Lixus juncii
Lixus juncii
Il Lisso o Punteruolo della Bietola (Lixus juncii Boheman, 1835) è un insetto appartenente alla famiglia dei Curculionidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Endopterygota,
Superordine Oligoneoptera,
Sezione Coleopteroidea,
Ordine Coleoptera,
Sottordine Polyphaga,
Infraordine Cucujiformia,
Superfamiglia Curculionoidea,
Famiglia Curculionidae,
Sottofamiglia Lixinae,
Tribù Lixini,
Genere Lixus,
Specie L. juncii.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Lisso è un coleottero diffuso in un areale che comprende Europa centrale, meridionale e Nord Africa.
È presente in Italia in particolar modo nelle zone centro-meridionali.
Questo insetto è polifago ed è presente dove crescono o sono coltivare barbabietole da seme e da zucchero, chenopodiacee (Atriplex halimus, Atriplex hastatum, Spinacia oleracea), Crucifere (Brassica campestris e Brassica oleracea), fava, Lychnis alba, Rumex acetosa, ed altre piante ancora.
Morfologia –
Il Lixus juncii è un Curculionide con una lunghezza variabile tra 10 e 15 mm, con un caratteristico rostro.
La livrea è grigio scura – nerastra, con lievi sfumature giallastre dovute ad un leggero strato pruinoso che riveste la parte esterna del tegumento.
Sotto le elitre è osservabile un bordo bianco che è una caratteristica fisica che distingue questa specie dagli altri punteruoli.
Le larve sono di colore biancastro, di forma affusolata, apode.
Attitudine e Ciclo biologico –
Il Lixus junci è un coleottero che sverna nel terreno allo stadio di adulto.
Giunto nel periodo primaverile, tra aprile e maggio, si porta, gradualmente, sui campi di Bietola, o di altre piante, dove svolge l’attività trofica.
La ovideposizione avviene, generalmente, in piccole nicchie scavate dalle femmine nella rosetta centrale all’altezza del colletto. Ogni femmina depone mediamente da 40 a 50 uova.
Le larve neonate scendono subito nel fittone, scavandovi lunghe gallerie verticali che riempiono di residui metabolici.
Il ciclo viene completato all’interno della pianta e già nei primi mesi estivi si possono notare gli adulti che sverneranno.
In questo modo il Lixus junci compie una sola generazione all’anno.
II danno è determinato dalle larve che scavano gallerie verticali ed interne lungo tutto il fittone; spesso la galleria inizia a livello del colletto.
Gli adulti svernanti provocano delle erosioni fogliari.
Ruolo Ecologico –
Il Lixus juncii è un coleottero che vive a spese di piante appartenenti soprattutto a famiglie quali: Brassicaceae, Chenopodiacee, Fabaceae ed altre ancora.
Compie una generazione annua e viene controllato da alcuni predatori naturali; fra questi ricordiamo due Ditteri Tachinidi: Rondania cucullata e Zeuxia cinerea che sono importanti parassitoidi rispettivamente degli adulti e delle larve. Inoltre si sono avuti incoraggianti risultati, in prove di controllo biologico delle larve, con Nematodi entomoparassiti applicati al terreno (gen. Heterorhabditis).
Per evitare l’aumento delle popolazioni del Lixus juncii si devono attuare adeguate tecniche agronomiche e di agroecologia.
Le pratiche agronomiche consistono essenzialmente nella ricerca di rotazioni che consentano un certo riposo al terreno, per almeno 4-5 anni; lo scopo della rotazione è di ridurre il potenziale infestante, specialmente in caso di gravi infestazioni nelle annate precedenti.
L’attuazione, inoltre, di rotazioni adeguate con piante non interessate dal fitofago contribuisce a diminuire notevolmente la presenza dell’insetto.
Fino ad oggi sono stati effettuati programmi di lotta chimica, con i criteri della lotta guidata ed integrata, contro gli adulti, prima della ovideposizione.
I trattamenti sono stati eseguiti dopo un’attenta valutazione, mediante accurati e frequenti controlli, della popolazione presente; i campionamenti possono essere effettuati con vasi-trappola (almeno 2-3 serie di 5 vasetti) posti, dagli inizi di aprile alla fine di giugno, ad alcuni metri dai bordi degli appezzamenti ed interrati con l’apertura superiore a livello del terreno. In questo caso la soglia è di 2 adulti catturati per vaso per settimana.
I trattamenti si eseguono alla comparsa dei primi adulti e, generalmente, sono 1 o 2 (il secondo dopo circa 10-15 giorni dal primo).
Tuttavia questo sistema è solo un accorgimento che non elimina la causa che va invece riequilibrata in fase di programmazione delle coltivazioni, delle tecniche agronomiche, delle consociazioni e rotazioni.
L’effetto dei trattamenti chimici, nel medio lungo periodo altera le biocenosi parassitarie e le dinamiche di popolazioni della fauna ed entomofauna presente.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.
Foto – fonte: https://www.preboggion.it/Insecta_SP_Lixus_juncii.htm