Populus balsamifera
Populus balsamifera
Il pioppo balsamico (Populus balsamifera L., 1753) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Salicaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Salicales,
Famiglia Salicaceae,
Genere Populus,
Specie P. balsami fera.
Sono sinonimi i termini:
– Aigeiros balsamifera (L.) Lunell;
– Populus tacamahacca Mill.;
– Populus candicans Aiton.
Etimologia –
Il termine Populus viene dal greco πάλλω pállo sussultare, agitarsi, tremare: per il comportamento delle fronde sotto l’azione del vento.
L’epiteto specifico balsami fera proviene dal greco βάλσαμον bálsamon balsamo (derivato dall’ebraico basam profumo, spezia, collegato all’aramaico busma e all’arabo basham) e da φέρω phéro portare: che produce resina aromatica o dotato di qualità balsamiche.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il pioppo balsamico è diffuso su un areale paleartico ed è presente nel Nord America, da Terranova all’Alaska, a sud del New England, Iowa e Colorado.
Il suo habitat naturale è quello degli altopiani boreali e montani e nelle pianure alluvionali e raggiunge il suo miglior sviluppo nelle pianure alluvionali in suoli profondi e sabbiosi umidi di fondali fluviali, sponde di torrenti, bordi di laghi e paludi.
Descrizione –
Il Populus balsamifera è un grande albero con chioma stretta e aperta e con rami eretti e gemme fragranti e resinose con forte odore di balsamo.
È una pianta a crescita rapida, generalmente di breve durata, anche se sono stati trovati alberi di 200 anni.
Il tronco è diritto e i rami sono eretti e robusti e la corteccia è liscia e grigia, con germogli resinosi, profumati e vischiosi che si aprono per dare delle foglie che sono finemente dentate a forma di cuore.
Le foglie sono di colore verde scuro e sono lucide in cima e argenteo o marrone sotto.
È una specie dioica, quindi sia nella forma maschile che femminile.
Gli amenti compaiono prima che emergano le foglie.
L’antesi è tra aprile e maggio.
I semi sono cotonosi e vengono spazzati via dal vento.
Coltivazione –
Il Populus balsamifera è un albero noto per la sua fragranza forte e dolce, che emana dai suoi boccioli appiccicosi e resinosi. L’odore è stato paragonato a quello dell’abete balsamico.
Questa pianta viene raccolta in natura per l’uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali.
È comunque una pianta facile da coltivare che cresce bene in suoli pesanti, umidi e freddi; tuttavia predilige suoli profondi, con pH neutro, ricchi e ben drenati.
Questo albero non ama l’ombra e tollera male la competizione con altre piante.
È una pianta a crescita rapida e generalmente di breve durata ed è una specie pioniera, che invade terreni bonificati, vecchi campi, ecc., ma che tollera male, come detto, la competizione con altri alberi.
Si ricorda che questa pianta ha un apparato radicale molto esteso e aggressivo che può invadere e danneggiare i sistemi di drenaggio. Inoltre se coltivati su terreni argillosi, non dovrebbero essere piantati entro 12 metri dagli edifici poiché l’apparato radicale può danneggiare le fondamenta dell’edificio.
La pianta si propaga per seme che va seminato non appena matura nel periodo primaverile.
Il seme ha un periodo di vitalità estremamente breve e deve essere seminato entro pochi giorni dalla maturazione.
Si consiglia di seminare in superficie o semplicemente coprire leggermente il seme in semenzai freddi.
Il trapianto in pieno campo va effettuato a fine estate.
Si può propagare anche per talee di legno formatosi nella stagione in corso; queste devono avere una lunghezza di 20 – 40 cm, e vanno fatte radicare nel tardo autunno in un letto riparato all’aperto o direttamente in pieno campo.
Usi e Tradizioni –
Il Populus balsamifera è una pianta che trova impiego da tempo in campo medicinale ma anche per uso commestibile.
Per uso commestibile si utilizza la corteccia interna che viene spesso essiccata, macinata in polvere e quindi utilizzata come addensante nelle zuppe ecc. o aggiunta ai cereali quando si fa il pane.
Gli amenti vengono consumati sia crudi che cotti ed hanno un sapore amaro.
Per uso medicinale è una pianta che veniva già utilizzato da diverse tribù indiane del Nord America che lo usavano per trattare una varietà di disturbi, ma soprattutto per curare problemi della pelle e malattie polmonari.
Nella moderna erboristeria è apprezzato come tonico espettorante e antisettico.
Le gemme fogliari sono antiscorbutiche, antisettiche, diuretiche, espettoranti, stimolanti, toniche.
I boccioli delle foglie sono ricoperti da una linfa resinosa che ha un forte odore di trementina e un sapore amaro. Questi si fanno bollire per separare la resina e la resina viene poi sciolta in alcool.
La resina è un rimedio popolare, usato come unguento e detersivo per piaghe, reumatismi, ferite, ecc.
Viene anche trasformata in un tè e usata come rimedio per distorsioni, infiammazioni, dolori muscolari, ecc..
Per uso interno viene invece utilizzato nel trattamento di disturbi polmonari e tosse.
Le gemme possono anche essere messe in acqua calda e usate come inalazioni per alleviare il naso congestionato.
La corteccia è catartica e tonica e, sebbene non sia stata vista alcuna menzione specifica per questa specie, la corteccia della maggior parte, se non di tutti i membri del genere, contiene salicina, un glicoside che probabilmente si decompone in acido salicilico nel corpo.
La corteccia è quindi anodina, antinfiammatoria e febbrifuga. È usata soprattutto nel trattamento di reumatismi e febbri, e anche per alleviare il dolore dei crampi mestruali.
Dalla corteccia interna si ricava un tè che viene utilizzato come lavaggio oculare e nel trattamento dello scorbuto.
Tra gli altri usi si ricorda che il legno leggero e tenero di Populus balsamifera viene utilizzato come pasta e per costruzioni. La linfa resinosa (o balsamo dell’albero), proviene dalle sue gemme, ed è talvolta usata dalle api come disinfettante per l’alveare.
I rami contenenti i boccioli resinosi vengono talvolta spazzati via da tempeste di vento primaverili, e gli erboristi di molte culture li cercano per ricavarne delle medicine. Questi boccioli primaverili appiccicosi sono un ingrediente molto apprezzato nelle pomate medicinali e in altre preparazioni a base di erbe nelle tradizioni erboristiche indigene nordamericane ed europee.
Infine, dal punto di vista ecologico, molti animali usano i ramoscelli di Populus balsamifera come fonte di cibo. Le foglie dell’albero servono come cibo per i bruchi di vari lepidotteri.
Modalità di Preparazione –
Il pioppo balsamico è una pianta che vanta svariati usi sia in campo alimentare ma soprattutto medicinale ed erboristico.
La corteccia interna viene spesso essiccata, macinata in polvere e utilizzata come addensante nelle zuppe ecc. o aggiunta ai cereali per fare il pane.
Gli amenti vengono consumati sia crudi che cotti.
Sia le gemme che la corteccia vengono utilizzate in vari modi per usi medicinali e spesso utilizzate sia per via esterna che interna.
Si ottengono anche dei te che vengono utilizzati da varie tradizioni popolari per vari rimedi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.