Come coltivare il Giacinto
Come coltivare il Giacinto
Il Giacinto è una pianta che appartiene al genere Hyacinthus ed alla famiglia delle Liliaceae; questo genere di piante è originario del Mediterraneo Orientale, dell’Asia minore e delle regioni tropicali africane.
In questa scheda vedremo come coltivare il Giacinto seguendo gli accorgimenti agronomici più opportuni.
I Giacinti sono delle piante bulbose che fioriscono una sola volta l’anno nel periodo primaverile; se coltivati all’interno degli appartamenti, in un luogo caldo, il giacinto fiorisce già dalla fine di gennaio.
All’interno del genere Hyacinthus esistono numerose varietà con ricche infiorescenze coloratissime e profumate; il bulbo è arrotondato, tunicato, che produce pochi bulbetti; tra le specie coltivate e in parte inselvatichite ricordiamo lo Hyacinthus orientalis L. dalle foglie nastriformi con i fiori riuniti in un unico racemo, con colori vari dal ceruleo, azzurro-cupo, al bianco, roseo o giallo.
Il genere Hyacinthus comprende le seguenti specie:
– Hyacinthus litwinovii Czerniak.
– Hyacinthus orientalis L.
– Hyacinthus transcaspicus Litv.
Alla classificazione botanica viene affiancata una classificazione che, in floricoltura, per motivi pratici, distingue i giacinti in diversi gruppi:
– Giacinto romano: con il bulbo ricoperto da una pellicola bianca, ha due-tre fusti per bulbo, con foglie piccole lineari e fiori bianco-verdastri campanulati, molto profumati, precoce, si presta alla forzatura;
– Giacinto italiano: con cultivar a fiore bianco, lilla o violaceo, e con il bulbo ricoperto da una pellicola violacea, semi-tardivo;
– Giacinto olandese: ibridi derivati dal Hyacinthus orientalis a fiori grandi riuniti fittamente in una infiorescenza, semplici o doppi, dai vari colori, tardivo.
Per la tecnica di coltivazione del Giacinto si consiglia di scegliere luoghi soleggiati, anche se la pianta cresce bene anche nelle zone semiombrose con temperature minime non inferiori ai 15° C. Teme il vento e il gelo. Per avere però fioriture più abbondanti e colorite si consiglia di inserire i giacinti in luoghi più luminosi.
Il terreno preferito è quello fertile, leggero e con ottimo drenaggio; in generale un substrato ideale è costituito da un miscuglio di torba e sabbia al 50%. Inoltre in questo tipo di substrato anche i bulbi trovano modo di svilupparsi meglio e a formare i relativi bulbilli.
Dopo l’interramento, i bulbi vanno ricoperti con terriccio e protetti dal freddo con una leggera pacciamatura composta da foglie secche e torba che va rimossa con i primi tepori primaverili.
Per quanto riguarda glia apporti idrici si consiglia, in media di irrigare ogni tre giorni in inverno (in vaso) e una o due volte al giorno in estate ed a giorni alterni durante il periodo primaverile. In pieno campo l’irrigazione invernale è ovviamente sospesa.
Per la concimazione in vaso bisogna intervenire una volta al mese con concime a lento rilascio specifico per bulbose per favorire la fioritura e l’ingrossamento dei bulbi. Il fertilizzante deve contenere
fosforo, azoto e potassio, macroelementi necessari sia per lo sviluppo delle foglie sia per quello dei fiori. In autunno, i bulbi lasciati a dimora potranno essere trattai con una piccola dose di stallatico pellettato.
Nella coltivazione in giardino si consiglia invece di intervenire con del letame maturo prima dell’impianto dei bulbi, miscelato nel terreno, e con dosi maggiori nelle buche ove si pongono i bulbi.
Per i giacinti coltivati in casa bisogna scegliere posti luoghi luminosi ma lontano dai termosifoni. Ogni anno i bulbi vanno rinvasati in contenitori di qualche centimetro più grande del precedente e utilizzando sempre del nuovo terriccio misto ad una parte di sabbia grossolana per favorire lo sgrondo dell’acqua delle annaffiature. Sul fondo del vaso si può porre del materiale drenante come ghiaia molto grossa o perlite.
La riproduzione del giacinto avviene nel periodo autunnale, direttamente per divisione dei bulbilli che si formano alla base del bulbo madre.
I bulbilli si lasciano crescere sul bulbo principale o madre fino a quando non saranno maturi abbastanza per essere divisi. Ogni singolo bulbo di giacinto può produrre un certo numero di piante entro 3-5 anni di vita.
Una volta che i bulbilli vengono separati dal bulbo madre, si interrano in piena terra nel periodo autunnale (tra settembre e novembre) alla profondità di circa 15 cm. La distanza tra un bulbo e l’altro deve essere di circa 15 cm se messi a dimora in piena terra, 10 cm invece, per quelli allevati in fioriere o in vaso.
Un’avvertenza importante è quello di maneggiare i bulbi ed i bulbilli solo con i guanti in quanto sono altamente tossici anche per solo contatto.
Per la conservazione dei bulbi bisogna attendere la fine della fioritura; a questo punto si dovrà iniziare a diradare le annaffiature e attendere che le foglie ingialliscano e diventino completamente secche. A questo punto si può procedere alla rimozione dei bulbi che vanno fatti asciugare per qualche giorno all’aria. I bulbi ripuliti da radici ed eventuali foglie secche vanno messi in un contenitore con torba o segatura e conservati in luogo buio e asciutto fino all’impianto successivo.