Fomitopsis pinicola
Fomitopsis pinicola
Il Poliporo marginato (Fomitopsis pinicola (Swartz : Fries) Karsten, 1889) è un fungo appartenente alla famiglia delle Fomitopsidaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Fungi,
Divisione Basidiomycota,
Sottodivisione Agaricmonycotina,
Classe Agaricomycetes,
Sottoclasse Incertae sedis,
Ordine Polyporales,
Famiglia Fomitopsidaceae,
Genere Fomitopsis,
Specie F. pinicola.
Sono sinonimi i termini:
– Antrodia serpens subsp. tuber P.Karst., 1889;
– Antrodia serpens var. tuber P.Karst.;
– Antrodia tuber (P.Karst.) P.Karst.;
– Boletus ellipticus Pers., 1800;
– Boletus fomentarius var. ungulatus (Schaeff.) Pers.;
– Boletus fulvus Schaeff.;
– Boletus marginatus Pers.;
– Boletus pinicola Sw.;
– Boletus semiovatus Schaeff.;
– Boletus ungulatus Schaeff.;
– Boletus ungulatus Schaeff. ex St.-Amans;
– Coriolus helveolus (Rostk.) Quél.;
– Favolus pinihalepensis Pat.;
– Fomes albus (Lázaro Ibiza) Sacc. & Trotter;
– Fomes cinnamomeus (Trog) Gillet, 1878;
– Fomes cinnamomeus (Trog) Sacc., 1888;
– Fomes cinnamomeus Trog;
– Fomes cinnamomeus Trog ex Fr.;
– Fomes lychneus Lázaro Ibiza;
– Fomes marginatus (Fr.);
– Fomes marginatus (Pers.) Fr.;
– Fomes marginatus (Pers.) Gillet;
– Fomes marginatus f. paludosus Murashk.;
– Fomes marginatus f. paludosus Murashk. ex Pilát;
– Fomes pini-halepensis Pat.;
– Fomes pinicola (Sw.) Fr.;
– Fomes pinicola subsp. marginatus (Pers.) Overh., 1953;
– Fomes pinicola var. marginatus (Pers.) Overh.;
– Fomes subungulatus Murrill;
– Fomes thomsonii (Berk.) Cooke;
– Fomes ungulatus (Schaeff.) Sacc.;
– Fomitopsis marginata (Pers.) P.Karst.;
– Fomitopsis pinicola f. effusa (Bourdot & Galzin) Domański, Orloś & Skirg.;
– Fomitopsis pinicola f. paludosa (Murashk. ex Pilát) Domański, Orloś & Skirg.;
– Fomitopsis subungulata (Murrill) Imazeki;
– Friesia rubra Lázaro Ibiza;
– Ganoderma rubrum (Lázaro Ibiza) Sacc. & Trotter;
– Ischnoderma helveolum (Rostk.) P.Karst.;
– Leptodon strigosum (Sw.) Quél.;
– Mensularia alba Lázaro Ibiza;
– Mensularia marginata (Pers.) Lázaro Ibiza;
– Piptoporus helveolus (Rostk.) P.Karst.;
– Placodes cinnamomeus (Trog ex Fr.) Ricken;
– Placodes helveolus (Rostk.) Quél.;
– Placodes marginatus (Pers.) Quél.;
– Placodes marginatus var. pinicola (Sw.) Quél.;
– Placodes pinicola (Sw.) Pat.;
– Placodes ungulatus (Schaeff.) Ricken;
– Polyporus helveolus Rostk.;
– Polyporus marginatus (Pers.) Fr.;
– Polyporus marginatus Pers.;
– Polyporus marginatus var. pinicola (Sw.) Costantin & L.M.Dufour;
– Polyporus parvulus (Lázaro Ibiza) Sacc. & Trotter;
– Polyporus pinicola (Sw.) Fr.;
– Polyporus pinicola Sw.;
– Polyporus pinicola subsp. pinicola;
– Polyporus semiovatus (Schaeff.) Britzelm.;
– Polyporus thomsonii Berk.;
– Polyporus ungulatus (Schaeff.) Sacc.;
– Pseudofomes pinicola (Sw.) Lázaro Ibiza;
– Pyrenium ungulatum (Schaeff.) Paulet;
– Scindalma cinnamomeum Trog;
– Scindalma cinnamomeum Trog ex Kuntze;
– Scindalma marginatum (Pers.) Kuntze;
– Scindalma semiovatum (Schaeff.) Kuntze;
– Scindalma thomsonii (Berk.) Kuntze;
– Scindalma ungulatum (Schaeff.) Kuntze;
– Trametes marginata (Pers.) P.Karst.;
– Trametes pinicola (Sw.) P.Karst.;
– Ungularia parvula Lázaro Ibiza;
– Ungulina marginata (Pers.) Pat.;
– Ungulina marginata f. effusa Bourdot & Galzin;
– Ungulina marginata f. paludosa Pilát;
– Ungulina marginata f. przibramensis Pilát;
– Ungulina marginata f. resupinata Bourdot & Galzin;
– Ungulina pinicola (Sw.) Singer;
– Ungulina ungulata (Schaeff.) Pat..
