Sciurus vulgaris
Sciurus vulgaris
Lo scoiattolo comune europeo o scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris, Linnaeus 1758) è un piccolo mammifero che appartiene alla famiglia degli Sciuridae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Classe Mammalia, Sottoclasse Theria, Infraclasse Eutheria, Superordine Euarchontoglires, Ordine Rodentia, Famiglia Sciuridae, Sottofamiglia Sciurinae e quindi al Genere Sciurus ed alla Specie S. vulgaris.
All’interno di questa specie vengono inoltre riconosciute 23 sottospecie:
S. v. alpinus. Desmarest, 1822. (= S. v. baeticus, hoffmanni, infuscatus, italicus, meridionalis, numantius, segurae o silanus.);
S. v. altaicus. Serebrennikov, 1928.;
S. v. anadyrensis. Ognew, 1929.;
S. v. arcticus. Trouessart, 1906. (= S. v. jacutensis.);
S. v. balcanicus. Heinrich, 1936. (= S. v. istrandjae o rhodopensis.);
S. v. chiliensis. G.B. Sowerby III, 1921;
S. v. cinerea. Hermann, 1804;
S. v. dulkeiti. Ognew, 1929;
S. v. exalbidus. Pallas, 1778 (= S. v. argenteus o kalbinensis.);
S. v. fedjushini. Ognew, 1935;
S. v. formosovi. Ognew, 1935;
S. v. fuscoater. Altum, 1876. (= S. v. brunnea, gotthardi, graeca, nigrescens, russus o rutilans.);
S. v. fusconigricans. Dvigubsky, 1804;
S. v. leucourus. Kerr, 1792;
S. v. lilaeus. Miller, 1907. (= S. v. ameliae o croaticus.);
S. v. mantchuricus. Thomas, 1909. (= S. v. coreae o coreanus.);
S. v. martensi. Matschie, 1901. (= S. v. jenissejensis.);
S. v. ognevi. Migulin, 1928. (= S. v. bashkiricus, golzmajeri o uralensis.);
S. v. orientis. Thomas, 1906;
S. v. rupestris. Thomas, 1907;
S. v. ukrainicus. Migulin, 1928. (= S. v. kessleri.);
S. v. varius. Gmelin, 1789;
S. v. vulgaris. Linnaeus, 1758.[3] (= S. v. albonotatus, albus, carpathicus, europaeus, niger, rufus o typicus.).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo scoiattolo comune è un piccolo mammifero diffuso in un vasto areale che comprende l’ Europa e l’Asia settentrionale, dal Caucaso al Giappone ed alla Cina.
È presente anche in Italia sia sulle Alpi che sugli Appennini con diverse sottospecie, mentre è assente sulle isole.
Questa specie è presente in Italia con tre sottospecie che sono: nel nord, Sciurus vulgaris fuscoater, che è diffusa anche in gran parte dell’Europa centrale e orientale; Sciurus vulgaris italicus e Sciurus vulgaris meridionalis che sono presenti solo al centro e nel sud, solo in Italia.
L’habitat è rappresentato da boschi e foreste sia di conifere sia di latifoglie ed anche, se pur in minor modo, è presente nei margini di zone coltivate e quando non è disturbato anche nei giardini all’interno dei centri abitati ad altitudini variabili fino ai 2.000 m. s.l.m..
Descrizione –
Sciurus vulgaris è un roditore con una lunghezza tra testa e corpo di 19-29 cm e con una coda di 15-20 cm. Il piede posteriore è di 5,2 -6 cm.
Il peso può variare tra 240 e 350 grammi.
Si riconosce per il corpo slanciato, la testa rotonda con muso breve, occhi ed orecchie grandi provviste all’apice di un ciuffo di peli.
Gli arti posteriori sono più lunghi di quelli anteriori, che presentano cinque dita provviste di unghie forti e ricurve, mentre quelle posteriori sono più strette e lunghe.
Le zampe posteriori, che sono più lunghe di quelle anteriori, consentono all’animale di muoversi con molta agilità sul terreno, mentre le forti unghie e i cuscinetti plantari gli consentono di arrampicarsi con sorprendente abilità sugli alberi. Lo scoiattolo comune, come la maggior parte degli scoiattoli arboricoli, possiede, inoltre, degli artigli aguzzi e curvi tali da consentire l’arrampicata sugli alberi, anche sui rami strapiombanti.
Si distingue per avere una coda interamente ricoperta da pelo che viene portata ricurva sul dorso. La presenza della lunga coda serve a questo animale per balzare da un albero all’altro e nel correre lungo i rami, assicurandone l’equilibrio. Inoltre la coda riveste una funzione termica, in quanto contribuisce a mantenere il calore del corpo durante il sonno. Inoltre, durante le fasi di corteggiamento, serve come segnale visivo e viene sollevata e agitata in modo del tutto particolare.
