Riproduzione del Pino loricato
Riproduzione del Pino loricato
Il pino loricato (Pinus heldreichii H.Christ 1863) è una conifera della famiglia delle Pinacee diffusa nelle montagne dell’Europa sud-orientale.
Habitat idoneo di riproduzione –
Il pino loricato è un albero sempreverde diffuso nella Bulgaria sudoccidentale, in Bosnia, Albania, Macedonia del Nord, Serbia, Grecia settentrionale (Monte Olimpo) e localmente nel sud dell’Italia.
In Italia è presente raramente ed è anche la specie nazionale di pianta secolare più antica; nel Parco nazionale del Pollino, sul versante calabrese, dove sono state rinvenute alcune migliaia di pini, è stato certificato che il più longevo abbia raggiunto nel 2018 l’età di 1230 anni, divenendo a tutti gli effetti l’albero più antico d’Europa.
Trova le condizioni ottimali di crescita sui versanti aridi ed esposti al sole dei rilievi calcarei tra i 1.000 e i 2.000 metri circa di quota. Sopra la zona fitoclimatica del Fagetum forma boschi aperti. Spesso si incontrano individui isolati abbarbicati alle rocce.
Propagazione –
Il pino loricato è una pianta che resiste bene anche al gelo, alla neve e ai forti venti. Sui versanti delle montagne dell’Appennino meridionale, in particolare nel massiccio del Pollino, riesce a vivere dove altre specie non potrebbero. È in grado di tollerare temperature fino a circa -25 °C quando è completamente dormiente.
Cresce bene su suoli poveri, sabbiosi o ghiaiosi, leggeri e ben drenati e richiede una posizione soleggiata per svilupparsi al meglio.
Le pigne impiegano due stagioni di crescita per maturare.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata non appena il seme matura in vasi singoli in ambiente non riscaldato o, altrimenti, a fine inverno. In questo ultimo caso una breve stratificazione di 6 settimane a 4 °C può migliorare la germinazione dei semi immagazzinati.
Il trapianto va effettuato prima possibile per evitare la formazione estesa delle radici che tendono a rompersi.
Gli alberi dovrebbero essere piantati nelle loro posizioni permanenti quando sono abbastanza piccoli, tra 30 e 90 cm ma è meglio trapiantarli già quando hanno raggiunto i 5 – 10 cm. si consiglia, inoltre di effettuare una pacciamatura per proteggere le giovani piantine dal freddo e dalle erbe infestanti.
La propagazione può essere effettuata anche tramite talee. Questo metodo può avere successo solo se queste vengono prelevate da alberi molto giovani di età inferiore a 10 anni. Bisogna usare fascicoli a foglia singola con la base del germoglio corto. Le talee sono normalmente lente a crescere.
Ecologia –
Il Pinus heldreichii è una specie della flora balcanica che in Italia cresce in una piccola area compresa tra la Basilicata e la Calabria, nel Parco Nazionale del Pollino.
È un relitto che si trova dalla fascia vegetazionale inferiore, dove si mescola a vegetazione sclerofilla sempreverde, fino alla fascia vegetazionale alpina oltre le formazioni chiuse di Fagus sylvatica, dove si compone di popolamenti molto antichi, alberi isolati e di grandi dimensioni che crescono in spazi aperti tra le rocce. Le caratteristiche ecofisiologiche e dendrocronologiche del popolamento di Pinus heldreichii che cresce sul versante occidentale della Serra di Crispo (Monte Pollino), tra 1800 e 2000 m s.l.m., sono state studiate negli ultimi anni.
Rilievi ecofisiologici in situ mostrano che le ridotte condizioni di deficit di pressione di vapore atmosferica, dovute alle correnti umide provenienti dal Mar Tirreno occidentale, consentono agli alberi di sfuggire alla siccità estiva. Quando le condizioni climatiche diurne estive sono ottimali, il Pinus heldreichii mostra una notevole attività fotosintetica e adattamento all’irraggiamento elevato.
Per fortuna a protezione di questa specie la pressione antropica e il pascolo si sono notevolmente ridotti dopo l’istituzione del Parco Nazionale del Pollino.