Come coltivare la Balsamina
Come coltivare la Balsamina
La Balsamina o Pianta di vetro è una specie del genere Impatiens L., 1753 della famiglia delle Balsaminaceae. Questa famiglia comprende piante erbacee, annuali o perenni, originarie dell’Africa e dell’Asia.
Queste piante si riconoscono per avere fusti e foglie succulente, di vari colori, con fiori speronati colorati di bianco, rosa, rosso variamente screziati: è una specie rifiorente nella stagione estiva.
In questa scheda vedremo come coltivare la Balsamina seguendo gli accorgimenti agronomici più utili.
Le Impatiens o Balsamine richiedono poche e semplice regole di coltivazione e possono essere coltivate sia in vaso che all’aperto.
Sono piante che prediligono le zone a mezzombra, evitando quindi i raggi diretti del sole con al massimo 2-3 ore di sole al giorno.
Il substrato ideale deve essere da una miscela di torba e terra da giardino o terriccio universale.
La temperatura ideale per la sua coltivazione non deve scendere mai sotto i 5 °C e non superare i 30 °C. In Inverno queste piante, se coltivate in vaso, devono essere spostate in casa.
Per quanto riguarda l’umidità si ricordi che il terriccio deve essere sempre bagnato, sopratutto in estate. L’ideale è vaporizzarlo ogni giorno. Le irrigazioni devono essere più contenute se coltivate in casa.
La concimazione va fatta da aprile a ottobre, una volta a settimana con un concime liquido specifico per piante da fiore, se coltivate in vaso. Per le Balsamine coltivate all’aperto si consiglia, prima dell’impianto, di apportare sostanza organica ben umificata, poco prima dell’impianto.
Per la propagazione sia in balcone o terrazzo, per la coltivazione in vaso, si consiglia di partire da seme. Il periodo di semina è tra l’autunno e l’inverno, utilizzando un substrato leggero fatto con torba e sabbia che deve essere sempre umido.
Con l’arrivo della primavera, una volta che la temperatura notturna superi i 15 °C, le Balsamine possono essere spostate fuori oppure messe a dimora in giardino. La moltiplicazione può avvenire comunque anche per talea.
In ogni caso se si decide di partire da una pianta già formata, il rinvaso in piena terra o in fioriera deve avvenire nei mesi di aprile-maggio. Partendo dal seme, invece, bisognerà procedere da gennaio per avere la fioritura in primavera.
Per le Impatiens coltivate in vaso il rinvaso va fatto in primavera solo se le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione nel contenitore.
Per favorire l’accestimento e l’emissione di nuovi getti fioriferi si consiglia di cimare gli apici vegetativi utilizzando forbici o cesoie ben affilate e disinfettate. Eventuali rametti danneggiati vanno rimossi alla base del terreno per evitare che marcendo possano diventare veicolo di malattie fungine.
Per quanto riguarda le avversità e le patologie le impatiens temono il marciume delle radici causato dal ristagno idrico; il mal bianco o oidio che attacca fusti e foglie, il ragnetto rosso, gli afidi, la ruggine vescicolosa e le lumache.
Tra le Impatiens coltivate ricordiamo:
– I. balsamina L., originaria del Sudest asiatico e dell’India, chiamata volgarmente begli uomini, con fusti robusti, eretti e succulenti, alti fino a 75 cm, che portano foglie lanceolate con il margine dentato, di colore verde; i fiori ascellari, hanno petali ineguali, con uno sperone posteriore. La specie ha dato origine a numerose varietà a fiori doppi o semi-doppi, variamente colorati di bianco, rosso e viola.
– I. capensis Meerb., di origine africana, molto simile a I. balsamina, con i fiori colorati di rosa.
– I. balfourii Hook. f., originaria dell’Himalaia, ha fiori colorati di rosa-vinoso, raccolti in cime ascellari, con la corolla leggermente tubulosa, con fioriture estivo-autunnali.
– I. hawkeri Hook. f. (= I. holstii) originaria delle zone tropicali dell’Africa, è una pianta perenne coltivata in serra o negli appartamenti, alta da 25 a 60 cm, rifiorente tutto l’anno, con fiori piani, a 5 petali colorati di rosso-carminio, con un sottile sperone.