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Sparganium erectum

Sparganium erectum

Il coltellaccio maggiore o biodo (Sparganium erectum L., 1753) è una specie erbacea perenne e rizomatosa appartenente alla famiglia della Sparganiaceae.

Sistematica –
Dl punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Sottoclasse Commelinidae, Ordine Typhales, Famiglia Sparganiaceae e quindi al Genere Sparganium ed alla Specie S. erectum.
Sono sinonimi i seguenti termini più frequenti:
– Sparganium chlorocarpum Rydb.;
– Sparganium eurycarpum Engelm;
– Sparganium microcarpum (Neuman) Celak. (1896);
– Sparganium minimum Wallr. (1840);
– Sparganium neglectum Beeby (1885);
– Sparganium oocarpum (Celak.) Fritsch (1909);
– Sparganium polyedrum (Asch. & Graebn.) Juz. (1934);
– Sparganium racemosum Hudson (1778);
– Sparganium ramosum Huds..
Di questa specie si riconoscono alcune varietà di cui se ne produce un elenco, di cui alcune sono considerati da alcuni autori sinonimi o appartenenti ad altre specie:
– Sparganium erectum L. subsp. erectum (1753);
– Sparganium erectum L. subsp. microcarpum (Neum.) Domin. (1935);
– Sparganium erectum L. subsp. neglectum (Beeby) Schinz & Thell. (1914);
– Sparganium erectum L. subsp. neglectum (Beeby) Schinz & Thell. var. microcarpum (Neuman) Hayek;
– Sparganium erectum L. subsp. oocarpum (Celak.) Domin (1935);
– Sparganium erectum L. subsp. polyedrum (Asch. & Graebn.) Schinz & Thell. (1907);
– Sparganium erectum subsp. stoloniferum (Graebn.) C.D.K. Cook & M.S. Nicholls (1987).
Inoltre sono presenti alcuni ibridi interspecifici, tra cui ricordiamo:
– Sparganium ×aschersonianum Hausskn. (1893) – Ibrido fra: S. emersum e S. erectum;
– Sparganium ×englerianum Ascherson & Graebner (1897) – Ibrido fra: S. erectum subsp. neglectum e S. emersum;
– Sparganium ×tardivum Topa in Savulescu (1966) – Ibrido fra: S. erectum subsp. erectum e S. erectum subsp. neglectum.

Etimologia –
Il termine Sparganium proviene dal greco σπαργάνιον spargánion pianta citata da Teofrasto e Dioscoride (da σπάργᾰνον spárgănon fasce). In italiano antico sparganio indicava una pianta con foglie a forma di nastro o fettuccia.
L’epiteto specifico erectum è dovuto al portamento eretto, ritto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il coltellaccio maggiore è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea.
In Europa è diffusa in tutte le zone, mentre nel resto del mondo, questa specie si trova in Africa del Nord (Marocco), in Asia occidentale, nel Caucaso e nella Siberia; in America del nord (probabilmente naturalizzata) e Australia (naturalizzata anche qui).
In Italia questa specie è più o meno comune in tutte le zone umide adatte a questo tipo di pianta dalla fascia mediterranea verso l’interno (isole comprese).
Il suo Habitat, tipico per tutte le sottospecie presenti in Italia, sono i fossi, le acque stagnanti o a lento riflusso con una profondità media di circa 30 cm. Il substrato preferito in genere è calcareo ma anche calcareo-siliceo, con pH del suolo neutro e alti valori nutrizionali (è una pianta nitrofila).
La diffusione altitudinale va dal piano fino a 500 m s.l.m. ma è possibile trovare specie di coltellaccio maggiore anche oltre i 1000 metri di quota.

Descrizione –
Lo Sparganium erectum è una pianta acquatica rizomatosa perenne.
Le carnose radici rizomatose affondano sui fondali di piccoli stagni o corsi d’acqua lenti, sono sommerse e fluttuanti nell’acqua.
Dalle radici si dipartono spetti fusti eretti, di colore verde chiaro, ricoperti da grandi foglie. I fusti di questa pianta acquatica possono raggiungere un’altezza compresa fra i 40 e gli 80 centimetri.
Le foglie sono dello stesso colore dei fusti, disposte a ventaglio, larghe, coriacee, che costituiscono densi ciuffi che raggiungono dimensioni anche superiori al metro d’altezza.
La fioritura di questa pianta si prolunga per tutta l’estate, producendo lunghi fusti che portano particolari infiorescenze molto ramificate, costituite da mazzetti di glomeruli tondi, di colore bianco-verdastri, quelli superiori maschili, quelli inferiori femminili.
Il frutto indeiscente è un achenoso, composto da numerose drupeole di 5-10 x 3-7 mm, da fusiformi a obpiramidali, ristrette in alto nello stilo di 1,5-3 mm.

Coltivazione –
Il coltellaccio maggiore è una pianta acquatica che cresce in luoghi umidi, nei canneti ripariali presso acque stagnanti eutrofiche, su suoli fangosi ricchi in composti azotati, al di sotto della fascia montana inferiore.
La pianta predilige comunque posizioni soleggiate, ma si sviluppa senza problemi anche a mezz’ombra; non teme il freddo, e solitamente la si può vedere anche allo stato selvatico nei corsi d’acqua del nostro paese.
La pianta va posta a dimora sulle rive di corsi d’acqua lenti o di piccoli laghetti, avendo cura di posizionare i rizomi ad una profondità pari al loro diametro, in terreno abbastanza fertile e sciolto, in un luogo che venga completamente sommerso dall’acqua.
La moltiplicazione può avvenire per seme o per moltiplicazione.
Si procede interrando i semi estratti dalla polpa dei piccoli frutti in un composto costituito da sabbia e torba in parti uguali, quindi si pone il contenitore di semina in un vassoi a sponde alte; il semenzaio va mantenuto sott’acqua fino a completa germinazione dei semi.
Le radici rizomatose spesso si allargano strisciando sottoterra e grazie a queste è possibile anche ottenere delle piante per moltiplicazione radicale; per ottenere nuove piante è sufficiente dividere i rizomi all’inizio della primavera e porli subito a dimora.

Usi e Tradizioni –
Il coltellaccio maggiore è una pianta adatta a giardini con corsi d’acqua o piccoli stagni.
Si tratta di una pianta, che per le sue caratteristiche, può essere utilizzata per la creazione di impianti di fitodepurazione.
I frutti di questa pianta costituiscono un ottimo cibo per gli uccelli specialmente nella stagione autunnale avanzata.
Le larve della falena Plusia festucae si nutrono di Sparganium erectum .
In cucina i rizomi e le parti basali dei fusti sono commestibili.
In alcune zone si usano le radici cotte che hanno un sapore dolciastro.

Modalità di Preparazione –
Il coltellaccio maggiore , oltre che per i suoi utilizzi come pianta ornamentale o per impianti di fitodepurazione trova impiego in cucina dove i rizomi e le parti basali dei fusti sono commestibili ed in alcune zone si usano le radici cotte.
Dal punto di vista farmaceutico, secondo la medicina popolare, un’infusione di questa pianta (soprattutto le foglie) può essere utile nel trattamento per i brividi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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