Etimologia –
Il termine Fomitopsis proviene dal nome del genere di funghi Fomes (da fomes legna per accendere il fuoco, esca: perché usato un tempo, impregnato di salnitro, come esca) e dal greco ὄψις ópsis aspetto, somiglianza: simile a un Fomes.
L’epiteto specifico pinicola proviene dal latino “pinícolus”, cioè che abita tra i pini.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Fomitopsis pinicola è un fungo comune in tutta l’Europa temperata, l’Asia, America del nord ed Africa.
È un fungo in decomposizione che funge da agente di disturbo su piccola scala negli ecosistemi della foresta pluviale costiera. Influenza la struttura e la successione dei popolamenti nelle foreste pluviali temperate. Svolge funzioni essenziali del ciclo dei nutrienti nelle foreste. Oltre ad essere un produttore chiave di residui di marciume bruno che sono componenti stabili del suolo negli ecosistemi delle foreste di conifere.
L’habitat di questo fungo della carie del fusto, solitamente saprofita, raramente parassita, è quello delle foreste di conifere soprattutto Picea, sia in montagna che in pianura, raramente su latifoglia.
Riconoscimento –
Il Fomitopsis pinicola si riconosce per avere il cappello a forma di zoccolo o triangolare e talvolta a mensola. È duro e resistente, largo fino a 30 cm o più e spesso 15 cm.
La sua superficie è più o meno liscia, dapprima giallo-arancio con margine bianco, poi da rossastro scuro a bruno e poi spesso con margine arancione.
Cresce come spesse mensole su conifere vive e morte o (meno comunemente) alberi decidui.
Il cappello presenta basidiomi perenni, applanati, isolati o sovrapposti, legnosi, dai 10 ai 30 cm di lunghezza; margini biancastri e ondulati con la superficie pileica zonata, laccata, bruno nerastra nella parte aderente al substrato, giallastra o rossastra nella parte marginale, spesso negli esemplari freschi sono presenti gocce di guttazione.
L’imenio è poroide, di colore bianco crema, giallastro se sfregato, con 4-6 pori per mm, rotondeggianti e tubuli crema-ocracei pluristratificati, quelli dell’ultimo anno sono più chiari.
Il gambo è assente.
La carne è concolore ai tubuli, coriacea e legnosa, fino a 10-12 cm di spessore, vistosamente fibrosa alla rottura, con odore sgradevole, sapore fresco e acidulo.
Al microscopio si osserva un sistema ifale trimitico, ife generatrici ialine a pareti sottili, con giunti a fibbia, 2,5-3,5 µm di diametro; ife scheletriche frequenti, a parete spessa, giallastre, 3-6 µm di diametro; ife connettive frequenti ma difficili da osservare, a parete spessa e corti rami laterali, 3-5 µm di diametro. Basidi clavati tetrasporici, con giunti a fibbia basali, 18-22 × 6,5-8 µm. Basidiospore cilindrico-ellissoidali, ialine, lisce, con pareti sottili, ripiegate su un lato, ± nettamente apiculate, non amiloidi, 6-8 × 3-4 µm.
Per quanto riguarda le reazioni: contesto e tubuli diventano rossi con il KOH negli esemplari giovani, vinoso o neri negli esemplari maturi o essiccati.
