Anice verde
Anice verde
L’anice comune o anice verde (Pimpinella anisum L.) è una pianta aromatica della famiglia delle Apiaceae utilizzata come spezia.
Origini e Storia –
Questa pianta originaria del Medio Oriente, è stata usata sin dall’antichità in cucina, pasticceria e liquoreria, ed arrivò presto sia in Grecia che a Roma.
La Pimpinella anisum è talmente diffusa in Italia da essere considerata una specie spontanea.
I romani la usavano per insaporire piatti a base di pollo, maiale, verdure, e la inserivano fra gli ingredienti di un dolce rituale fortemente speziato, probabile antenato della torta nuziale.
Discoride (I sec. d.C.) ricorda che i Latini attribuivano all’anice anche qualità medicinali, tra le quali quella di combattere l’impotenza, di stimolare il coito, di risvegliare Venere, tant’è che il termine “anisum” viene si fa risalire a termini greci che significano “eccitare” o “avvampare”.
Plinio il Vecchio riteneva che l’Anice avesse il potere di far dormire e di salvaguardare la giovinezza del viso.
Dal Medioevo le proprietà toniche della pianta trovarono largo impiego presso coloro che volevano favorire la digestione dopo i sontuosi banchetti.
Nel 1543 Fuchs scriveva nel suo Novo Erbario:
“Il seme di anice rende l’alito lieve e profumato. Utile come dissetante, impedisce il gonfiore di stomaco. Fa produrre più latte alle donne, e stimola il desiderio concupiscente. Questo seme fa del cibo un piacere…”.
Secondo una credenza popolare, se si voleva regalare ad una donna un momento amoroso inebriante, si doveva ridurre l’anice in polvere, emulsionarlo nel miele, per poi applicarne l’unguento sulla pelle dei due amanti.
Con i semi di questa pianta e quelli di giaggiolo venivano addirittura preparati sacchetti odorosi destinati a profumare le persone e le camere da letto.
Fu durante l’Ottocento che l’anice si affermò come ingrediente principale sia di una bevanda popolare fatta con acqua ghiacciata, sia dell’assenzio, liquore tanto caro ad artisti ed intellettuali.
Descrizione –
L’anice verde è una pianta erbacea originaria dell’Oriente, ma ora coltivata un po’ ovunque (Asia, America, Europa), Italia compresa, dove, come detto, viene considerata spontanea.
Molto nota come pianta aromatica è usata nella preparazione di liquori, ma anche di pane e dolci.
Di questa pianta si utilizzano i frutti, chiamati diacheni.
Principi attivi –
Gli acheni di questa pianta contengono il 2-6% di olio essenziale (94% anetolo), il 30% di olio grasso, flavonoidi, sostanze proteiche e derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico).
Inoltre 100 grammi di anice verde contengono: Kcal 337, Proteine 17,6 g, Grassi 15,9 g, Carboidrati 50,02 g, Fibre 14,6 g, Sodio 16 mg.
Proprietà ed Usi –
L’anetolo, che è l’olio essenziale prevalente dell’anice verde, è usato per produrre liquori, medicinali ed aromi, in genere usati in farmacia ed in pasticceria.
Fra i liquori si ricorda l’anisetta, l’ouzo greco, il rakı turco o i più comuni Sambuca e Varnelli.
Tra le proprietà terapeutiche si ricordano quelle carminative, spasmolitiche, digestive, balsamiche e stimolanti.
L’anice verde agevola le attività digestive e limita il meteorismo, la nausea e il vomito, inoltre svolge un’azione antibatterica ed espettorante.
Le proprietà spasmolitiche e inibenti i processi di fermentazione intestinali attribuite all’anice verde sembrano legate alla capacità di rilassare la muscolatura liscia dell’intestino, regolarizzando nello stesso tempo la motilità.
Inoltre possiede anche una blanda azione antinfettiva sull’intestino.
In generale l’anice verde è adatto a persone che hanno problemi all’apparato digestivo; proprio, come detto, per ridurre meteorismo intestinale, eruttazioni e flatulenza, oltre che la sensazioni di gonfiore. È indicato anche per il colon irritabile e per le coliche gassose dei neonati. Svolge un’azione terapeutica simile a quella del Finocchio e per questo motivo i due rimedi vengono a volte somministrati insieme per aumentarne l’attività.
Viene consigliato durante l’allattamento perché favorisce la montata lattea e aumenta la quantità di latte materno.
Tra le formulazioni maggiormente utilizzate si ricorda l’olio essenziale microincapsulato titolato in essenza (minimo 8%), la cui dose giornaliera varia da 6 a 8 mg per kg di peso corporeo, da assumere circa 30 minuti prima dei due pasti principali.
Tra gli effetti indesiderati si riportano reazioni collaterali occasionali come manifestazioni allergiche alla pelle, al tratto respiratorio e al tratto gastrointestinale.
L’Anice non è consigliato inoltre a individui con allergia all’anetolo. Si sono verificati casi di dermatiti da contatto.
Inoltre è bene richiedere il parere medico prima dell’assunzione durante gravidanza e allattamento.
Preparazioni –
La raccolta dei semi di questa pianta va effettuata nel periodo di agosto-settembre, nelle prime ore del mattino quando la rugiada impedisce ai frutti di cadere, che vengono poi fatti essiccare all’aria.
Una volta essiccati possono essere utilizzati interi oppure si possono macinare: la polvere ottenuta dal gradevole profumo si usa soprattutto per aromatizzare caramelle o dolci, i semi possono essere utilizzati per insaporire pane e focacce o per la produzione di liquori.
Tra i vari utilizzi dell’anice ricordiamo quelli alimentari dove i semi conservati interi o tritati vengono utilizzati per insaporire pane, focacce e anche molti dolci. Viene usato anche per i confetti. L’anice verde, come detto, viene impiegato da secoli per l’aromatizzazione diversi liquori.
In fitoterapia: risulta essere un ottimo regolatore della digestione, ma anche un buon antispasmodico e carminativo, svolgendo anche azione espettorante. Ha proprietà sedative, anche sul lattante se assunto durante l’allattamento, infine riesce ad anticipare il ciclo mestruale ritardato e limita i fastidi di menopausa e prostata.
Uso quotidiano: masticare i semi di anice a fine pasto aiuta la digestione e soprattutto profuma l’alito. Viene infatti servito nei paesi asiatici a seguito del pranzo speziato e spesso piccante per rinfrescare l’alito.
Oltre a liquori e dolci, si possono preparare anche degli ottimi infusi a base di anice verde.
Guido Bissanti
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.