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Antigonon leptopus

Antigonon leptopus

La vite di corallo (Antigonon leptopus Hook. & Arn.) è una specie arbustiva rampicante appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Caryophyllidae,
Ordine Polygonales,
Famiglia Polygonaceae,
Sottofamiglia Eriogonoideae,
Genere Antigonon,
Specie A. leptopus.
Sono sinonimi i termini:
– Antigonon amabie K.Koch;
– Antigonon cinerascens Mart. & Galeotti;
– Antigonon cordatum Mart. & Galeotti;
– Antigonon platypus Hook. & Arn.;
– Corculum leptopus (Hook. & Arn.) Stuntz;
– Corculum leptopus var. album Stuntz;
– Polygonum cirrhosum Moc. & Sessé;
– Polygonum cirrhosum Moc. & Sessé ex Meisn..

Etimologia –
Il termine Antigonon è di origine incerta, secondo alcuni autori deriverebbe dal greco “anti”, contro e “gόnia”, angolo, con riferimento ai fusti angolosi ma potrebbe fare anche riferimento ad Antigono, un personaggio della mitologia greca associato alla lotta o alla resistenza.
L’epiteto specifico leptopus è la combinazione dei termini greci “leptos”, sottile e “pus, podόs”, piede, in riferimento ai fusti sottili.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Antigonon leptopus è una specie di vite perenne originaria delle pianure costiere del Pacifico e della zona Atlantica del Messico (Baja Sur, Chihuahua, Guerrero, Jalisco, Michoacan, Nayarit, Oaxaca, Sinaloa e Sonora) ma si presenta anche come infestante in alcune aree come lungo le strade che vanno dal Messico meridionale all’America centrale.
Sulla costa del Pacifico, questa specie si trova a nord della Sierra de la Giganta in Baja California Sur, le isole del Golfo di California e Sonora settentrionale. Sulla costa atlantica, questa specie si trova nel nord di Tamaulipas. Il suo areale si estende a sud e nell’entroterra dal lato del Pacifico a Jalisco, diventando più sporadica attraverso Guerrero e Michoacán, sul lato atlantico, attraverso Veracruz, con entrambi i lati della catena che convergono nel centro di Oaxaca.
Il suo habitat naturale è quello della foresta bassa decidua, prevalentemente in aree aperte, fino a circa 900 m di altitudine, ma può arrivare fino a 1.500 metri in Guatemala; tuttavia questa pianta occupa una varietà di habitat, ma preferisce i terreni sabbiosi ed è intollerante all’ombra. Nella Baja California Sur, questa specie si trova principalmente naturalmente in aree pianeggianti e su pendii collinari. La pianta si arrampica su cactus e alberi, e travolge arbusti e rocce. A. leptopus abita una serie di ambienti diversi sulla penisola, dalle isole e dal deserto sulla costa del Golfo, le pianure della Magdalena, la Sierra de la Giganta, la Sierra de la Laguna e le pianure xeriche del Capo. È anche presente come erba infestante lungo la strada e utilizzata come pianta ornamentale per i recinti; può essere osservata in modo particolare lungo l’autostrada federale messicana, vicino alla Sierra de la Giganta.
Questa pianta è stata introdotta ed è divenuta invasiva in tutte le regioni tropicali del mondo, compresi gli Stati Uniti meridionali e orientali, le Indie occidentali, Sud America e arre tropicali del dell’Asia e dell’Africa.

Descrizione –
L’Antigonon leptopus è una pianta rampicante, con viticci presenti alle estremità delle infiorescenze.
Le radici sono tuberose e può raggiungere 1-2 (-10) m di lunghezza.
Il fusto ha internodi lunghi da 1 a 10 cm e spessi da 1 a 4 mm, con peli da sparsi a densi; ocrea (guaina che avvolge l’internodio del fusto o del ramo per un tratto più o meno lungo al di sopra dell’inserzione della foglia) ridotta ad una linea ispessita che circonda lo stelo.
Le foglie sono alterne, spiralate, semplici, con picciolo lungo da 4 a 30 mm e spesso da 0,5 a 1,5 mm; le lamine sono da largamente ovate a sagittate, lunghe 4-12 cm per 2,4-6 cm di larghezza, cartacee, con peli bruni, margine da intero a ondulato, apice da acuto ad acuminato, base da subcordata a cordata, venature pennate.
Le infiorescenze sono in posizione ascellare e terminale, sono racemose, con i fiori raggruppati e alterni, i racemi formano pannocchie lunghe da 12 a 20 cm, con i rami dell’infiorescenza terminanti in viticci.
I fiori, di colore rosa o bianchi, sono bisessuali; perianzio con 5 segmenti, ovato-cordati, (4-) lunghi 6-12 mm, da rosa a rosa-rosso, i tre esterni più larghi degli interni, persistenti e crescenti nel frutto; stami 8, liberi dal perianzio, inseriti alla base dell’ovario, filamenti uniti in un corto tubo, filiformi, senza peli, antere introverse (aperte verso l’interno del fiore), punture; ovaio superiore largamente trigone, unicarpellato, uniloculare; ovulo 1, basale; stili 3; stimmi 3, peltato.
L’antesi va dalla primavera all’autunno.
Il frutto è un achenio racchiuso dal perianzio, allungato, di colore bruno, liscio, lucido, privo di peli, lungo 0,8-1,2 cm; all’interno troviamo un seme, triangolare, compresso, con embrione piatto ed eretto.

