Cyanus montanus
Cyanus montanus
Il fiordaliso montano (Cyanus montanus (L.) Hill, 1768) è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Cichorioideae, Tribù Cardueae, Sottotribù Centaureinae e quindi al Genere Cyanus ed alla Specie C. montanus.
Questa specie è stata classificata nei tempi con vari nomi di cui, di seguito, si riportano i più usati e frequenti:
– Centaurea angustifolia Mill.;
– Centaurea montana L.;
– Centaurea montana L. subsp. angustifolia (Mill.) P.Fourn.;
– Centaurea montana L. subsp. montana;
– Centaurea montana L. var. alba Hort.;
– Centaurea montana L. var. montana;
– Cyanus montanus subsp. montanus.
Etimologia –
Il termine Centaurea è assonante con il greco κέντρον céntron pungolo, sprone: per la forma del bocciolo, oppure da Centaurus, greco κένταυρος céntauros centauro, figura mitologica metà uomo e metà cavallo; secondo alcuni autori, questo genere sarebbe dedicato a Chirone che, al contrario degli altri centauri, aveva un’indole saggia e mite: esperto nelle scienze e nella medicina era considerato maestro di Esculapio, di Achille e di altri eroi.
L’epiteto specifico montana proviene da mons montis monte: dei monti, montano, riferimento all’orizzonte di crescita (1000-1400 m).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il fiordaliso montano è presente in Europa nelle Alpi, in Francia, Svizzera, Austria e Slovenia, mentre sui rilievi europei si trova nella Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale e Pirenei.
In Italia questa specie è presente nelle Alpi e negli Appennini (fino all’Apromonte) ed è considerata specie rara.
Il suo habitat è quello dei boschi chiari, dei prati pingui e degli arbusteti, soprattutto nelle formazioni ad Adenostyles, in boscaglie con Cypripedium, nei prati a Trisetum, con optimum nella fascia montana.
Il substrato di crescita preferito è sia calcareo che siliceo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
La sua distribuzione altitudinale è sui rilievi dove si può trovare da 300 fino a 1900 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano e subalpino oltre in parte a quello collinare.
Descrizione –
Il fiordaliso montano è una pianta perenne, spesso rizomatosa, di aspetto erbaceo. Nell’area in cui vive ha un comportamento coprente rispetto a terreno.
Presenta fusti eretti , robusti, alati, semplici o poco ramificati, scarsamente pubescenti, alta dai 50 ai 70 cm.
Le foglie sono lunghe 9-13 cm, alterne, ovali, lanceolate, lineari e acute all’apice, lungamente decorrenti direttamente dal fusto, quelle superiori sono spesso più lunghe dei capolini, coperte, in particolare quelle giovani, da peli bianchi che ne rendono l’aspetto leggermente tormentoso e fioccoso.
I fiori sono raggianti con lacinie lineari di colore vivacemente azzurri. La parte interna del fiore è di colore porporino.
Il periodo di fioritura è giugno-agosto.
Il frutto è un achenio (cipsela), sormontato da un lungo pappo, di 4,2-7,4 x 2,4-3 mm, oblungo ovoide, compresso, bruno-giallastro, un poco villoso, ilo ellittico, laterale adassiale. Pappo doppio, persistente, con peli esterni in varie file, di 0,4-1,8 mm, scabri, giallastri, eretto patenti, gli interni più piccoli, setacei, biancastri.
Coltivazione –
Il Cyanus montanus è una specie spontanea rara che viene impollinata tramite insetti (impollinazione entomogama).
La fecondazione avviene fondamentalmente tramite l’impollinazione dei fiori.
I semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Usi e Tradizioni –
Il fiordaliso montano non possiede particolari usi medici a parte la sua generica capacità febbrifuga, o per lo meno non esistono studi approfonditi in merito. L’uso principale che se ne può fare è quello di utilizzare questa pianta negli infusi, per aromatizzare il vino caldo, per la preparazione di digestivi ed aperitivi. Grazie alle sue proprietà amare stimola pienamente l’appetito.
Tuttavia secondo la medicina popolare la centaurea montana avrebbe le seguenti proprietà curative:
– antitosse;
– astringenti (limita la secrezione dei liquidi);
– diuretica (facilita il rilascio dell’urina);
– emmenagoga (regola il flusso mestruale);
– oftalmica (facilità il flusso del sangue agli occhi e quindi rafforza la resistenza alle infezioni);
– purgativa;
– tonica (rafforza l’organismo in generale).
Questa pianta può essere confusa con altre specie; tra queste:
– la specie Cyanus triumfetti è molto simile. Le due specie si distinguono per le seguenti caratteristiche: C. triumfetti: le ciglia su ciascun lato dell’appendice delle squame sono pallide e sono da 9 a 15; sono inoltre più lunghe del margine sottostante di colore bruno o nero; le parti infeltrite sono prive di peli pluricellulari; le foglie sono lievemente più strette e quelle superiori non sorpassano il capolino: C. montanus: le ciglia su ciascun lato dell’appendice delle squame sono nere e sono da 5 a 9 e non sono più lunghe del margine sottostante di colore nero; le parti infeltrite sono miste a peli pluricellulari; le foglie sono lievemente più larghe e quelle superiori sorpassano il capolino.
Modalità di Preparazione –
I capolini di questa pianta vengono utilizzati negli infusi, per aromatizzare il vino caldo, per la preparazione di digestivi ed aperitivi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.