Acrocephalus palustris
Acrocephalus palustris
La cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris (Bechstein, 1798)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia degli Acrocephalidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Sylvioidea, Famiglia Acrocephalidae e quindi al Genere Acrocephalus ed alla Specie A. palustris.
Per questa specie sono riconosciute tre sottospecie:
– Acrocephalus palustris palustris;
– Acrocephalus palustris laricus;
– Acrocephalus palustris turcomana.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La cannaiola verdognola è un uccello diffuso in un areale che comprende l’Europa, l’Asia e l’Africa e sverna, durante la stagione fredda, nel sud-est dell’Africa, dallo Zambia al Malawi, fino a Città del Capo.
Questa specie si riproduce in Europa temperata (con estremi di presenze fino in Islanda e Madera), in Asia occidentale e nell’Africa sud-orientale, in una varietà di habitat prevalentemente umidi, anche se in Africa sverna principalmente in zone asciutte e ben vegetate dove vive ad un’altitudine che va fino a 3000 m in Georgia. Negli ultimi decenni ha ampliato il suo areale di presenza verso nord, con un numero crescente di uccelli nidificanti in Scandinavia e Russia nord-occidentale.
Descrizione –
La cannaiola verdognola è un uccello di medie dimensioni con una lunghezza di 13-14 cm ed un’apertura alare di 19-21 cm.
Sia gli adulti che i giovani sono quasi indistinguibili; si riconoscono in quanto hanno le parti superiori di colore marrone con tonalità verdastre e con un lieve sopracciglio bianco. Le parti inferiori si presentano con la zona della gola bianca ed i fianchi sfumati di fulvo (visibile nei giovani in autunno) e quasi bianche negli adulti in estate.
Il becco è alquanto allungato con la parte inferiore di colore marrone chiaro – arancione. Le zampe sono di colore arancio – marrone chiaro.
Il canto di questo volatile è difficile da distinguere in quanto la sua specialità sono le imitazioni: è infatti in grado di riprodurre attraverso il canto ben 75 specie differenti.
Biologia –
L’ Acrocephalus palustris costruisce un nido a forma di tazza; questo viene realizzato principalmente da foglie e steli di piante, solitamente in una fitta vegetazione, a differenti altezze. In casi particolari, tuttavia, si adatta a nidificare all’interno di zone industriali urbane destinate alla riqualificazione. Costruisce il nido anche all’asciutto, in aree protette da cespugli oppure in boschetti aperti.
La femmina depone da tre a sei uova ed entrambi i sessi provvedono a cibare i nidiacei e sono soggetti al parassitismo nidiaceo del Cuculo. Nell’Europa continentale, la specie ha una stagione riproduttiva, di 52–55 giorni.
Gli adulti di solito lasciano la loro zona di riproduzione poco dopo che i loro piccoli sono indipendenti; dopo due settimane anche la prole abbandona queste zone.
Ruolo Ecologico –
La Cannaiola verdognola, come indica il nome, ama particolarmente posarsi sulle canne palustri e in generale sulla vegetazione ripariale, ma la si può trovare anche in mezzo ai campi di girasoli, i cespugli di ortiche o sopra i salici, ecc.
È un uccello tendenzialmente insettivoro, nutrendosi anche di alcuni ragni ed in misra minore di lumache. Generalmente si nutre degli insetti che vivono sulla vegetazione ma a volte li cattura a terra o a mezz’aria; nel periodo autunnale si nutre anche di piccole bacche.
Per quanto riguarda il livello di conservazione di questa specie, a livello globale, si ritiene che la popolazione stia aumentando e l’IUCN classifica le minacce come meno preoccupanti. Si stima che abbia una popolazione totale da 10 a 27 milioni di individui.
In alcuni Paesi, come in Gran Bretagna, le popolazioni sono in declino anche se le ragioni non sono completamente comprese a dispetto del habitat idoneo. Il piano d’azione sulla biodiversità per le specie osserva inoltre che non è chiaro cosa si possa fare per conservare le specie oltre a proteggere l’habitat in siti di riproduzione noti e proteggere gli uccelli dai raccoglitori di uova e dai disturbi.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.