importata dagli europei intorno al ‘600 ed anche utilizzata contro la carenza di vitamina C (scorbuto). Al nasturzio sono oggi attribuite, in erboristeria, proprietà antibatteriche.
Tuttavia, quando si vuole piantare il nasturzio bisogna tenere conto che, a causa della sua elevata adattabilità e propagazione, è una pianta che va considerata come una specie invasiva in Europa, poiché ostacola la crescita di altre piante autoctone che vivono soprattutto nelle zone umide mediterranee sotto piante come l’Arundo donax o la Phragmites australis: per esempio la Potentilla reptans, il Lycopus europaeus, oppure la Carex hirta, sono degli esempi di specie che entrano in forte competizione con questa pianta.
Inoltre, i nasturzi, rappresentano un’ottima fonte di nutrimento per i bruchi della farfalla Pieris brassicae, ovvero la comune cavolaia, che può deporre le sue uova proprio su questa pianta: infatti, sebbene il nasturzio sia geneticamente molto distante dalle piante del genere Brassica, la linfa di questa pianta è soprattutto a base di zolfo (glucosinolati), tipo di zucchero che attira molto questa farfalla. Di conseguenza, il nasturzio contribuisce in parte alla diffusione di questo lepidottero.
La coltivazione del nasturzio, per quanto vedremo in seguito, oltre ad essere interessante per alcuni suoi effetti nelle consociazioni, può rappresentare una interessante alternativa come pianta commestibile.
Tutte le parti della pianta sono infatti commestibili, di sapore vagamente simile a quello del crescione, pianta della famiglia delle Cruciferae. La somiglianza nel sapore sta nel fatto che le Cruciferae e le Tropeolaceae sono due famiglie relativamente vicine tra di loro, anche per le sostanze chimiche che sono sintetizzate in queste piante. Il frutto del nasturzio ha un sapore simile a quello di foglie e fiori, è usato talvolta come un surrogato del cappero, anche se i pareri sulle qualità di questa pianta in gastronomia sono discordi. Le foglie sono utilizzate per insaporire i cibi, specie i primi piatti, dato il loro sapore leggermente piccante.
Inoltre i fiori sono spesso utilizzati come ingrediente ornamentale per le insalate o come condimento per i piatti saltati in padella. Questi contengono circa 130 mg di vitamina C per 100 grammi, circa lo stesso ammontare contenuto nel prezzemolo. Inoltre, contengono fino a 45 mg di luteina per 100 grammi, ovvero la maggiore quantità mai riscontrata in ogni pianta commestibile.
Per tutti questi aspetti il nasturzio è una pianta di notevole interesse per essere coltivata in consociazione con altre piante, tenendo conto, tuttavia, della capacità di non farla propagare oltre al proprio areale; tra queste ricordiamo: carota, cavolo, cetriolo, cicoria, cipolla, fagiolo, fragola, finocchio, lattuga, pomodoro, perilla, porro, ravanello, santoreggia, scalogno, stevia e zucchina.
Il nasturzio è quindi una pianta versatile che può essere consociata con molte altre piante nel giardino per migliorare la crescita e la salute complessiva delle colture. Ecco alcune delle piante con cui si può consociare efficacemente il nasturzio:
Pomodori: il nasturzio può aiutare a respingere i parassiti come afidi, mosche bianche e coleotteri che possono danneggiare i pomodori.
Zucchine e altre Cucurbitacee: come zucchine, cetrioli, zucche e meloni. Il nasturzio può aiutare a tenere lontani afidi e coleotteri.
Cavoli e altre Brassicacee: come broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles e cavoli, che sono spesso attaccati da afidi e cavolaie. Il nasturzio può attirare questi parassiti, funzionando come una “pianta trappola”.
Fagioli: il nasturzio può migliorare la crescita dei fagioli respingendo insetti come afidi e coleotteri.
Lattuga e altre insalate: il nasturzio può aiutare a proteggere le insalate da afidi e altri parassiti.
Carote: può aiutare a respingere le mosche delle carote.
Ravanelli: il nasturzio può attrarre afidi, mantenendo liberi i ravanelli.
Frutti di bosco: come fragole, che possono beneficiare della protezione contro afidi e altri parassiti offerta dal nasturzio.
In generale, quindi, il nasturzio non solo aiuta a respingere i parassiti, ma attira anche insetti benefici come api e farfalle, favorendo l’impollinazione.