Coltivazione –
L’Antigonon leptopus è una pianta a crescita molto rapida che produce grandi grappoli di fiori rosa ed è spesso coltivata come pianta ornamentale nelle aree tropicali e subtropicali.
Inoltre è ampiamente coltivata, oltre che come pianta ornamentale, come copertura del terreno; la pianta viene talvolta raccolta anche per le sue radici e foglie commestibili.
Questa specie è utilizzata per i suoi tuberi e semi commestibili, ma anche per le sue proprietà orticole come vite ornamentale nelle parti più calde del mondo.
Come detto è una pianta rampicante a crescita particolarmente veloce e di grande valore ornamentale per la copiosa e brillante fioritura che si protrae per un lungo periodo in estate-autunno. La pianta si può coltivare nelle zone a clima tropicale, subtropicale e marginalmente, in posizione riparata, temperato calde, dove spesso si comporta da decidua e perde la parte aerea con temperature intorno a 0 °C; in queste zone ricresce però in primavera dalle radici, che possono resistere, con una buona pacciamatura, a valori di qualche grado inferiori per un breve periodo.
La pianta richiede pieno sole e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche povero, e ben radicata resiste a periodi di siccità, adatta quindi a zone con estati lunghe e secche, naturalmente in tale situazione regolari e abbondanti innaffiature assicurano una crescita ancor più vigorosa. Utilizzabile come copri suolo o rampicante su alberi, tralicci, ringhiere e pergolati che riesce a coprire in breve tempo.
La pianta è una prolifica produttrice di semi, i semi vengono diffusi dall’acqua e dagli animali selvatici. Spesso fugge dalla coltivazione. Cresce bene in aree disturbate e si adatta bene alle scogliere coralline secche e ai suoli derivati. Tollera la siccità per defogliazione e ricresce fortemente dopo la pioggia. Può soffocare completamente le piante autoctone nella stagione delle piogge, superando le viti e le piante del sottobosco. Le foglie si seccano e cadono durante la stagione secca, fornendo combustibile per incendi particolarmente dannosi.
Si riproduce per seme, che germina in 3-4 settimane alla temperatura di 20-22 °C e con cui si propaga facilmente diventando, in condizioni favorevoli, infestante, per polloni radicali, talea e margotta.

Usi e Tradizioni –
L’Antigonon leptopus è una pianta conosciuta con vari nomi: Confite (Guatemala); Coral (Honduras); Flor de San Diego (Oaxaca, Yucatán, Veracruz); enredadera de San Diego (Nuevo León, Oaxaca); rosa de mayo (Sinaloa); corona de reina (Tamaulipas); hierba de Santa Rosa (Morelos); San Miguelito (Sonora, Sinaloa); fulmina (Guerrero, Morelos); flor de San Miguel (Sonora); coronilla (Sinaloa). Martínez (1979) menziona anche i seguenti nomi: cadena de amor, confite, corona, corona de la reina, coronela, jololito, paraguayita, rosa de mayo, San Diego, San Miguel, San Miguelito, La Flor del Coralillo y bellísima, Flor de Paty (Tlaquepaque).
Le radici tuberose sono eduli e venivano consumate dalle popolazioni locali in periodi di carestia.
Tra gli usi commestibili si consuma, quindi, la radice tuberosa che può essere cotta e mangiata ed ha un sapore simile alla noce.
Le radici portano tuberi solitamente piccoli, ma a volte possono pesare anche 7 chili.
Anche le foglie e i fiori si possono mangiare cotti.
Non si hanno notizie invece di usi medicinali.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta può essere coltivata come copertura del suolo o permettendole di arrampicarsi su altre piante.
Cresce rapidamente ed è stata utilizzata anche per fornire una copertura verde molto rapida per edifici, muri, ecc.
Dal punto di vista ecologico i semi galleggiano sull’acqua. I frutti e i semi vengono mangiati e diffusi da una vasta gamma di animali come maiali, procioni e uccelli. I tuberi ricresceranno se la pianta viene tagliata o danneggiata dal gelo.

Modalità di Preparazione –
L’Antigonon leptopus è una pianta conosciuta da tempo dalle popolazioni locali delle sue zone di origine.
Sia le radici rizomatose che foglie e fiori si possono mangiare cotti.
Spesso si cucinano e servono per condire altre pietanze e paste.
Non si hanno riferimenti invece per usi nella medicina tradizionale.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/251255217/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




2 pensieri riguardo “Antigonon leptopus

  • anna bianco

    mi piacerebbe provare a piantarla anche dove lìinverno è rigido per vedere se le radoco resistono e ricresce lìanno dopo

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    • ecosostenibile

      Una buona opzione è, comunque, pacciamare con foglie ed altre parti vegetali, sopra l’apparato radicale. In questo caso la pacciamatura contribuisce ad aumentare la temperatura sotto il suolo.

      Rispondi

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