Charolaise
Charolaise
La Charolaise (Bos taurus Linnaeus, 1758) è una razza bovina francese originaria della regione di Charolles in Francia per la produzione di carne.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Mammalia, Sottoclasse Theria, Infraclasse Eutheria, Superordine, Laurasiatheria, Clade Ungulata, Ordine Artiodactyla, Sottordine Ruminantia, Infraordine Pecora, Famiglia Bovidae, Sottofamiglia Bovinae e quindi al Genere Bos, alla Specie Taurus ed alla Charolaise.
Distribuzione Geografica ed Areale –
I bovini della razza Charolaise sono diffusi in tutta la Francia ma questa razza ha dimostrato eccellenti capacità di adattamento e oggi è considerata una razza cosmopolita, con nuclei importanti sia nei Paesi temperati (Italia compresa), sia in zone a clima rigido e addirittura in Paesi dell’area tropicale e subtropicale.
Origini e Storia –
La Charolaise è originaria della Borgogna ed in particolare delle aree di Charolles e Nievres (Briggs, H.M. & D.M. Briggs, 1980).
Questa razza, per le sue doti di rusticità, per la tendenza a produrre ottima carne e per la sua facile acclimatazione, è stata esportata ed allevata in tantissimi altri paesi, e soprattutto è utilizzata come razza incrociante. In passato era razza a duplice attitudine (lavoro e carne), ma con il passare del tempo è stata selezionata essenzialmente per la produzione di carne.
In Francia, è la prima razza da carne e nel 1987 venne fondata in Italia l’Associazione Nazionale Allevatori Charolaise e Limousine A.N.A.C.L.I.
Morfologia –
La Charolaise è una razza bovina con un aspetto inconfondibile. Si tratta di una razza macrosomica, con i maschi adulti che superano i 1.200 kg e le femmine che pesano 700-900 kg.
Le forme sono armoniche, con grande sviluppo muscolare, scheletro leggero, pelle fine e tronco cilindrico con treno posteriore imponente.
Il colore del mantello è bianco crema o bianco sporco. Le mucose sono depigmentate di colore roseo. La testa è piccola, corta, specie nei maschi, con fronte ampia.
Gli occhi sono grandi e le orecchie di media grandezza e mobili.
Le corna sono corte, giallognole, nere in punta e rivolte in avanti.
Attitudine produttiva –
La Charolaise è una razza di carne pregiata, eccellente produttrice di carne.
È caratterizzata da un grande sviluppo muscolare (elevate capacità sarcopoietiche); mostra accrescimenti medi giornalieri ampiamente superiori al kg, che, nei periodi ad alimentazione intensiva, raggiungono e superano 1,5 kg. Negli allevamenti intensivi viene portata a pesi di macellazione di circa 700–800 kg.
La resa al macello è generalmente superiore al 62%. Considerando la resa netta, cioè quella relativa al peso vivo netto, depurato dal contenuto gastro-intestinale, parametro sicuramente più preciso e affidabile della resa lorda.
La resa in carne è favorita da una relativamente scarsa presenza di tessuto osseo: lo scheletro, se pur robusto, è piuttosto fine e leggero. La robustezza scheletrica è un prezioso retaggio del suo passato di razza da lavoro ed è particolarmente apprezzata dagli allevatori di tutti i continenti che utilizzano la Charolaise come razza incrociante su razze da latte e su razze rustiche; in Italia è testimoniata dalla scelta degli allevatori di Maremmana che spesso utilizzano tori Charolaise in allevamento brado per tutto l’anno, in ambienti a volte ostili dal punto di vista climatico e pedologico.
Le carni sono tenere, saporite e giustamente infiltrate di grasso di marezzatura che conferisce loro una particolare succulenza. Hanno un colore tendenzialmente più chiaro rispetto a quello di altre razze, anche in condizioni di allevamento semiestensivo, aumenta il livello di gradimento presso il consumatore.
La Charolaise, anticamente era utilizzata come razza da lavoro; con l’avvento della meccanizzazione in agricoltura, è ora allevata solo per la produzione della carne.
Una delle doti principali della razza è costituita dalle ottime qualità materne: i parti gemellari sono frequenti e le vacche non hanno problemi di allattamento; la produzione di latte, interamente destinata al vitello, consente accrescimenti ottimali fino allo svezzamento, a 6-7 mesi, che spesso avviene al pascolo.
Il classico sistema di allevamento secondo la linea vacca-vitello esalta una seconda caratteristica pregevole della razza: quella di essere una eccellente pascolatrice; la Charolaise ha infatti una capacità di ingestione che, per una razza da carne, è particolarmente elevata. Ciò rende agevole l’allevamento al pascolo dei riproduttori, con tutti i benefici di ordine economico e sanitario che questo comporta e gli stessi vitelli e vitelloni (produttori) possono essere allevati per gran parte della loro vita con sistemi estensivi o semiestensivi, traendone giovamento anche per quanto riguarda le caratteristiche di salubrità delle loro carni.
Resiste comunque poco ai raggi solari per via della cute depigmentata.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Roberto Parigi Bini, 1983. Le razze bovine, Pàtron editore, Bologna.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.