Cota tinctoria
Cota tinctoria
La camomilla dei tintori (Cota tinctoria (L.) J.Gay, 1845) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Anthemideae, Sottotribù Anthemidinae e quindi al Genere Cota ed alla Specie C. tinctoria.
È sinonimo il termine: Anthemis tinctoria L..
Di questa specie sono note le seguenti sottospecie:
– Cota tinctoria subsp. australis (R.Fern.) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. euxina (Boiss.) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. fussii (Griseb. & Schenk) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. gaudium-solis (Velen.) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. parnassica (Boiss. & Heldr.) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. sancti-johannis (Stoj. & al.) Oberpr. & Greuter;
– Cota tinctoria subsp. virescens (Bornm.) Oberpr. & Greuter.
Etimologia –
Il termine Cota proviene dal greco κοτΰλη cotýle cavità, ciotola, coppa: per le foglie sessili amplessicauli formanti una cavità alla base.
L’epiteto specifico tinctoria viene da tíngo tingere: utilizzato per tingere stoffe.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La camomilla dei tintori è una pianta diffusa su un ampio areale che si estende dall’Europa, attraverso il bacino del Mediterraneo, dalla Francia, sino all’Ucraina e proseguendo sino all’Asia occidentale; è stata inoltre introdotta e si è naturalizzata in diverse località del Nord America.
Sul territorio italiano è abbastanza comune, dove cresce sui terreni calcarei incolti fino ad un’altitudine di 1500 metri, anche se è più rara nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna).
Descrizione –
La Cota tinctoria è una pianta erbacea perenne sempreverde che presenta fusti eretti alti 20-50 cm.
Le foglie sono pennate e pelose.
L’infiorescenza è un capolino emisferico, con fiori radiali lingulati di colore gialli e fiori del disco tubulari.
L’antesi è tra giugno e settembre.
I frutti sono degli acheni (cipsele) di 15-2,2 sormontate da un anello membranoso delle dimensioni di 1/4 del frutto.
Coltivazione –
La camomilla dei tintori è una pianta che predilige il terreno normale, leggero ben drenato come esposizione soleggiata.
Si può coltivare a partire da seme con tecniche del tutto simile come la camomilla o piante simili.
Usi e Tradizioni –
L’infiorescenza, di questa pianta, che contiene due derivati flavonici, luteolina e apigenina, un tempo veniva utilizzata nell’industria tessile per produrre una tinta di colore giallo brillante, usata per tingere i tessuti.
La cota tinctoria, più comunemente nota come camomilla dei tintori o margherita di Parigi anche se è una pianta tipica dell’Europa mediterranea il cui uso, anche in passato, fu sempre abbastanza modesto; infatti per estrarre il colore giallo si preferivano altre piante (es. la reseda luteola). Al contrario il pigmento estratto dalla Cota tinctoria fu largamente utilizzato nell’America del Nord, in Gran Bretagna, in Turchia e persino in India.
Ancora oggi in Turchia e in India il suo pigmento viene utilizzato per tingere le lane che servono alla produzione di tappeti fatti a mano.
La Cota tinctoria oltre che per le proprietà tintorie è anche nota per le proprietà calmanti e antinfiammatorie, inoltre è spesso usata per preparare soluzioni schiarenti per capelli, da ciò deriva il nome comune “camomilla” dei tintori.
In Francia furono emessi alcuni francobolli che ne ricordano le sue proprietà tintoria.
Dal punto di vista ecologico, inoltre, è una pianta visitata dalle api per il polline ed il nettare.
Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si utilizzano sia i fiori, i germogli che le radici.
Si può usare allo stesso modo della camomilla per preparare tisane calmanti e soluzioni antiinfiammatorie.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.