Davidia involucrata
Davidia involucrata
L’Albero dei fazzoletti (Davidia involucrata Baill., 1871) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Nyssaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Cornales, Famiglia Nyssaceae e quindi al Genere Davidia ed alla Specie D. involucrata.
Etimologia –
Il termine Davidia del genere è stato dedicato a padre David, al secolo Jean Pierre Armand David (1826-1900), missionario, zoologo e botanico francese che raccolse campioni di piante in Cina nella regione del Sichuan, naturalista di grande talento e scopritore di numerose specie.
L’epiteto specifico involucrata proviene da involucrato, racchiuso in un involucro: dotato di un verticillo di brattee.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Albero dei fazzoletti è una specie originaria della Cina e del Sud-est asiatico e l’habitat naturale è rappresentato dalle montagne della Cina dove cresce in boschi decidui, dove la stagione invernale è sempre abbastanza fredda.
Descrizione –
La Davidia involucrata è un albero deciduo a crescita lenta che può raggiungere i 15-18 metri di altezza.
Il fusto è eretto, con corteccia di colore marrone – arancio; la chioma degli esemplari giovani è piramidale, tende ad arrotondarsi con il passare degli anni, rimanendo sempre molto densa e ramificata.
Le radici sono carnose, fittonanti e con poche diramazioni; sono però massicce ed ancorano saldamente la pianta al suolo, tuttavia rendono complessi i trapianti di piante adulte e ben radicate.
Le foglie sono cuoriformi, di colore verde chiaro, divengono gialle in autunno, prima di cadere.
Nel periodo primaverile gli alberi con almeno 8-10 anni di età producono numerose infiorescenze arrotondate, costituite da piccoli fiori bianco-verdastri; ogni infiorescenza è quasi nascosta da grandi brattee bianche, pendule, simili a pezzi di tessuto (da cui il nome comune della specie); in autunno sulla pianta si possono notare i piccoli frutti, che contengono 4-5 semi.
Coltivazione –
Davidia involucrata è un albero che predilige terreni umidi ed esposizioni soleggiate.
Queste piante preferiscono terreni freschi, profondi, ricchi e ben drenati; è bene mescolare alla terra di giardino della torba, del terriccio di foglie, sabbia e concime organico, in modo da ottenere un composto completo e bilanciato che consenta il corretto drenaggio ed eviti la formazione di ristagni idrici, pericolosi per la crescita degli esemplari.
Per un corretto sviluppo di questa pianta è bene porre a dimora in luoghi semi ombreggiati anche se può tollerare il pieno sole, nel caso in cui va irrigata regolarmente.
Questa pianta, in genere sopporta temperature vicine ai -15°C, ma è sempre bene riparare gli alberi giovani, che possono venire danneggiati da inverni particolarmente rigidi. Nelle zone con clima rigida è bene piantare questa pianta in zone che consentano di mantenere al riparo gli esemplari dagli effetti delle temperature più rigide.
Per la messa a dimora è bene annaffiare abbondantemente e spesso per alcuni mesi, soprattutto nel periodo caldo dell’anno; gli esemplari adulti in genere si accontentano delle piogge, anche se è consigliabile fornire acqua nei mesi estivi e in caso di siccità prolungata.
In primavera è opportuno interrare, ai piedi della pianta, una buona quantità di concime organico ben maturo così da fornire tutto il nutrimento necessario al corretto sviluppo.
La moltiplicazione della Davidia involucrata avviene per seme, non appena i frutti sono maturi, a fine estate; si possono seminare anche in altri periodi dell’anno, ma i semi, una volta essiccati, impiegano mesi prima di germinare.
E’ anche possibile propagare questi alberi per talea semilegnosa, in estate, utilizzando appositi contenitori in cui si faranno radicare le nuove piantine, così che acquisiscano la necessaria forza per poter essere poi messe a dimora definitivamente.
L’Albero dei Fazzoletti ha una longevità media e può superare i 100 anni di età, inoltre è rustico, poco soggetto ad attacchi da parte di patogeni e resiste bene all’inquinamento atmosferico.
Usi e Tradizioni –
La Davidia involucrata è una specie nativa della Cina, scoperta relativamente di recente (seconda metà dell’800).
Il nome scientifico di questa pianta fu dato in onore del missionario (e botanico) francese Armand David, che per primo identificò un esemplare che cresceva isolato sulle montagne cinesi, ad oltre 2000 m (6560 ft) di quota, descrivendone le caratteristiche. Successivamente, Augustine Henry individuò un secondo esemplare (anch’esso che cresceva solitario) nella regione centrale di Yangtse Ichang, in Cina.
I primi semi di questa pianta giunsero in Europa tra fine ‘800 ed inizio ‘900, probabilmente ad opera di Ernest Wilson, un giovane botanico inglese spedito in Cina allo scopo di individuare esemplari di Davidia involucrata.
L’Albero dei Fazzoletti è, a tutt’oggi, una pianta poco conosciuta e diffusa, sebbene abbia tutte le potenzialità per essere un’ottima pianta ornamentale per grandi giardini o parchi pubblici, anche per via della facilità di coltivazione.
Almeno un paio di esemplari si possono trovare nei Giardini di Villa Taranto, a Verbania, in Piemonte, proprio sulle rive del Lago Maggiore.
Questa specie è l’unica del genere Davidia, sebbene vi siano due sottospecie differenti : la D. involucrata var. vilmoriniana, con foglie totalmente glabre e la D. involucrata var. involucrata, con una leggera pelosità fogliare.
Tuttavia le due sottospecie hanno un diverso numero di cromosomi e, se incrociate tra di loro, producono piante sterili. Per questo motivo alcuni botanici le trattano come due specie distinte.
Modalità di Preparazione –
La Davidia involucrata viene coltivata per l’ effetto ornamentale del fogliame e delle brattee che si originano durante la fioritura mentre non sono noti impieghi per uso alimentare o farmaceutico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.