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Drosanthemum hispidum

Drosanthemum hispidum

La Barba di Giove (Drosanthemum hispidum (L.) Schwantes 1927) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aizoaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Caryophyllales,
Famiglia Aizoaceae,
Genere Drosanthemum,
Specie D. hispidum.
Sono sinonimi i termini:
– Drosanthemum hispidum var. hispidum;
– Drosanthemum hispidum var. platypetalum (Haw.) Schwantes;
– Mesembryanthemum hispidum L.;
– Mesembryanthemum hispidum var. platypetalum Haw..

Etimologia –
Il termine Drosanthemum proviene dal greco δρόσος drósos rugiada e da ἄνθεμον ánthemon fiore: con fiori rugiadosi, per descrivere le cellule piene di acqua presenti sulle foglie di molte specie di questo genere simili, appunto, alle gocce di rugiada.
L’epiteto specifico hispidum viene dal latino e significa ispido, irsuto, per i fitti peli bianchi o giallastri.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Drosanthemum hispidum è una pianta originaria del Sudafrica e Namibia.
Il suo habitat è tipicamente quello di aree rocciose, pendii ghiaiosi e terreni sabbiosi nel suo luogo d’origine. Si adatta bene al clima mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni freschi e umidi. Questa pianta si trova spesso in crescita nella vegetazione fynbos che è la vegetazione arbustiva che popola una piccola striscia costiera della Provincia del Capo Occidentale, in Sudafrica, detta Regno Floreale del Capo.
Cresce fino a 1.600 m. s.l.m..

Descrizione –
Il Drosanthemum hispidum è una pianta succulenta sempreverde che raggiunge una dimensione da 30 a 60 cm di altezza.
Questa pianta è a crescita bassa e forma fitti tappeti sul terreno.
Le foglie sono carnose e cilindriche, di colore grigio-verde, lunghe da 2 a 6 centimetri, e ricoperte da fitti peli bianchi o giallastri, che gli conferiscono un aspetto peloso o lanoso. Le foglie sono tipicamente verdi ma possono diventare rossastre o violacee in risposta alle condizioni ambientali.
Questa pianta produce bellissimi fiori simili a margherite con colori vivaci, comprese sfumature di rosa, viola, arancione o giallo che si aprono di giorno e chiudono di notte. I fiori sono grandi sino a 3,5 centimetri di diametro simili a margherite con 5 sepali e molti petali.
I frutti sono a capsula e contengono numerosi semi marrone chiaro.
La fioritura è dalla tarda primavera fino alla piena estate, anche in funzione della latitudine ed altitudine dove cresce.

Coltivazione –
Il Drosanthemum hispidum è una pianta originaria di un areale compreso tra Sud Africa e Namibia.
Questa pianta viene coltivata per il suo valore ornamentale in quanto tende a formare tappeti colorati ed in commercio sono oramai comuni varietà con fiore bianco, arancione o bicolore.
È una pianta molto adatta per giardini rocciosi o fusti a portamento ricadente e collezioni di piante grasse.
Predilige terreni ben drenanti ed esposizione in pieno sole. Questa pianta è resistente alla siccità e può resistere a condizioni asciutte, ma beneficia anche di annaffiature occasionali durante la stagione di crescita. È meglio proteggerla dal gelo, poiché non è resistente al freddo.
È una pianta facile da coltivare, si adatta sia alla coltivazione in vaso che in piena terra in giardini rocciosi. Predilige zone soleggiate e riparate dal freddo e dal vento; si consiglia di innaffiare dalla primavera all’autunno solamente quando il terreno è completamente asciutto. Per garantire sempre abbondanti fioriture è bene fertilizzare in primavera. Inoltre se esposta a poca luce gli steli tendono ad allungarsi, le foglie a diventare verde chiaro ed a fiorire poco.
La riproduzione va effettuata in primavera; si possono tagliare rami giovani da far radicare come talee, dopo aver fatto asciugare il taglio si interrano solo pochi cm e si lasciano radicare mantenendo umido. In alternativa si semina in primavera, alla temperatura di 18-20° C.

Usi e Tradizioni –
Il Drosanthemum hispidum è una pianta succulenta originaria delle regioni costiere dell’Africa del Sud ed ampiamente coltivata come pianta ornamentale in molti giardini e paesaggi aridi. Grazie alla sua capacità di sopravvivere in condizioni di siccità e di prosperare in terreni poveri e giardini rocciosi.
Durante la stagione della fioritura, che di solito cade in primavera o inizio estate, produce vistose infiorescenze di fiori a forma di stella. I fiori possono essere di colore rosa, rosso o viola, e spesso presentano petali delicati e sfumature più chiare al centro. I fiori si aprono al mattino e si chiudono nel tardo pomeriggio, creando uno spettacolo colorato e fugace.
Tuttavia, non ci sono usi tradizionali o culturali specifici associati al Drosanthemum hispidum. È principalmente apprezzato per la sua bellezza e la facilità di coltivazione. Alcune persone possono raccogliere i fiori per creare mazzi o decorazioni, ma non ci sono pratiche culturali specifiche legate a questa pianta.
Questa pianta contiene l’alcaloide 4′-O-demethylmesembrenol strutturalmente correlati agli alcaloidi presenti nella pianta Mesembryanthemum tortuosum della stessa famiglia delle Aizoaceae, ed utilizzata per il trattamento degli stati d’ansia e dell’umore depresso, come supporto per la cessazione dal fumo, nel caso di deficit dell’attenzione, come aiuto nelle fasi di intenso studio. Tuttavia gli studi su D. hispidum sono invece carenti.
Non sono noti usi alimentari o medicinali.
Dal punto di vista ecologico si riporta che i fiori di questa pianta sono visitati dal Colletes schultzei della superfamiglia Apoidea.

Modalità di Preparazione –
Il Drosanthemum hispidum è una pianta particolarmente utilizzata come tappezzante per ricoprire ampi spazi orizzontali quali muretti o giardini rocciosi; inoltre può essere anche posta in vasi appesi o su mensole, dalle quali il suo portamento ricadente si manifesterà appieno con meravigliose cascate variopinte.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/154088943/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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