Picea neoveitchii
Picea neoveitchii
Il peccio di Veitch (Picea neoveitchii Mast., 1903) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Picea,
Specie P. neoveitchii.
Etimologia –
Il termine Picea proviene da picea, nome latino del pino selvatico in Virgilio e Plinio; secondo un’interpretazione etimologica, dovrebbe derivare da Pix picis = pece, in riferimento all’abbondante produzione di resina.
L’epiteto specifico neoveitchii è in onore di John Gould Veitch, un esploratore e coltivatore di piante britannico che contribuì alla scoperta e all’introduzione di molte nuove specie di piante provenienti dall’Asia orientale nel XIX secolo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Picea neoveitchii è una conifera endemico della Cina centrale. Si possono trovare diverse comunità e individui sparsi che crescono sui pendii meridionali dei Monti Qinling nella Riserva naturale di Baotian Man, nella provincia di Henan, tra i 1240 e i 2020 metri di altitudine. La sub-popolazione ubicata nel nord-ovest dell’Hubei è quella principale con circa 150 individui maturi, mentre sono solo sei gli esemplari nel sud del Gansu. Altri 3 pecci di Veitch si ritrovano isolati nella Contea di Neixiang (Henan), mentre due esemplari maturi si conoscono nello Shaanxi meridionale.
Il suo habitat è quello delle aree di media montagna dai 1200 ai 2250 m di quota, su pendii rocciosi, in associazione con altre conifere come Pinus armandii, Picea asperata, Tsuga chinensis, Abies chensiensis e caducifoglie come Rhus vernaciflua, Betula luminifera, Betula insignis e Sorbus folgneri.
Descrizione –
La Picea neoveitchii è un albero che cresce fino a 15 m di altezza, con una chioma vasta e conica.
Il tronco può raggiungere circa 50 cm di diametro e con corteccia, di colore grigio, divisa in placche.
I virgulti sono robusti, glabri o raramente con pubescenze sparse, di colore inizialmente giallo pallido, poi grigio o grigio-giallo nel secondo o terzo anno di età; i pulvini sono piccoli, rivolti in avanti o quasi eretti.
Le foglie sono aghiformi, lunghe 1,5-2 cm, lineari, di norma ricurve, di sezione trasversalmente rombica, con punte acute e pungenti, di colore verde scuro con bande stomatiche biancastre; le foglie hanno stomi su entrambe le pagine, disposti su 4-7 linee. Le gemme sono ovoidali-coniche o coniche, lunghe 5-6 mm, non resinose; le perule sono triangolari, ottuse, di colore marrone, lievemente pubescenti alla base.
Gli strobili maschili si formano in posizione ascellare, sono lunghi 2 cm, di colore giallastri.
I coni femminili sono inizialmente eretti, poi pendenti; crescono in posizione terminale, di forma oblunga-ovoidale, sono sessili, lunghi 8-14 cm e larghi 4,6-6,5 cm, con punte ottuse, verdi da immaturi, poi marroni-giallastri. I macrosporofilli sono pochi, larghi, convessi, largamente obovati o spatolati vicino all’apice, lunghi 2,5-3,2 cm, con superficie abassiale finemente striata e apofisi ben definita; il margine superiore è intero, arrotondato o leggermente ottuso, curvo e spesso ondulato. Le brattee sono ligulate, rudimentali, purpuree, lunghe 4-5 mm e interamente incluse.
I semi sono ovoidali-oblunghi, di colore marrone scuro, lunghi 5-7 mm, con parte alata obovata, lunga 15-18 mm, di colore marrone chiaro.
Coltivazione –
La Picea neoveitchii è una conifera rarissima originaria di alcune località montane ubicate nella Cina centrale.
Gli alberi vengono coltivati solo nel giardino botanico di Xi’an e nel giardino botanico di Shanghai Chenshan; qui ci sono meno di 10 piccole piantine.
A livello naturale l’unica sub-popolazione in grado di rigenerarsi è quella principale ubicata nell’Hubei (oltretutto non protetta), mentre le altre, di pochi individui e sparpagliate, non mostrano segni di riproduzione. L’areale primario è stimato in circa 9 km². Per salvare la specie è in corso un programma che prevede l’impianto ex situ di esemplari coltivati. Viene classificata come specie in pericolo critico nella Lista rossa IUCN.
Usi e Tradizioni –
La Picea neoveitchii è stata descritta la prima volta da Maxwell Tylden Masters e pubblicata in The Gardeners’ Chronicle, un diario illustrato settimanale di orticoltura e argomenti affini.
Il suo legno veniva utilizzato localmente. La rarità della specie non ha permesso la sua introduzione in altri continenti e si conoscono solo una decina di esemplari coltivati in due giardini botanici cinesi.
Per questo motivo questa specie di abete rosso è particolarmente vulnerabile all’estinzione a causa dell’elevata frammentazione del suo habitat naturale a causa dei disturbi umani. Gli attuali sforzi di conservazione si concentrano sulla preservazione degli habitat naturali, sulla gestione delle specie invasive per ridurre la concorrenza e sul divieto della raccolta del legname. I ricercatori ambientalisti sottolineano l’urgente necessità di un progetto di ripristino che reintroduca le piantine nell’areale originale dell’albero (all’interno di aree forestali protette) e protegga le comunità e gli individui selvatici. (Zhang et al. 2006).
Modalità di Preparazione –
La Picea neoveitchii potrebbe essere usata per il suo legname ma l’esiguità dei suoi esemplari e la ristrettezza del suo areale naturale pongono questa specie all’attenzione della comunità scientifica al fine di proteggerla e salvaguardarla dall’estinzione.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:262692-1/general-information
– https://id.digitarium.fi/api/C.7876/Preview001.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.