Boops boops
Boops boops
La boga (Boops boops Linneaus, 1758) è un pesce osseo appartenente alla famiglia dei Sparidae.
Sistematica –
Da un punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Ramo Bilateria,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Superclasse Gnathostomata,
Classe Actinopterygii,
Sottoclasse Osteichthyes,
Superordine Acanthopterygii,
Ordine Perciformes,
Sottordine Percoidei,
Famiglia Sparidae,
Genere Boops
Specie B. boops.
È basionimo il termine:
– Sparus boops Linnaeus, 1758.
Sono sinonimi i termini:
– Boops canariensis Valenciennes, 1839;
– Box boops (Linnaeus, 1758);
– Box canariensis (Valenciennes, 1839);
– Box vulgaris Valenciennes, 1830.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Boops boops è un pesce diffuso nell’Oceano Atlantico orientale, dal golfo di Biscaglia alle coste dell’Angola ma più raramente nei mari della Scozia e nel mar del Nord; è comunissimo nel Mar Mediterraneo e si trova anche nel Mar Nero.
Il suo habitat marino è quello delle acque costiere dove si trova su fondi variabili ma soprattutto rocciosi e a Posidonia oceanica ed evita le acque troppo salmastre come il Mar Baltico. È meno legato al fondo rispetto agli altri sparidi mediterranei e si può definire come semipelagico, tuttavia può trovarsi anche lontano dalle coste.
Gli esemplari più grossi possono trovarsi anche a profondità superiori ai 200 m ed è stato catturato fino a 350 metri di profondità ma di solito non scende oltre i 100. Spesso di notte si porta in superficie.
Descrizione –
Il Boops boops si riconosce per il corpo di forma oblunga, fusiforme poco compresso lateralmente; il corpo è coperto da scaglie robuste e relativamente grandi, che sulla linea laterale (evidente) sono 69-80.
Raggiunge eccezionalmente una lunghezza di 35 cm, comunemente al massimo 20 cm.
Presenta una colorazione gialla verdastra con riflessi metallici nella parte dorsale. I fianchi sono invece argentei, che schiariscono di più nella parte ventrale. Lungo il corpo sono presenti 3-4 (5) strisce orizzontali di colore giallo-oro, molto più evidenti in vita. Sull’ascella delle pettorali vi è una piccola macchia nera.
La testa è di forma conica con l’occhio.
La bocca è terminale, piccola e obliqua, con labbra sottili e uguali. Ha denti piccoli e disposti in una sola fila su entrambe le mascelle.
La pinna dorsale è costituita da una prima parte con 13-15 raggi spinosi deboli e una seconda parte con 12-16 raggi molli più bassa e con lobo posteriore appuntito. La pinna anale (3 raggi spinosi deboli e 14-16 molli) è opposta alla parte molle della dorsale, di cui ne segue la forma, ma è più corta. La pinna ventrale ha una spina sottile e flessibile e 5 raggi molli. Le pettorali sono di forma triangolare, con lobo superiore appuntito, e allungate indietro non raggiungono l’apertura anale.
Biologia –
Il Boops boops è un pesce ermafrodita proteroginico; gran parte degli individui giovani sono femmine e invecchiando si trasformano in maschi. Esistono però anche femmine che non cambiano sesso e maschi tali fin dalla nascita.
Il periodo di deposizione avviene in primavera ed estate.
Le uova sono galleggianti e si trovano nel plancton.
Gli stadi giovanili sono pelagici e si avvicinano alla costa.
Può vivere fino a 15 anni.
Ruolo Ecologico –
Il termine Boops boops proviene dal greco antico βόωψ, letteralmente “occhio di vacca”.
Questo pesce è strettamente gregario e forma banchi anche di grandi dimensioni e si trova generalmente a una profondità di 100 m e raramente fino a 350 m.
È una specie onnivora, si nutre prevalentemente di materiale vegetale, crostacei e zooplancton.
In particolare si nutre di organismi planctonici (copepodi, altri crostacei), di uova e larve di altri organismi marini, specialmente pesci. Non è raro vedere questo pesce aggredire a morsi delle meduse.
Questo pesce viene catturato nelle reti di circuizione specialmente di notte sotto la luce con i ciancioli sulle coste del l’Italia meridionale o con piccole sciabiche. Abbocca agli ami del bolentino, dei piccoli palangresi galleggianti. Abbocca inoltre molto facilmente alle lenze innescate con vermi marini, pezzetti di gambero, molluschi vari, sardine e anche impasti di pane, sardine, formaggio, ecc. utilizzati comunemente per la pesca dei cefali. In Sicilia, le taglie più grosse vengono catturate all’amo, su fondi di oltre 30 metri.
Ha carni sode e sapide, ottime fritte per le pezzature piccole e ai ferri per quelle più grandi; gli esemplari catturati al nord hanno però carni più scadenti.
Inoltre quando sono puliti e fritti in padella, alla griglia o al forno freschi, hanno un buon sapore, ma una volta conservati la loro flora intestinale diffonde presto sapori sgradevoli alla loro carne.
Gran parte del pescato viene utilizzato per farine di pesce o esche per la pesca del tonno.
La specie è pescata commercialmente, con 37.830 tonnellate catturate nel 2008.
Il Boops boops ospita un’ampia varietà di parassiti, che vanno dai metazoi come i platelminti monogenei (come Microcotyle isyebi e Cyclocotyla bellones) i vermi spinosi acantocefali, i nematodi nematodi, i crostacei isopodi e copepodi e gli cnidari mixozoi e il dinoflagellato unicellulare Ichthyodinium chabelardi, un parassita letale per le uova che si sviluppano nelle ovaie. Sono state segnalate almeno 67 specie di parassiti metazoi della specie.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Louisy P., 2016. Guida all’identificazione dei pesci marini d’Europa e del Mediterraneo. Il Castello Editore, Milano.
– Nikiforos G., 2008. Fauna del Mediterraneo. Giunti Editore, Firenze.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/193635971/original.jpeg