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Astrocaryum mexicanum

Astrocaryum mexicanum

La palma chocho (Astrocaryum mexicanum Liebm. ex Mart.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Arecoideae,
Tribù Cocoseae,
Sottotribù Bactridinae,
Genere Astrocaryum,
Specie A. mexicanum.
Sono sinonimi i termini:
– Astrocaryum chichon Linden;
– Astrocaryum cohune (S.Watson) Standl.;
– Astrocaryum rostratum Hook.f.;
– Astrocaryum warscewiczii H.Karst.;
– Astrocaryum warszewiczii H.Karst.;
– Bactris cohune S.Watson;
– Hexopetion mexicanum (Liebm. ex Mart.) Burret.

Etimologia –
Il termine Astrocaryum proviene dal greco ἄστρον, astron, cioè stella e κάρυον, karion, cioè noce, nucleo, seme, con riferimento al disegno a stella delle fibre intorno ai pori dell’endocarpo.
L’epiteto specifico mexicanum è in riferimento alla sua origine messicana.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Astrocaryum mexicanum è una palma originaria del Messico e dell’America centrale. In Messico si trova sul versante del Golfo del Messico e sul versante pacifico da Nayarit al Chiapas. Questa palma è anche distribuita nei paesi centroamericani come: Belize, Panama, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e El Salvador.
Il suo habitat è quello delle foreste tropicali umide, abbondante nello strato medio della foresta alta sempreverde e semi sempreverde, nel sottobosco delle foreste pluviali, dove è una pianta che si adatta facilmente in luoghi ombrosi o in pieno sole, il cui range altitudinale va dai 40 ai 500 m sul livello del mare.

Descrizione –
L’Astrocaryum mexicanum è una palma sempreverde che cresce fra 1 e 8 m di altezza con fusti solitari e sottili di 10 cm di diametro, monocaule fino a 8 cm di spessore con spine piatte, robuste, nere, lunghe 3-6 cm, disposte in verticilli regolarmente distribuiti sul fusto della palma.
Le foglie giovani sono semplici, quelle mature sono foglie composte, alterne, raggruppate all’estremità dei fusti, lunghe fino a 1 m o più, arcuate, con da 15 a 32 paia di padiglioni auricolari per lato, le apicali spesso non divisi e con margini dentellati; picciolo e rachide presentano numerose spine aciculari lunghe fino a 5 cm.
Le infiorescenze sono erette e interfogliari, inizialmente racchiuse in una spata spinosa, compatte, lunghe 25-30 cm, con ramificazioni di primo ordine portanti fiori unisessuali biancastri sulla stessa infiorescenza; hanno un fiore femminile alla base della ramificazione (rachilla) e numerosi fiori maschili per il resto della lunghezza; le infiorescenze presentano il fenomeno della proteroginia (con gli organi femminili che maturano prima di quelli maschili) che favorisce la fecondazione incrociata.
I frutti sono lunghi 4-6 cm e larghi 3-4 cm, di forma da ellissoide a obovoidale; sono di colore bruno, ricoperti di corte spine nere e con endosperma commestibile, contenenti un solo seme.

Coltivazione –
L’Astrocaryum mexicanum è una palma che viene raccolta in natura come fonte locale di cibo e materiali.
È una palma molto ornamentale, ma da utilizzare lontano da luoghi di passaggio e di sosta per la presenza delle pericolose spine sul fusto ed anche per i frutti che cadendo al suolo possono rappresentare un pericolo.
Le piante giovani sono particolarmente attraenti con le foglie indivise, se posizionate in luoghi riparati dal vento, e possono essere tenute in vaso per la decorazione di serre e giardini d’inverno ombreggiati. Sono occasionalmente piantate come piante ornamentali in luoghi come le Hawaii e la California meridionale.
Questa palma si può coltivare nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido; tuttavia se ne può tentare la coltivazione in posizione riparata in quelle temperato-calde più miti, dove temperature intorno a 0 °C sono eccezioni di brevissima durata. Richiede suoli fertili e perfettamente drenanti, da acidi a neutri, mantenuti costantemente umidi, ma senza ristagni, una posizione ombreggiata nei primi anni di crescita, poi da leggera ombreggiatura a pieno sole da adulta.
Si tratta di una palma molto longeva che può raggiungere i 140 anni.
La propagazione avviene per seme che impiega, mediamente, 2-3 mesi per germogliare.
Il seme deve essere preventivamente pulito dalla polpa e immerso in acqua per due giorni, in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-28 °C.

Usi e Tradizioni –
L’Astrocaryum mexicanum è una palma che fu descritta da Liebm. ex Mart. e pubblicata nell’opera Historia Naturalis Palmarum 3(10): 323. 1853.
Questa pianta viene conosciuta con vari nomi, tra cui: Mexican forest palm (inglese); lancetillo (Guatemala); lancetilla (Honduras); acté, chapay, chicalito de tuxtepec, chichón, chocho, coyol redondo, palmilla, tzitzún (Messico).
La popolazione locale raccoglie le sue giovani infiorescenze, i suoi semi e i suoi cuori come cibo.
Il seme ha un sapore simile alle noci di cocco.
Secondo alcuni report pare che i frutti e i semi di varie specie di questo genere siano utilizzati per la produzione di olio nella regione amazzonica.
Le analisi esistenti sul contenuto di grassi della frutta mostrano una composizione relativamente omogenea tra le diverse specie, con intorno. 20% di contenuto di grassi nel mesocarpo, composto principalmente da acido oleico e palmitico, e 20 – 35% di contenuto di grassi nell’endosperma, con predominanza di acido laurico.
Tra gli altri usi le foglie sono usate per la paglia.
I gambi sono usati per fare manici di utensili.
I fusti sono utilizzati dalle popolazioni locali nelle costruzioni rurali, le foglie come copertura, le infiorescenze immature e l’endosperma dei frutti come alimento.
È importante sottolineare che l’utilizzo dell’Astrocaryum mexicanum è strettamente legato alle tradizioni locali e alle comunità indigene del Messico. Tuttavia, come per qualsiasi risorsa naturale, pur se al momento non a rischio, è fondamentale garantire una gestione sostenibile per preservare l’ecosistema e i benefici che questa pianta offre alle popolazioni locali.

Modalità di Preparazione –
L’Astrocaryum mexicanum è una pianta con diverse applicazioni e usi nella vita quotidiana delle popolazioni locali.
I frutti sono commestibili e costituiscono una parte importante della dieta di alcune comunità messicane. Possono essere consumati freschi o utilizzati per preparare cibi tradizionali, come marmellate e dolci.
Gli abitanti delle regioni dove cresce questa palma utilizzano i suoi frutti per preparare bevande, come succhi o liquori tradizionali.
Le foglie vengono utilizzate per coperture di tetti, pareti e pavimenti in alcune comunità. Queste foglie, conosciute come “palmito”, sono intrecciate per creare tetti resistenti e durevoli.
Le fibre ricavate dalle foglie da questa palma vengono utilizzate per creare oggetti artigianali, come cesti, tappeti e cappelli. Queste fibre sono conosciute come “ixtle”.
In alcune culture, diverse parti di questa pianta sono utilizzate per scopi medicinali. Ad esempio, alcune popolazioni indigene utilizzano le foglie, la corteccia o i frutti per trattare diverse condizioni di salute.
Inoltre la pianta può essere utilizzata anche per la produzione di olio, saponi e cosmetici naturali.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/14835955/original.jpeg
https://eol.org/pages/1132054

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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