Come coltivare la Pereskiopsis
Come coltivare la Pereskiopsis
Le Pereskiopsis (Pereskiopsis Britton & Rose) sono un genere di piante succulente della famiglia delle Cactacee; si tratta di piante originarie del Messico e della bassa California.
Si riconoscono perché hanno fusto cilindrico che si ramifica fino e può raggiungere un’altezza di circa 2 m. ha foglie persistenti, carnose e piatte; hanno areole composte di spine e peli.
A questo genere appartengono le seguenti specie:
– Pereskiopsis aquosa (F.A.C.Weber) Britton & Rose;
– Pereskiopsis blakeana J.G.Ortega;
– Pereskiopsis diguetii (F.A.C.Weber) Britton & Rose – pianta con fusto di color verde pallido che raggiunge i 2 m di altezza, con spine nere e lunghe e i fiori di colore giallo;
– Pereskiopsis kellermanii Rose;
– Pereskiopsis porteri (Brandegee ex F.A.C.Weber) Britton & Rose – specie originaria della bassa California che raggiunge il metro di altezza, con fiori gialli e fusti molto spinosi;
– Pereskiopsis rotundifolia (DC.) Britton & Rose.
In questa scheda vedremo come coltivare la Pereskiopsis seguendo le sue necessità fisiologiche.
La Pereskiopsis ha bisogno di terreni grossolani, compsti in prevalenza da sabbia a granulometria grossa, a cui è stata aggiunta una percentuale di sostanza organica ben umificata (20 %) e terreno di medio impasto (30 %).
La pianta ha bisogno di essere coltivata in aree abbastanza soleggiate, con temperature invernali che si aggirino intorno ai 12-14 °C.
La Pereskiopsis va irrigata saltuariamente e moderatamente, anche nella stagione invernale, per consentire di mantenere un discreto stato vegetativo anche in questa stagione.
Le Pereskiopsis è conosciuta soprattutto perché utilizzata come portainnesto.
Le Pereskiopsis vengono utilizzate spesso per innestare:
– giovani semine (addirittura in alcuni casi, per plantule di appena una settimana);
– generi a crescita lentissima (aztekium, ariocarpus ecc);
– migliorare la sopravvivenza di semenzali con poca clorofilla (nel caso degli ibridi o cultivar di astrophytum, ariocarpus ecc).