Bellottia apoda
Bellottia apoda
La brotola apoda (Bellottia apoda Giglioli, 1883) è un piccol pesce osseo marino appartenente alla famiglia dei Bythitidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Actinopterygii,
Ordine Ophidiiformes,
Famiglia Bythitidae,
Genere Bellottia,
Specie B. apoda.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Bellottia apoda è un pesce che è stato rilevato nel mar Mediterraneo (mar Adriatico compreso, dove appare non rara) e nell’oceano Atlantico orientale subtropicale. Tuutavia questo pesce non è comune in nessuna parte del suo areale ed è riscontrata solo occasionalmente ma forse solo perché difficile da catturare e da individuare nel sacco delle reti a strascico per le dimensioni minime e l’aspetto poco appariscente.
Il suo habitat è quello delle zone marine tra 30 e quasi 600 metri di profondità dove forse frequenta le fessure delle rocce o delle grotte.
Descrizione –
La Bellottia apoda è un pesce di piccole dimensioni che può raggiungere i 5-6 cm di lunghezza e con colorazione bruno-beige con minuta puntinatura nera e regione ventrale scura.
Il corpo corto, compresso, che si rastrema verso la coda, coperto da piccole scaglie cicloidi embricate. La linea laterale è formata da papille ed è divisa in due rami; questo aspetto è più evidente nelle femmine.
La testa è piuttosto grande e depressa e presenta un muso appuntito e con occhio grande. La narice anteriore si apre alla estremità di un corto tubicino posto sopra il labbro superiore. Sul capo sono presenti pori mucosi e papille sensoriali.
La bocca è ampia, i denti sono sulle mascelle, sul vomere e sui palatini. Nei premascellari sono piccoli e acuminati.
La pinna dorsale confluisce con l’anale, la cui origine è a metà corpo. Le pinne pettorali non hanno raggi liberi e allungati. Le ventrali mancano.
Biologia –
La Bellottia apoda è un pesce di cui si conosce poco per via dei rari ritrovamenti; per questo motivo la biologia di questa specie è pressocché ignota.
Tuttavia si sa che è una specie vivipara ed il maschio ha un organo copulatore impiegato per la fecondazione interna che avviene mediante spermatofore.
Ruolo Ecologico –
Il genere Bellottia è stato attribuito in onore dell’ittiologo Cristoforo Bellotti, un ittiologo, paleontologo e filantropo italiano.
Questo pesce, per quanto riguarda il mediterraneo, è stato rilevato nel Golfo di Napoli e nello Stretto di Messina.
Nel golfo di Napoli è stato catturato più volte sulle praterie di Posidonia oceanica a basse profondità.
Per quanto riguarda l’alimentazione si sa poco, tuttavia si ciba di piccoli invertebrati, sia planctonici che bentonici.
Questo pesce non ha valore commerciale ed è stato pescato occasionale con retini per i gamberetti.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.
Fonte foto:
– https://adriaticnature.com/archives/707