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Anomalie sociali

Anomalie sociali

La decadenza è un evento che caratterizza ogni processo naturale. Niente e nessuno può sfuggire a questa legge della Fisica. Un processo o un evento prima o poi decadono perché è terminata, o sta terminando, quella quota di energia che lo teneva in vita.
Ma come soleva dire Antoine Laurent de Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”…. Si, tutto si trasforma.
Questo concetto può essere serenamente applicato ad ogni evento e fenomeno della Vita. Tutto ciò perché alla base del … “Tutto si trasforma”, come pilastri custodi e sentinelle, le leggi della termodinamica sorvegliamo e reggono l’Universo.
Gli eventi che stanno caratterizzando questa fase storica della nostra vita possono essere tranquillamente interpretati in quest’ottica. Vanno però definite le due variabili:
• L’Evento;
• L’energia che lo sorreggeva.
L’evento è evidentemente il modello sociale ed economico tipico di quella parte del Pianeta definito “occidentale” o se preferite “capitalistico”. Un evento che è nato e si è evoluto in un periodo di tempo che va dal 1760-1780 al 1830 e che coincide con la cosiddetta “Rivoluzione Industriale”. Un teorema socioeconomico basato sullo Sviluppo Indefinito.
L’energia che lo sorreggeva era basata sul principio di uno Sviluppo in cui l’Uomo rompeva con le Leggi della Natura instaurando una Nuova Legge, dove economisti e politici ignoranti e senza scrupoli si sono allontanati dalle Leggi che regolano l’Universo. Dove il teorema dell’Uomo produttore/consumatore ha creato una imperdonabile deriva dal principio fondamentale dell’Uomo conoscitore/creatore.
Tutti gli eventi che hanno caratterizzato questi ultimi due secoli della storia recente nascono e si evolvono su questo connubio povero di valori e dignità.
Ma, come detto nella premessa, ogni energia, anche quella sociale e culturale non può durare a lungo se, a maggior ragione, povera di valori.
Quel barlume di energia residua che deriva da questa ideologia non può più condurre la storia moderna ed il tentativo maldestro (ed interessato) di politici, economisti e potentati economici di continuare in questa direzione va immediatamente denunciato.
Il motivo per cui non sentiamo più nostri questi linguaggi e questi modelli, oramai logori, è perché l’Uomo è pur sempre una creatura naturale, ed in quanto tale unta dalle leggi della termodinamica che, come in un codice genetico spirituale, pervadono la nostra sensibilità ed esistenza.
Ora se è chiaro che tutto ciò è giunto alla fine del suo percorso dobbiamo convincerci che non può essere il modello produttore/consumatore a poter tenere ancora in piedi la questione Etica e Politica ma il principio Uomo conoscitore/creatore.
Un principio dove l’Uomo ritorna al Centro dell’Universo non per condurlo secondo sue egoistiche necessità ma per assecondarlo e viverlo secondo i suoi ritmi.
Ma qui dobbiamo fare i conti con un teorema montato e messo in piedi dai Potentati Economici che, attraverso mezzi di comunicazione, cultura pilotata, informazione distorta e modelli consumistici aberranti ha messo in seria difficoltà il Principio dell’Uomo conoscitore/creatore ed in definitiva la stessa Esistenza dell’intero Pianeta.
Non esistono ricette o provvedimenti reali a questo aberrante modello. Il sistema è troppo organizzato e forte e l’Uomo non può, con le proprie forze, sconfiggere il Mostro Deforme. Davide non può distruggere Golia o, perlomeno, non da solo.
Per fortuna che esistono le leggi dell’Universo. Una di queste l’Entropia (dal greco antico ἐν en, “dentro”, e τροπή tropé, “trasformazione”) è quella grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l’universo. Orbene questa grandezza cresce a dismisura all’aumentare della velocità dei processi. Proprio il Mostro Deforme, voluto dai Potentati, generatore di una velocità aberrante, sta subendo gli effetti della causa che aveva volontariamente creato. Ha aumentato a tal punto la velocità dei processi, del lavoro, della nostra Vita fino al punto di creare un disordine generale e non più gradito e tollerato dagli Uomini. Stiamo attenti siamo solo all’inizio della fase di rigetto.
Ma questa fase di rigetto è come un virus. Come nel film: La guerra dei mondi (War of the Worlds) di fantascienza del 2005, diretto da Steven Spielberg ed interpretato da Tom Cruise. Possiamo paragonare i Potenti alieni al Mostro Deforme ed i virus che uccideranno i Potenti alieni alla consapevolezza che pian piano trasformerà i futuri Uomini rendendoli immuni. La futura umanità.
Il film si conclude con un discorso del narratore che spiega come gli alieni siano morti a causa dei microrganismi contenuti nel sangue a cui in tanti anni la specie umana si è adattata. “Poiché gli uomini non vivono e non muoiono invano…” è l’ultima frase del narratore.
Noi, uomini di questa epoca, abbiamo un solo compito non vivere e non morire invano perché i nostri figli dovranno ereditare quel virus che permetterà loro di essere immuni: di “vedere” ciò che noi stentiamo a percepire: la falsità del Mostro Deforme.

Guido Bissanti




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