Riproduzione dell’Albero dei tulipani
Riproduzione dell’Albero dei tulipani
L’albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera L., 1753) è una pianta della famiglia delle Magnoliacee originaria degli Stati Uniti orientali, dove forma foreste miste di latifoglie, dal livello del mare fino a circa 1500 metri di quota. Quest’albero è’ stato introdotto in Europa a metà del XVII secolo sia come pianta ornamentale che forestale.
Habitat idoneo di riproduzione –
Il Liriodendron tulipifera è un albero originario della costa orientale e settentrionale degli Stati Uniti d’America, presente dall’Ontario meridionale e forse dal Quebec meridionale all’Illinois verso est fino al Massachusetts sudoccidentale e al Rhode Island, e a sud fino alla Florida centrale e alla Louisiana.
Questa pianta rappresenta uno dei legni duri più grandi e pregiati del Nord America orientale.
Il suo habitat naturale è quello delle zone con suoli profondi, ricchi e piuttosto umidi sui pendii montuosi e lungo i corsi d’acqua dove cresce soprattutto in aree boscose, in aree collinari e di montagna, dal livello del mare fino a 1500 metri.
Il suo sviluppo migliore è nelle montagne degli Appalachi meridionali, dove gli alberi possono superare i 50 m di altezza. Fu introdotto in Gran Bretagna prima nel 1688 nel giardino del vescovo Compton a Fulham Palace e ora è una pianta ornamentale popolare in strade, parchi e grandi giardini dell’Europa.
Propagazione –
L’albero dei tulipani è una pianta a crescita rapida, che fiorisce nel periodo di marzo-aprile, a seconda dell’altitudine e latitudine e che al limite settentrionale della coltivazione iniziano a fiorire a giugno.
Questa pianta richiede un terreno ricco e profondo e una posizione riparata ma non in ombra totale.
Preferisce un terreno leggermente acido ed i fiori vengono prodotti per la prima volta quando l’albero ha circa 15 – 20 anni.
Questo albero si propaga per seme. La semina va effettuata non appena il seme matura in zone ombreggiata in semenzaio non riscaldato.
I semi immagazzinati richiedono 3 settimane di stratificazione a caldo e poi 12 settimane a freddo.
La germinazione è generalmente scarsa, solo l’1% circa del seme è vitale.
Il trapianto delle giovani piantine va effettuato in vasi singoli non appena hanno raggiunto dimensioni maneggiabile; per il primo inverno si fanno crescere in vaso ed in luogo riparato.
Il trapianto definitivo va effettuato quindi a tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste dell’anno successivo.
Ecologia –
Il Liriodendron tulipifera è generalmente considerata una specie intollerante all’ombra che nelle foreste degli Appalachi, dove trova l’habitat ottimale, è una specie dominante durante i 50-150 anni di successione, ma è assente o rara nei popolamenti di alberi di 500 anni o più. Un particolare gruppo di alberi è sopravvissuto nel parco dell’Orlagh College di Dublino per 200 anni, prima di dover essere abbattuto nel 1990.
Su terreni mesici e fertili, forma spesso popolamenti puri o quasi puri.
Tutti i giovani alberi e gli esemplari più maturi sono intolleranti alle inondazioni prolungate; tuttavia, un ecotipo di palude di pianura costiera nel sud-est degli Stati Uniti è relativamente tollerante alle inondazioni. Questo ecotipo è riconosciuto dalle sue foglie lobate smussate, che possono avere una sfumatura rossa.
Il Liriodendron tulipifera produce una grande quantità di seme, che viene disperso dal vento. I semi in genere percorrono una distanza pari a 4–5 volte l’altezza dell’albero e rimangono vitali per 4–7 anni. I semi non sono una delle fonti di cibo più importanti per la fauna selvatica, ma vengono mangiati da numerosi uccelli e mammiferi.
In termini di ruolo nella comunità ecologica, il L. tulipifera non ospita una grande diversità di insetti, con solo 28 specie di falene associate all’albero.