Eotetranychus carpini
Eotetranychus carpini
Il ragnetto giallo della vite (Eotetranychus carpini Oudemans) è un acaro appartenente alla famiglia dei Tetranychidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Ramo Bilateria,
Superphylum Protostomia Ecdysozoa,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Chelicerata,
Classe Arachnida,
Sottoclasse Acari,
Ordine Prostigmata,
Famiglia Tetranychidae,
Sottofamiglia Tetranychinae,
Tribù Eurytetranychini,
Genere Eotetranychus,
Specie E. carpini.
È basionimo il termine:
– Tetranychus carpini Oudemans, 1905.
Sono sinonimi i termini:
– Eotetranychus carpini subsp. borealis (Ewing, 1913);
– Schizotetranychus (Eotetranychus) carpini (Oudemans, 1905);
– Schizotetranychus carpinula Reck, 1950;
– Schizotetranychus carpinula Reck, 1950;
– Schizotetranychus pterocaryae Reck, 1950;
– Schizotetranychus pterocaryae Reck, 1950;
– Tetranychus borealis Ewing, 1913;
– Tetranychus carpini Oudemans, 1905;
– Tetranychus flavus Ewing, 1913;
– Tetranychus monticolus McGregor, 1917;
– Tetranychus oregonensis McGregor, 1917.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Eotetranychus carpini è un acaro polifago ma che crea particolari problemi come parassita della vite e di alcune latifoglie, soprattutto del carpino.
È presente principalmente in Europa e in Asia. Il suo habitat naturale è associato ad alberi decidui appartenenti al genere Carpinus.Questo acaro si nutre della linfa delle foglie e può causare danni significativi agli alberi se la loro popolazione aumenta senza controllo.
Per quanto riguarda l’habitat specifico, l’E. carpini si trova principalmente nelle foreste e nelle aree boscate dove crescono gli alberi di Carpinus. Prediligono zone con climi temperati e umidi, poiché queste condizioni sono favorevoli alla loro riproduzione e sopravvivenza.
Morfologia –
Le femmine svernanti dell’Eotetranychus carpini sono di colore variabile dal giallo dorato al giallo arancio mentre le femmine primaverili-estive hanno un colore giallo-verde con macchie più scure sui lati del corpo e con occhi rossi ben visibili. Le femmine misurano meno di 0,4 mm mentre i maschi risultano più piccoli e sottili.
Le colonie si trovano sulla pagina inferiore della foglia in prossimità delle nervature, spesso ricoperte da fili sericei.
Attitudine e Ciclo biologico –
L’ Eotetranychus carpini è un ragnetto che sverna sotto la scorza come femmina fecondata. In primavera riprende l’attività sui giovani germogli. Da queste si formano 7-8 generazioni primaverili.
Annualmente compie dalle 6 alle 8 generazioni a seconda delle temperature, la maggior parte comunque è concentrata nel periodo di fine primavera e in estate.
Questo piccolo acaro punge le foglie per nutrirsi della loro linfa; i segni evidenti sono il risultato di queste punture, piccole macchie di colore giallo arancio che dapprima localizzate in caso di gravi infestazioni confluiscono in ampie macchie che portano al disseccamento della foglia e alla sua caduta (filloptosi). L’attacco è localizzato sulla pagina inferiore delle foglie ma i segni sono ben visibili sulle pagini superiori.
Ruolo Ecologico –
Nel contenimento contro le infestazioni di Eotetranychus carpini bisogna tenere in conto che esistono numerosi predatori naturali; i più importanti sono gli acari Fitoseidi (Typhlodromus spp, Amblyseius andersoni, Kampimodromus aberrans); altri predatori naturali degli acari dannosi sono insetti quali il coccinellide Stethorus punctillus, le crisope, gli antocoridi, i miridi. Raramente è necessario ricorrere alla difesa chimica; in questo caso sono disponibili in commercio prodotti acaricidi selettivi molto efficaci.
In caso di attacco consistente il danno è provocato dalle punture. I giovani germogli hanno uno sviluppo irregolare e stentato. Le giovani foglie presentano punteggiature necrotiche, con successiva deformazione. Attacchi tardivi provocano alterazioni cromatiche alle foglie già formate con successivo arrossamento e ingiallimento. Infine si ha una necrosi di queste aree e questo provoca uno scarso accumulo di zuccheri nell’uva.
La lotta viene effettuata principalmente con pratiche di tipo preventivo: effettuare le corrette pratiche colturali; non eccedere con le concimazioni azotate, controllare la vigoria.
L’intervento va preceduto da un accurato campionamento sia in fase di germogliamento della pianta che in piena estate. La soglia di intervento è pari a 60-70% di foglie ove è presente la forma mobile del ragno.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Laffi f., 1983. Acari di interesse agrario. Cooperativa Libraria Universitaria Editrice. Bologna.