Astrantia major
Astrantia major
L’Astranzia maggiore (Astrantia major L.) è una specie erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Apiales, Famiglia Apiaceae e quindi al Genere Astrantia ed alla Specie A. major.
In Italia sono presenti le seguenti sottospecie:
– Astrantia major subsp. involucrata (W.D.J. Koch) Ces.;
– Astrantia major L. subsp. major
Etimologia –
Il termine Astrantia proviene dal greco ἀστήρ astér astro e da ἄνϑοϛ ánthos fiore: per l’infiorescenza avvolta da brattee petaloidee disposte a raggiera che le fanno assumere l’aspetto di un fiore singolo a forma di stella.
L’epiteto specifico major è una forma ortograficamente scorretta, ma valida, per maior, us, comparativo di magnus grande: maggiore, più grande o lungo (rispetto ad altre specie delle stesso genere).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Astranzia maggiore è una pianta originaria delle aree montane ed alpine dell’Europa meridionale (Pirenei, Carpazi e Balcani), ma presente anche nel Caucaso fino in Anatolia.
In Italia è comune sulle Alpi e meno frequente sugli Appennini centro-meridionali, dove si trova per lo più nei prati grassi montani o margini dei boschi o presso i rivi; generalmente su calcare, ad altitudini comprese tra 600 e 2300 m s.l.m..
Descrizione –
L’Astranzia maggiore è un’ emicriptofita scaposa che annualmente si riproduce per mezzo di gemme al livello del suolo.
Possiede una radice scura, carnosa e di sapore acre-aromatico che viene generata da un rizoma ipogeo secondario, mentre la forma prevede un asse fiorale allungato, poco ramoso e con poche foglie (scaposa).
La parte aerea della pianta, che in genere non supera il metro di altezza, è formata da fusti cilindrici, eretti, poco ramificati e glabri di colore verde brillante ricoperti da foglie basali e foglie cauline che differiscono per forma, dimensione e presenza o meno di picciolo.
Le foglie basali sono inserite sugli steli tramite lunghi peduncoli, hanno la pagina palmato-lobata suddivisa in 5-7 lobi oblungo-acuminati con margini dentellati.
Le foglie cauline invece sono sessili (prive di piccioli), semplici e molto più piccole di quelle basali. In autunno le foglie seccano e cadono lasciando gli steli nudi.
I fiori sono riuniti in vistose infiorescenze a ombrella e ciascuna infiorescenza è sorretta da una corona di 10- 20 brattee ovali-lanceolate di colore bianco, rosa e talvolta anche rossiccio che da patenti all’inizio della fioritura, via via diventano erette. Gli stami sono numerosi e lunghi.
I fiori, inseriti sugli steli mediante lunghi peduncoli, sono ermafroditi, attinomorfi (a simmetria raggiata) e vengono impollinati dalle api e dalle farfalle.
Il periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Maggio-Luglio.
I frutti sono acheni allungati e sub-cilindrici con superficie striata e rugosa.
Coltivazione –
L’ Astrantia major è una pianta che può essere coltivata per bordure fiorite. La sua coltivazione è alquanto facile e va a formare dei folti cespi. È una pianta che predilige la mezz’ombra (sole la mattina) ma accetta di buon grado anche posizioni soleggiate, purché il terreno sia mantenuto umido. Sopporta il freddo anche molto intenso ed è longeva: fiorisce per almeno 5-7 anni, poi conviene rinnovarla. Vive bene vicino all’acqua (fossi, laghetti); occorre garantire irrigazioni frequenti e in estate non bisogna mai lasciar seccare il terreno.
Usi e Tradizioni –
L’ Astrantia major, oltre che come pianta ornamentale trova particolare interesse dal punto di vista medicinale in quanto può essere utilizzata come diuretica, purgante.
Uso medicinale che era in voga per lo più nei tempi passati mentre adesso viene usata prevalentemente per la decorazione dei giardini.
La pianta si raccoglie in settembre e si utilizzano soprattutto le radici essiccate che contengono sali, tannino, sostanze purganti. L’infusione della pianta ha proprietà diuretiche, mentre i decotti sono purgativi.
Inoltre, può essere impiegata, a livello artigianale o industriale, come materia prima colorante e per resine particolari.
L’ Astrantia major è una specie protetta.
Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si utilizzano le radici essiccate per preparare degli infusi per fini diuretici o, come decotti, per fini purgativi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.