Germoplasma
Germoplasma
Con il termine germoplasma si intende la risorsa genetica propria di ogni specie, varietà, razza, ecc. che compongono la biodiversità sia a livello globale che a scala locale.
Il germoplasma è quindi la banca dei genomi presente sia in natura ma anche conservati in particolari centri di conservazione, sia in pieno campo che in vitro.
La conservazione del germoplasma consente pertanto di salvaguardare l’erosione della biodiversità minacciata, in questa epoca, dai modelli sociali ed economici antropici e dai cambiamenti climatici.
Questo perché solo in Italia, secondo dati recenti, le specie a rischio di estinzione sono 1020 su un totale di 7634 censite (6711 specie e 2125 sottospecie).
Il mantenimento del germoplasma può avvenire pertanto in vivo:
– nel terreno ed il materiale è adeguatamente protetto da infezioni batteriche, virotiche, funginee;
– in vitro sterilmente, in locali idonei.
Gli insiemi di questi repertori di germoplasma, variatamente predisposti, puntano alla qualificazione delle produzioni vegetali con materiale certificato, ciò per una commercializzazione del materiale di propagazione delle piante come sancito da direttive comunitarie e nazionali.
Il germoplasma va a costituire quel patrimonio naturalistico che è anche una parte del Capitale Naturale dell’intero pianeta.
Per la tutela del germoplasma sono state costituite in tutto il mondo banche del germoplasma e parchi naturalistici che concorrono alla salvaguardia della biodiversità richiesta dalla Convenzione sulla diversità biologica.
Questi organismi proteggono e mantengono elevata la biodiversità di una data specie, studiano e migliorano le sementi destinate allo sviluppo agricolo, analizzano parassiti e malattie, raccolgono e conservano i semi delle specie endemiche rare o a rischio di estinzione, andando a costituire le riserve per reintrodurre negli habitat originali le varietà che vanno scomparendo per cause naturali o in seguito all’intervento umano.
In Italia il 9 febbraio del 2005, nella città di Pavia, è stato firmato il Protocollo di intesa della rete di Banche del Germoplasma, che è denominata RIBES (acronimo di Rete Italiana di Banche del germoplasma) per la conservazione Ex Situ della flora spontanea italiana. L’associazione, senza scopo di lucro, riunisce sul territorio italiano 18 istituzioni tra le quali figurano università, orti botanici, parchi nazionali, amministrazioni locali ed enti privati che si occupano della conservazione ex situ delle specie in via di estinzione.
La biodiversità garantisce l’esistenza della vita sul pianeta è dimostrato che la perdita di biodiversità contribuisce alle insicurezza alimentare ed energetica è importante diffondere e coltivare biodiversità tramite la disseminazione di miscugli di semi provenienti da incroci e raccolte anche di varietà antiche nelle aziende agricole biologiche che diventeranno così custodi e moltiplicatori di semi i contadini tornando a essere custodi di semi contribuiranno alla conservazione e valorizzazione di risorse genetiche di cereali e altre specie tre sono i fattori importanti recuperare conservare valorizzare recuperare varietà autoctone ancora in uso presso i contadini e caratterizzanti il territorio
Conservare il patrimonio genetico e culturale delle varietà agricole locali non venga perso
Valorizzare è il processo che promuove la diffusione della coltivazione delle varietà locali
Mi auguro che il patrimonio della biodiversità possa essere conservato e i cambiamenti climatici possano rallentare per evitare che tutto il patrimonio se le specie esistenti continui a regnare
Condividiamo l’intervento e facciamo presente che sia il Farm to Fork (a livello UE) che alcune Disegni di Legge sono in itinere per l’attivazione di una transizione agroecologica, unica via di uscita dall’impoverimento e dalla perdita di biodiversità.