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Riproduzione del Sorbo montano

Riproduzione del Sorbo montano

Il sorbo montano o farinaccio (Sorbus aria Crantz), classificato anche come (Aria edulis (Willd.) M.Roem., 1847) è una pianta della famiglia delle Rosaceae, originario di un areale che comprende l’Europa sudoccidentale e il Nord Africa.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il sorbo montano è una pianta diffusa dall’Europa centro-meridionale al Nord Africa dove prospera sia su terreni calcarei che silicei, anche se predilige quelli calcarei, dai 500 ai 1700 metri di altitudine. È una specie tipica delle radure e dei margini dei boschi, in quanto necessita del sole. Si trova nei boschi di querce, faggi, betulle e lecci che ricevono più di 500 mm di pioggia. Si adatta molto bene nelle zone con inverni freddi.
Si trova al nord nei boschi e nelle zone rocciose, mentre nelle regioni meridionali lo si trova in montagna. Predilige suoli asciutti, e cresce bene anche in luoghi sassosi. Necessita di abbondante luce e resiste molto bene al freddo.
In Italia settentrionale lo si trova fino ai 1700 m di altitudine.
Nella penisola iberica si trova nei Monti Cantabrici, Sistema Iberico, Sistema Centrale, Sierra Nevada, Pirenei e Catene costiere catalane. Appare anche nelle Isole Baleari nella Sierra de Tramuntana.

Propagazione –
Il sorbo montano è un albero molto resistente al freddo, che tollera temperature fino a circa -25 °C quando in stato di dormienza.
Cresce nella maggior parte dei terreni ragionevolmente buoni in una posizione aperta e soleggiata e tollera terreni sabbiosi e terreni calcarei sottili.
Le piante adulte sviluppano un apparato radicale profondo e sono resistenti alla siccità, inoltre è molto tollerante dell’inquinamento atmosferico e delle posizioni marittime esposte.
È un albero a crescita lenta, inizia a fruttificare intorno ai 10 – 20 anni e può vivere per 100 – 200 anni.
La pianta si presta bene ad essere allevata a ceduo.
La propagazione può avvenire per seme che va seminato non appena è maturo in semenzaio.
I semi conservati germinano meglio se sottoposti a 2 settimane di caldo e poi a 14-16 settimane di stratificazione a freddo, dopo di che si semina il più presto possibile durante l’anno. Le giovani piantine vanno poi poste in vasi singoli e lasciate crescere in vivaio per i primi due anni e, comunque, riparate dal freddo per il primo inverno.
Il trapianto va effettuato in primavera.

Ecologia –
Il sorbo montano è una pianta i cui frutti sono importanti per l’alimentazione degli uccelli.
Inoltre è una buona specie pioniera, soprattutto su terreni calcarei e in situazioni ventose; infatti è uno dei primi colonizzatori della macchia gessosa.
Una volta i frutti venivano anche consumati per alimentazione umana. Oggi non più ma si usa ancora per certe ricette tipiche regionali, per marmellate e per gelatine.
In tempi di carestia, data la loro polpa farinosa, venivano macinati e frammisti alla farina per fare il pane. Possono essere usati per aromatizzare la grappa, con un ottimo risultato. Un tempo forse se ne ricavava anche un’acquavite.




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