Ryania speciosa
Ryania speciosa
La Ryania (Ryania speciosa Vahl, 1796) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Salicaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Salicales,
Famiglia Salicaceae,
Genere Ryania,
Specie R. speciosa.
Sono sinonimi i termini:
– Patrisa speciosa (Vahl) Monach.;
– Patrisia chocoensis (Triana & Planch.) Warb.;
– Patrisia chocoensis Triana & Planch.;
– Patrisia speciosa (Vahl) Monach.;
– Ryania patrisii Miq.;
– Tetracocyne angustifolia Turcz..
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà:
– Ryania speciosa var. bicolor (DC.) Monach.;
– Ryania speciosa var. chocoensis (Triana & Planch.) Monach.;
– Ryania speciosa var. minor Monach.;
– Ryania speciosa var. mutisii Monach.;
– Ryania speciosa var. panamensis Monach.;
– Ryania speciosa var. speciosa;
– Ryania speciosa var. stipularis (Linden & Planch.) Monach.;
– Ryania speciosa var. subuliflora (Sandwith) Monach.;
– Ryania speciosa var. tomentella Sleumer;
– Ryania speciosa var. tomentosa (Miq.) Monach..
Etimologia –
Il termine Ryania è stato dato in onore di Patrick Russell-Ryan, un medico, naturalista e botanico britannico del XVIII secolo.
L’epiteto specifico speciosa viene da spécies beltà: di bell’aspetto, vistosa, elegante.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Ryania speciosa è una pianta tropicale originaria delle regioni dell’America centrale e meridionale, inclusi paesi come il Brasile, la Colombia, il Venezuela, il Perù e l’Ecuador.
Il suo habitat naturale è quello delle foreste pluviali tropicali o nelle aree di foresta tropicale sempreverde. Questi habitat sono caratterizzati da piogge abbondanti e temperature calde durante tutto l’anno.
La pianta si trova a basse altitudini, spesso nelle pianure o sulle pendici delle montagne tropicali, dove cresce su terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche. Questo genere di piante predilige terreni umidi ma non allagati.
Descrizione –
La Ryania speciosa è un arbusto o albero, ermafrodita, sempreverde, che cresce fino a circa 15 metri.
I fusti giovani hanno tricomi stellati appressati color paglierino (anche a tricomi semplici).
Le foglie sono alterne, distiche, oblunghe o oblungo-ellittiche, lunghe 6,5 cm e larghe 3,1 cm, con apice caudato, base ottusa (arrotondata), inequilaterale, margine intero, macchie pellucide talvolta cospicue, ghiandole basali assenti, pinnato nervose e stipole semipersistenti.
Le infiorescenze sono ascellari con 3 o 4 gemme, ma generalmente un solo fiore aperto per volta, su un peduncolo lungo circa 1 mm, poche piccole brattee all’apice del peduncolo; sepali 5, quasi liberi, lunghi 20-27 mm e larghi circa 59 mm, brevemente stellato-tomentosi, di colore bianchi o crema; petali assenti; stami numerosi, periferici, filamenti lunghi 17-20 mm, fusi alla base; gli stami sono 30–70, ± perigini; i filamenti sono da rossastri a biancastri, separati, filiformi; ovario superiore, sericeo, stilo lungo 15-19 mm, 4 o 5 fidi, stimmi capitati.
Il frutto è una capsula globosa, di 3 cm di diametro, con stilo persistente, secco, indeiscente o infine deiscente da valvole, densamente ricoperto da tricomi appressati minuti, stellati e tricomi semplici più lunghi, sparsi, di colore bruno.
I semi sono numerosi, lunghi e larghi 5 mm, con tricomi stellati sparsi e arillo punteggiato di resina alla base.
Coltivazione –
La Ryania speciosa è una pianta che, per essere coltivata, ha esigenze particolari e legate al suo particolare habitat naturale.
Infatti è originaria delle regioni tropicali dell’America centrale e meridionale ed è nota per le sue proprietà insetticide. Ecco alcuni consigli sulla coltivazione di Ryania speciosa:
Questa pianta è adatta quindi ai climi tropicali e subtropicali. Si sviluppa meglio a temperature comprese tra i 20 °C e i 30 °C e non tollera il freddo o il gelo. Se si coltiva in una zona con inverni freddi, considerare di coltivare la pianta in vaso e portarla all’interno durante la stagione fredda.
Richiede molta luce solare diretta.
La pianta preferisce terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica ed un terreno con un pH leggermente acido è ideale.
La propagazione può essere effettuata attraverso la semina dei semi o la propagazione per talea.
Usi e Tradizioni –
La Ryania speciosa è una specie di pianta della famiglia delle Salicaceae, originaria delle regioni tropicali dell’America centrale e meridionale, ed è stata scoperta e classificata da Carl Linnaeus, il padre della nomenclatura binomiale, nel XVIII secolo.
Questa pianta è nota per le sue proprietà medicinali e velenose, ed è stata utilizzata tradizionalmente dalle popolazioni indigene per scopi terapeutici e venefici.
La specie ha infatti una notevole rilevanza in quanto gli insetticidi rianoidi derivano e hanno la stessa modalità di azione dell’alcaloide rianodina, originariamente estratto da questa pianta sudamericana, utilizzata anche come pescicida.
Il suo legno, essiccato e macinato finemente, viene utilizzato per difendere le pomacee dalla Cydia pomonella e per altri utilizzi.
La presenza in questa pianta dell’alcaloide vegetale rianodina permette di disattivare i recettori rianodinici e quindi bloccare la contrazione muscolare.
La rianodina presenta infatti un’elevata affinità di legame con il recettore della rianodina, un gruppo di Canali del calcio che si trovano principalmente nel muscolo scheletrico e nel miocardio.
A concentrazioni nanomolari la rianodina blocca i recettori allo stadio semiaperto, mentre a concentrazioni micromolari li chiude completamente. Quando presente in concentrazioni nanomolari, la rianodina permette il rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico consentendo la contrazione muscolare.
Modalità di Preparazione –
La Ryania speciosa è una pianta nota per contenere alcaloidi tossici, tra cui la rianodina e la rianodol. Queste sostanze possono essere pericolose per l’uomo e altri animali se ingerite in grandi quantità. Gli alcaloidi di questa pianta agiscono interferendo con i canali del calcio nelle cellule muscolari, portando a un rilascio eccessivo di calcio e causando paralisi e morte.
Nonostante la sua tossicità, alcune popolazioni indigene dell’America del Sud hanno utilizzato parti della pianta, come la corteccia e le radici, in preparazioni medicinali tradizionali. Tuttavia, l’uso di questa pianta è estremamente rischioso e sconsigliato a causa dei suoi effetti velenosi.
Tra gli altri usi, l’olio estratto dai semi di Ryania speciosa è stato utilizzato in passato per scopi industriali, come il trattamento del legno e la produzione di vernici e insetticidi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/256098951/original.jpeg
– https://sweetgum.nybg.org/images3/2100/517/02692656.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.