Mircene
Mircene
Il mircene o β-mircene, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 7-metil-3-metilen-1,6-ottadiene è un terpene con formula bruta o molecolare: C10H16.
Questo terpene si trova nell’olio essenziale di molte piante, quali ad esempio: verbena, citronella, cannabis indica e mircia ma anche nel mango, luppolo, eucalipto ed altre ancora.
Il mircene è uno dei terpeni maggiormente presente in molte varietà di cannabis. Ha un aroma fruttato, citrico, balsamico, pungente e speziato come i chiodi di garofano, ma possono riscontrarsi differenze notevoli nelle preparazioni. Insieme al limonene è uno dei terpeni più utilizzati a scopi industriali.
Il mircene si trova alla base di moltissimi profumi e nella biochimica delle piante è precursore di altri terpeni. La sua grande presenza nel luppolo determina buona parte dell’aroma della birra.
Per il suo odore gradevole è talvolta usato direttamente.
Un isomero del β-mircene è l’α-mircene (2-metil-6-metilen-1,7-ottadiene) che però non si trova in natura.
Il termine mircene proviene dalla Myrcia sphaerocarpa, pianta originaria della regione amazzonica dove la radice veniva utilizzata nella medicina tribale. A seguito di questo uso tradizionale, in Brasile sono oggi in corso ricerche sulle proprietà antidiabetiche del mircene. L’olio essenziale ad alto contenuto di questo terpene è utilizzato nelle terapie naturali oppure a integrazione dei farmaci perché, come il β-cariofillene, ha diverse proprietà terapeutiche. È anzitutto antinfiammatorio, sedativo, analgesico, antispasmodico e poi antibiotico e antisettico. Sono allo studio le sue proprietà di contrasto alla mutazione genetica delle cellule, anche se una ricerca ne indica potenzialità cancerogene.
Il mircene svolge nell’organismo alcune azioni non ancora del tutto spiegate. Nelle terapie con cannabinoidi è considerato un potenziatore degli effetti del THC per la sua azione sulla permeabilità cellulare che facilità il transito del principio attivo da sangue a cellule neuronali.
Inoltre sembra che questa molecola aumenti il livello massimo di saturazione del recettore CB1, consentendo una maggiore assimilazione da parte dei pazienti che necessitano di alti dosaggi. Nella cannabis, le varietà a dominanza indica contengono maggiori quantità di mircene rispetto alle varietà sativa. Questo spiegherebbe in parte la differenza negli effetti sedativi e analgesici.
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