Pedalium murex
Pedalium murex
Il Pedalium (Pedalium murex L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Pedaliaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Scrophulariales,
Famiglia Pedaliaceae,
Tribù Pedalieae,
Genere Pedalium,
Specie P. murex.
Sono sinonimi i termini:
– Pedalium microcarpum Decne;
– Pedalium muricatum Salisb.;
– Rogeria microcarpa Klotzsch.
Etimologia –
Il termine Pedalium deriva dalla parola greca Πηδάλιον, pedalion, che significa “timone di una nave”.
L’epiteto specifico murex viene da murice, una conchiglia con guscio spinoso avvolto a spirale: per i frutti spinosi e spiralati.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pedalium murex è una pianta erbacea presente in alcune zone dell’Africa tropicale, dal Ghana alla Somalia, a sud dell’Africa orientale fino alla Tanzania, al Mozambico e presente nell’Asia dell’est, dall’India all’Indonesia.
Il suo habitat è quello delle aree costiere su siti aperti sabbiosi e degradati, in luoghi sabbiosi vicino al mare, principalmente nelle regioni aride dello Sri Lanka, dove è comune tra 0 e 230 m. s.l.m..
Descrizione –
Il Pedalium murex è una pianta erbacea con fusti da eretti a ascendenti lunghi di 10–75 cm, leggermente succulenti e molto ramificati.
Le foglie sono caratterizzate da lamelle fogliari di forma da oblunghe a ellittiche, di 1,5-5 x 0,8-3,5 cm, arrotondate o troncate all’apice; picciolo lungo 0,5–3,5 cm.
I fiori sono formati da una corolla di colore dal giallo crema al bianco, solitamente con una macchia viola interna, con tubo lungo 2-2,5 cm e largo 1,5–2 cm di diametro.
I frutti sono spinosi e lunghi 1-2 cm.
Il Pedalium murex è una pianta con morfologia e fisiologia legata alle aree dove cresce.
In Somalia è perenne, con caudice e relativamente piccola (alte 10-20 cm) ed eretta, e i fiori hanno solitamente una macchia viola. Al contrario, le forme più o meno erbacee predominanti in altri paesi, compreso il tipo dell’India, sono piante annuali molto più grandi senza un caudice, hanno germogli prostrati solo ascendenti all’estremità e i fiori mancano della macchia viola nella gola. Tuttavia, i frutti fondamentalmente non differiscono, sebbene i frutti della Somalia mostrino un grado maggiore di variazione in alcuni tratti minori. Le forme perenni della Somalia potrebbero meritare un riconoscimento tassonomico, e si può ipotizzare che rappresentino l’antenato della diffusa infestante annuale. In tal senso sono necessarie ulteriori ricerche.
Coltivazione –
Il Pedalium murex è un’erba annuale o perenne dall’odore fetido.
La pianta viene raccolta in natura per le sue foglie commestibili e gli usi medicinali. I frutti duri e spinosi sono venduti come medicinali sui mercati indiani.
I frutti spinosi sono la causa di molte ferite ai piedi delle popolazioni locali e degli animali.
La pianta è coltivabile su suoli prevalentemente sabbiosi e si propaga per seme.
Usi e Tradizioni –
Il Pedalium murex è una pianta che cresce allo stato spontaneo in varie parti del mondo dove prende diversi nomi; in India prende il nome hindi “Gokhru o gokhar” e in sanscrito come “gaja-daunstraka, gokshura o tittagokshura”. I suoi nomi variano da una regione all’altra che vanno da nord a sud e da est a ovest del Paese. Viene anche chiamato in lingua Kannada: doddanaggilu, in Malayalam: motha-malvi-gokharu, in Tamil: Ananerinnil, in Marathi: Gokhara, in Gujarati: Gokhura, in Oriya: Yanai nerunjil, in Arabo: Khasake kabir, in Birmano: Sulegi, a Singapore: Ati neranchi ed in Persiano: Khasake Kalan.
La pianta trova impiego come uso alimentare in quanto si consumano le foglie cotte come una verdura.
Di questa pianta, inoltre, se ne fa un uso nella medicina tradizionale dei territori dove cresce.
Dalle varie parti della pianta si ottiene un infuso o un estratto mentre la pianta in acqua fredda è usata come emolliente, diuretica e anche per essere meglio utilizzata nel trattamento dei disturbi di problemi urinari come gonorrea, disuria, incontinenza di urina o ritenzione.
La pianta è utilizzata anche dalle popolazioni locali per attività analgesiche e antipiretiche.
Inoltre è interessante notare come questa pianta viene segnalata tradizionalmente per possedere attività curative eccellenti in pazienti con disturbi riproduttivi che sono principalmente impotenza negli uomini, emissioni notturne, gonorrea e leucorrea nelle donne.
Dal punto di vista fitochimico il Pedalium murex è noto per la presenza di una notevole quantità di diosgenina e vanillina che sono considerate un’importante fonte e utili materiali di partenza per la sintesi di farmaci contraccettivi steroidei e alcaloidi isatinici. Altre sostanze fitochimiche presenti nella pianta sono: quercetina, acido ursolico, acido caffeico, amminoacidi (glicina, istidina, tirosina, treonina, acido aspartico e acido glutammico) e varie classi di acidi grassi (acido triacontanoico, nonacosano, tritriacontano, tetratriacontanyl ed eptatriacontanyl- 4-uno).
I frutti di questa pianta, inoltre, sono ricchi di flavonoidi, sapogenina (diosgenina-0,06%) e proteine solubili (20,14 mg/g).
A livello farmacologico, oltre agli sui tradizionali, la pianta è stata studiata per attività antiulcerogena, nefroprotettiva, ipolipidemica, afrodisiaca, antiossidante, antimicrobica e insetticida. Da tutti questi rapporti si può concludere che la pianta rappresenta una potenziale fonte naturale per il trattamento di vari tipi di malattie acute o croniche.
Tra gli altri usi si ricordano alcuni impieghi agroforestali, in quanto la pianta è un indicatore di suoli salini.
Modalità di Preparazione –
Del Pedalium murex si utilizzano sia le foglie che le radici. L’acqua in cui sono state bollite le foglie, o un decotto della radice, si beve per curare le malattie veneree.
Anche se utilizzate nella medicina popolare le foglie e le radici sono state utilizzate in un test clinico con pazienti affetti da gonorrea dove si è scoperto che non hanno alcun effetto.
La mucillagine vischiosa prodotta dall’ammollo della pianta viene utilizzata come emolliente, diuretico e tonico, per curare la gonorrea e la disuria, e per sciogliere i calcoli uretrali.
L’intera pianta è considerata emmenagoga e ossitocica e la radice è considerata antibiliare.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.