Parco nazionale di Garajonay
Parco nazionale di Garajonay
Il parco nazionale di Garajonay, il cui Codice WDPA è: 897 è un’area protetta che si trova nel centro-nord dell’isola di La Gomera, una delle Canarie. Venne dichiarato parco nazionale nel 1981 e patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1986.
Questo parco occupa una superficie di 40 km² estendendosi in ogni municipalità dell’isola.
Geografia –
Il parco nazionale di Garajonay eredita il nome dalla formazione rocciosa contenuta, il Garajonay, il punto più alto dell’isola con i suoi 1.484 metri. Comprende anche un piccolo altopiano alla quota di 790-1.400 metri sul livello del mare.
La Gomera è un’isola situata nella parte occidentale dell’arcipelago spagnolo delle Isole Canarie. La superficie è di 352 km² (sesta isola dell’arcipelago), mentre la popolazione è di circa 25.000 abitanti. La capitale dell’isola è San Sebastián de la Gomera. Amministrativamente l’isola è compresa nella provincia di Santa Cruz de Tenerife.
La Gomera, conosciuta anche con il nome di isola colombina essendo stata l’ultima terra toccata da Cristoforo Colombo nel 1492 prima della scoperta dell’America, è di origine vulcanica ma a differenza delle altre isole dell’arcipelago non presenta vulcani attivi. Gli ultimi episodi eruttivi risalgono a circa due milioni di anni fa e l’azione erosiva degli agenti atmosferici ha delineato il profilo attuale dell’isola cosparsa di numerosi crepacci e scogliere a picco sul mare. L’area naturale protetta di “Los Órganos” rappresenta un esempio di colonna basaltica, formata da un lento raffreddamento della lava di un antico cratere, erosa a picco sul mare.
Clima –
A La Gomera, piccola isola delle Canarie di forma tondeggiante, il clima è subtropicale oceanico sulle coste, vale a dire molto mite e soleggiato per gran parte dell’anno, con un inverno molto mite, dal sapore primaverile, un’estate calda e soleggiata, e piogge concentrate nel periodo ottobre-marzo.
Nelle zone interne, invece, il clima varia a seconda dell’altitudine e dell’esposizione: infatti i versanti esposti agli alisei di nord-est ricevono un discreto quantitativo di piogge e sono verdeggianti, mentre nei versanti meridionali le precipitazioni sono più scarse, spesso anche al di sotto dei 350 millimetri l’anno, al punto che l’isola appare divisa in due, con la parte settentrionale verdeggiante e quella meridionale semi-arida.
I venti prevalenti, gli alisei di nord-est, rendono infatti più umido il versante settentrionale, mentre temperano il caldo lungo le coste durante l’estate; gli alisei soffiano con maggiore intensità nelle ore centrali della giornata e nel pomeriggio, risultando spesso moderati, o anche abbastanza forti.
Lungo le coste, e quindi anche nella città principale, San Sebastián de la Gomera, le temperature diurne sono molto miti in inverno, intorno ai 21 gradi a gennaio e febbraio, e calde in estate, intorno ai 26/27 °C da luglio a settembre.
Le temperature in genere tendono a rimanere intorno alle medie, tuttavia, da dicembre a marzo ci possono essere giornate un po’ fresche, con massime inferiori ai 20 °C. Nei giorni più freddi dell’anno, che in genere si verificano a febbraio, la temperatura scende in genere fino a 10/11 °C di notte, mentre la massima rimane sui 17/18 °C.
D’altro canto, le giornate di calima, caratterizzate da caldo anomalo e vento debole, in cui predomina l’aria calda di origine africana, sono relativamente rare, e sono più frequenti in primavera e in estate: in pratica sono queste le uniche giornate in cui si superano i 30 gradi, e in cui il caldo è sgradevole. La calima si fa sentire anche sui pendii, anzi spesso ancora di più che in pianura, perché l’aria calda è leggera e tende a salire verso l’alto, mentre le coste possono rimanere mitigate dalla frescura proveniente dal mare. Nei momenti peggiori la temperatura può arrivare a 35 °C in primavera e in autunno e a 40 °C in estate.
L’andamento delle piogge è di tipo mediterraneo, il che significa che il grosso delle piogge cade da ottobre a marzo, perché è il periodo in cui le Canarie possono essere raggiunte da qualche perturbazione atlantica; in estate invece in pratica non piove mai. Ecco le precipitazioni medie a San Sebastián.
Nelle zone interne dell’isola, interamente occupate da colline e montagne, il clima diventa più fresco man mano che si sale di quota. Sopra i 1.000 metri, in inverno può fare freddo. A Laguna Grande, a 1.250 metri, nel gennaio 1989 la temperatura scese fino a -3 °C.
Come accennato, il versante nord ha un microclima fresco e umido, con piogge di una certa consistenza nel semestre freddo, e anche foschie e nuvolosità più frequente per gran parte dell’anno, dovute agli alisei, così che vi sono diverse località poste in collina che si trovano in un ambiente verdeggiante. A 600/700 metri di quota, le temperature diurne sono di circa 16 gradi in inverno e 25 °C in estate.
La cima più alta è il Garajonay, alto 1.487 metri. L’area a nord del monte è molto verde, essendo ricoperta da una fitta foresta di lauri, inoltre ospita diverse specie endemiche, è un parco nazionale (il Garajonay National Park), ed è anche Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1986.
Il soleggiamento a La Gomera è molto buono tutto l’anno, comunque, oltre alle perturbazioni che possono passare nel periodo ottobre-marzo, in estate possono passare dei banchi di nubi che si formano sull’Atlantico, mentre sulle coste settentrionali, e soprattutto sui versanti montuosi esposti a nord, si possono formare nubi e nebbie locali. La costa meridionale è dunque la più soleggiata.
Flora –
Nel parco nazionale di Garajonay è presente uno dei boschi più singolari ed emblematici di Spagna. Il persistente mantello di nebbie che, salendo dall’oceano, si aggrappa alle cime insulari, impregnandole di umidità e frescura, permette la miracolosa esistenza di queste foreste splendide e misteriose, ultime vestigia delle antiche selve subtropicali che milioni di anni fa popolavano l’area mediterranea.
Si tratta della laurisilva delle Canarie, un ecosistema dell’Era Terziaria scomparso dal continente a seguito dei mutamenti climatici del Quaternario, che trova rifugio nella zona di nebbie delle isole Canarie. Il Garajonay è l’esemplare meglio conservato di questo ecosistema, ed alberga infatti più della metà dei boschi maturi di laurisilva dell’arcipelago. Altre peculiarità del Parco Nazionale sono la varietà di formazioni vegetali, il grande numero di specie endemiche e la presenza di spettacolari monumenti geologici, Los Roques.
Le foreste sono composte di lauraceae sempreverdi che raggiungono anche i 40 metri di altezza tra cui il lauro delle Azzorre (Laurus azorica), noto con il nome portoghese louro, loureiro, louro-da-terra e louro-de-cheiro.
Fauna –
All’interno delle foresta del parco nazionale di Garajonay troviamo una ricca biocenosi di invertebrati, uccelli e pipistrelli.
Due specie di rettili, la lucertola gigante di La Gomera (Gallotia gomerana) ed il gongilo delle Canarie occidentali (Chalcides viridanus), si trovano nel parco. Tra gli anfibi si ricorda la raganella mediterranea (Hyla meridionalis).
Il parco è rinomato per essere uno dei migliori posti per l’osservazione di due specie endemiche di columbidi, il colombo dei lauri (Columba junoniae) ed il colombo di Bolle (Columba bollii).
Guido Bissanti