Ha un mantello con colorazione alquanto variabile che è comunque essenzialmente bruno rossastra con parti inferiori bianche, nel periodo estivo, per poi divenire grigia nel periodo invernale.
Queste diverse tonalità sembrano essere determinate da vari fattori legati al clima, alla copertura vegetale, all’alimentazione, oltre che da fattori di tipo genetico. La parte inferiore del corpo è sempre bianca.
Biologia –
Il ciclo biologico di questa specie inizia con una fase di accoppiamento in cui i maschi individuano le femmine in calore dall’odore che queste emettono.
Anche se non esiste un corteggiamento vero e proprio, il maschio si accoppia con la femmina dopo averla inseguita anche per un’ora.
Solitamente più maschi inseguono una sola femmina, finché il maschio dominante, che in genere è il più grosso, riesce a conquistarla. Maschi e femmine si accoppiano più volte e con diversi partner.
Per arrivare all’età feconda le femmine devono raggiungere una massa corporea minima e quelle più pesanti danno mediamente alla luce più piccoli. Se il cibo è scarso la riproduzione viene ritardata. Le femmine raggiungono la maturità sessuale al secondo anno.
Lo scoiattolo comune è un animale il cui accoppiamento può avvenire nel tardo inverno, nel periodo tra febbraio e marzo ed in estate tra giugno e luglio.
La femmina può avere fino a 2 gravidanze l’anno.
Per ogni parto mette alla luce di solito 3-4 piccoli ma può arrivare fino anche a 6 piccoli.
Il periodo di gestazione dura 38-39 giorni ed i piccoli nati non sono autosufficienti, sono ciechi, sordi e pesano tra 10 e 15 g.
È la femmina ad occuparsi dei piccoli che si ricoprono di peli verso il 21° giorno di vita, mentre acquisiscono la vista dopo tre o quattro settimane. Lo sviluppo dei denti si completa dopo 42 giorni.
I giovani scoiattoli possono cibarsi di alimenti solidi solo dopo una quarantina di giorni dopo la nascita; epoca in cui possono lasciare il nido per procurarsi il cibo da soli, anche se la madre continuerà ad allattarli fino allo svezzamento completo, intorno alle venti settimane.
La vita media di questo piccolo roditore è in media tre anni anche se alcuni individui raggiungono i sette anni ed in cattività anche dieci. La sopravvivenza è legata alla disponibilità di semi di cui nutrirsi durante l’autunno-inverno; dal 75 all’85% dei giovani perisce durante il primo inverno, mentre al secondo inverno la mortalità scende al 50% circa.
Ruolo Ecologico –
Sciurus vulgaris è un roditore dalle tipiche abitudini diurne mentre passa la notte all’interno di cavità di alberi. Durante la stagione buona accumula una grande quantità di alimenti per trascorrere l’inverno e il letargo. Lo scoiattolo in realtà non cade in letargo ma in una sorta di sonno profondo che, durante l’inverno, alterna con momenti di attività alla ricerca di cibo. È un grande arrampicatore e saltatore. Non è molto gregario.
Si nutre in prevalenza di noci, nocciole, ghiande, funghi e frutta, ogni tanto anche di piccoli animali quali insetti e piccoli uccelli, quindi molluschi oltre che di uova, frutta, faggiole, semi, gemme e ramoscelli di abeti, larici e pini, fino alle cortecce e ai pinoli. Mentre rosicchiano e mangiano sorreggono il cibo con le zampe anteriori.
Sono state descritte numerose sottospecie, alcune di dubbia validità. La specie mostra infatti un’ampia variabilità nel colore della pelliccia, con una gamma che va dal rosso al marrone scuro e con notevoli variabilità cromatica nello stesso individuo, spesso dotato di pancia dal vello bianco e criniera dorsale più scura del vello laterale.
Le sottospecie del centro e del nord Italia sono caratterizzate da una colorazione molto variabile del mantello dorsale, così come indicato in precedenza, mentre la sottospecie del sud, presente esclusivamente in Calabria, è completamente nera con ventre bianco.
Purtroppo sia in Gran Bretagna che in Italia, la specie è in netto declino, a causa dell’introduzione di una specie aliena, lo scoiattolo grigio nord-americano (Sciurus carolinensis) introdotta accidentalmente nel 1948. Questa popolazione si sta espandendo rapidamente e vi è il rischio concreto che possa dilagare nell’Italia settentrionale e anche in quella centrale.
Questo problema rappresenta una delle maggiori minacce alla biodiversità tanto che oggi, lo scoiattolo comune europeo, si sta estinguendo in Gran Bretagna e Irlanda ma identico problema gradualmente si sta verificando, oltre che in Italia, in Francia e Svizzera.
Un gruppo di Regioni e di Università, supportati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente, ha dato il via a un programma internazionale per la tutela dello scoiattolo rosso. Il progetto si chiama EC-SQUARE o ROSSOSCOIATTOLO.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.