Coltivazione –
Il Fomitopsis pinicola non è un fungo coltivato anche se è stato riferito che i funghi hanno una significativa attività antiossidante, per cui potrebbe interessare per future applicazioni medicinali. Infatti è stato segnalato che i basidiocarpi del fungo hanno usi medicinali in Asia.
Usi e Tradizioni –
Il Fomitopsis pinicola è un fungo conosciuto con vari nomi comuni tra cui si riportano: “poliporo marginato” (Italia); “yesquero del pino” (Spagna); “amadouvier de pins, unguline marginée” (Francia); “Fichten-Porling” (Germania); “red banded polypore”, “brown crumbly”, “rot fruiting bodies” (Regno Unito).
Attualmente è in corso una suddivisione di F. pinicola per isolare specie distinte che sono state tutte precedentemente classificate come F. pinicola. L’analisi del DNA supporta la suddivisione di F. pinicola in tre gruppi: F. pinicola, F. mounceae e F. schrenkii.
Si può confondere con Perenniporia fraxinea (Bulliard) Ryvarden 1978, che ha una superfice pileica tubercolata, non laccata, grigio-brunastra, superfice poroide ocracea con sfumature rosate, cresce solo su latifoglie; Fomitopsis pinicola da vecchio può essere confuso con Fome fomentarius (Linnaeus) Fries, 1849, che però ha la superficie di colore grigio, il margine più chiaro, i pori grigiastri e le spore più grandi. Altra possibile confusione si può avere con Fomitopsis rosea (Albertini & Schweinitz) P. Karsten 1881, che però cresce per lo più su faggio, ha la superficie grigia scura, prima lucida poi opaca e l’imenio rosa. Alcune specie del genere Ganoderma Karsten 1881, che presentano una superficie laccata, ma mai con le colorazioni di Fomitopsis pinicola, e la sporata è bruno-rossiccia in massa, possono creare una possibile confusione.
La maggior parte del decadimento del fusto (marciume cardiaco) nelle foreste mature derivante da questo fungo non interferisce con la normale crescita e i processi fisiologici degli alberi vivi poiché il sistema vascolare non è interessato. È classificato come marciume bruno, che degrada principalmente la cellulosa negli alberi. Lo stadio iniziale della decomposizione del legno appare come una colorazione da giallastra a brunastra, mentre lo stadio avanzato appare come una rottura marrone e friabile in pezzi cubici. Il legno colpito da questo fungo può diventare più fragile e soggetto a rotture in caso di forti venti e non può essere utilizzato per la produzione di pasta di legno. Questa specie richiede il legno esposto delle ferite per entrare, continuando il loro decadimento dopo la morte dell’albero. Sugli alberi morti, il fungo colpisce l’alburno e poi progredisce nel durame.
I corpi fruttiferi del fungo producono abbondanti basidocarpi e basidiospore che generalmente vengono dispersi nelle correnti d’aria e germinano a contatto con legno o altri substrati, ma la vera degradazione del legno è dovuta alla parte vegetativa filiforme del fungo al suo interno gli alberi. Il fungo può svilupparsi ovunque sulle radici o sul fusto, ma è più comune nella parte bassa del tronco, dove le ferite frequenti favoriscono l’infezione.
Questo fungo del marciume bruno degrada solo la cellulosa, lasciando gli altri costituenti primari del legno, la lignina, come una struttura residua considerevolmente meno densa ma abbastanza stabile, adatta allo scavo da parte di uccelli come i picchi.
Questo fungo si trova normalmente sui pini morti, ma si può trovare su tutte le conifere. Si può anche osservare che cresce su grandi ferite del tronco, cime rotte e tessuti morti di alberi vivi.
Dal punto di vista ecologico questo fungo svolge anche funzioni essenziali del ciclo dei nutrienti nelle foreste decomponendo fusti, rami, radici e tronchi di alberi morti. Le cavità create dal fungo negli alberi in piedi forniscono un habitat cruciale per molte specie di animali selvatici tra cui orsi, arvicole, scoiattoli e numerose specie di uccelli. La mancanza di disturbi in queste aree e la longevità dei singoli alberi lasciano ampio tempo a questo fungo in decomposizione a crescita lenta per causare un decadimento significativo.
Modalità di Preparazione –
Il Fomitopsis pinicola è un fungo con commestibilità senza alcun valore perché legnoso.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/250724372/original.jpeg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.