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Cucurbita melopepo

Cucurbita melopepo

Il Zucchino melopepo (Cucurbita melopepo L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Cucurbitales, Famiglia Cucurbitaceae e quindi al Genere Cucurbita ed alla Specie C. melopepo.
Sono sinonimi i termini:
– Cucurbita pepo var. ovifera (L.) Alef.;
– Cucurbita pepo var. melopepo (L.) Alef.;
– Cucurbita pepo subsp. melopepo (L.) Harz;
– Cucurbita pepo subsp. ovifera (L.) D.S. Decker;
– Cucurbita ovifera L.;
– Cucurbita pepo auct. p.p., non L..

Etimologia –
Il termine cucurbita è il nome latino della zucca, dal sanscrito c’arbata curvata, rotonda.
L’epiteto specifico melopepo viene da melo melone e da pepo popone: per i caratteri intermedi fra le due entità.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cucurbita melopepo è una specie, molto probabilmente con origine identiche ad altre cucurbitacee come Cucurbita melo L., e come questa l’origine non è nota con certezza, anche se secondo alcuni autori arriverebbe dall’Asia, nell’antica Persia e secondo altri è di possibili origini africane dove meloni selvatici sono stati recentemente segnalati. La coltivazione di queste piante, comunque, si perde nella notte dei tempi in vari continenti del mondo per cui la determinazione è più difficile.

Descrizione –
Cucurbita melopepo è una specie erbacea strisciante o rampicante, annuale.
Le radici fibrose possono estendersi nella terra anche oltre i 150 cm..
Il fusto, ricco di peluria, è ramificato con cirri; le foglie sono alterne, opposte ai cirri, lobate e cordate alla base, lunghe più di dieci centimetri, quanto il loro picciolo.
I fiori sono di colore giallo, con 5 lobi, generalmente unisessuali (sessi separati su due fiori distinti), portati dalla stessa pianta.
Il frutto è voluminoso, di forma ovale, tondeggiante o più schiacciata e sulla buccia sono visibili delle divisioni “a fette”.
La buccia è pressoché liscia o appena rugosa, il colore può variare da un giallo arancione a toni di verde.

Coltivazione –
Il Zucchino melopepo è una cucurbitacea coltivata allo stesso modo di altre specie dello stesso genere.
È una pianta esigente ma non particolarmente difficile da coltivare; le tecniche ordinarie sono molto simili ad altre piante dello stesso genere come: diradamento delle piantine se la semina viene fatta in postar elle, rincalzo e sarchiatura delle piante, buona dotazione idrica ed uso della pacciamatura per evitare che i frutti, adagiandosi sul terreno, si sporchino e per diminuire l’evapotraspirazione. Infine è importante la tecnica della cimatura in modo da bilanciare la pianta e indirizzare le sue risorse verso la formazione del frutto.

Usi e Tradizioni –
I frutti di Cucurbita melopepo sono molto apprezzati nelle diete umane ipocaloriche, principalmente per il loro gusto delicato. La struttura dei suoi carotenoidi non è stata ancora stabilita, poiché sia l’epicarpo che il mesocarpo sono bianchi, il che suggerisce che non contengono carotenoidi.
Tuttavia l’analisi HPLC dei carotenoidi di questi frutti ha rivelato un pattern cromatografico molto simile a quello di altri frutti appartenenti a diverse varietà di Cucurbita pepo L. – fatto di grande importanza da un punto di vista chemio tassonomico. I principali carotenoidi sono la luteina e il β-carotene; sono presenti anche tracce di violaxantina, lattucaxantina, β-criptoxantina, 9Z-β-carotene e 15Z-β-carotene.
Il contenuto totale di carotenoidi è risultato pari a 1,12 μg di carotenoidi / g di peso secco per il mesocarpo e 3,62 μg di carotenoidi / g di peso secco per l’epicarpo.
Per quanto riguarda gli utilizzi alimentari con valore curativo il consumo di questi frutti è utile per la regolarità del transito intestinale e per la funzionalità del sistema digerente.

Modalità di Preparazione –
L’utilizzo alimentari dei frutti della Cucurbita melopepo, anche se poco documentato, è molto simile ad altre specie dello stesso genere e può essere consumata cotta in varie forme e preparazioni.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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