Arrhenatherum elatius
Arrhenatherum elatius
L’Avena altissima o erba altissima (Arrhenatherum elatius (L.) P.Beauv. ex J.Presl & C.Presl, 1819) è una specie erbacea della famiglia delle Poaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Ordine Poales, Famiglia Poaceceae e quindi al Genere Arrhenatherum ed alla Specie A. elatius.
È sinonimo il termine Avena elatior L..
Etimologia –
Il termine Arrhenatherum deriva dal greco ἄρρην árren maschio e da ἀθήρ athér resta, per la lunga resta del fiore maschile della spighetta. L’epiteto specifico elatius è il comparativo di elátus alto: più alto ancora, rispetto a una stessa specie “elata”.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Avena altissima è una pianta Eurasiatica in senso lato, che si presenta anche nel Nordafrica. Il suo Habitat tipico è quello dei prati stabili e falciati (sinantropismo), in luoghi erbosi, bordi stradali, siepi, cespugli, da 0 a 1800 m (raramente fino a 2500 m) s.l.m.. È una specie comune nelle regioni temperate dell’Europa dove colonizza in particolare prati, bordi dei sentieri. È alquanto comune in Italia, dove costruisce gli arrenatereti, associazioni naturali tipiche dei fondovalle alpini e delle pendici appenniniche.
Descrizione –
L’ Arrhenatherum elatius è una specie erbacea perennante cespitosa, avenoide, che raggiunge un’altezza di 50-120 (150) cm, munita di un rizoma ramoso, talora brevemente stolonifero, con radici di colore giallo-aranciato. Sono presenti foglie basali avvizzite.
I culmi sono ascendenti e cilindrici, glabri e robusti con 3-5 nodi.
Le foglie sono piane, scabre, con lamina di 5(8) mm e ligula breve e tronca (1,5 mm), smussata all’apice, membranacea.
L’infiorescenza è formata da un’ampia e ricca pannocchia piramidale allungata e flessuosa di 10-25(30) cm, costituita da spighette fiorali disposte su lunghi peduncoli scabri, patente-riflessi nel momento dell’antesi.
Le spighette (8-10 mm) sono biflore, giallo-verdastre e lucenti, spesso screziate di viola, glabre o circondate da un ciuffetto di peli alla base. Il fiore inferiore è sterile (maschile) con una lunga resta (15-20 mm) contorta e ginocchiata all’indietro, inserita nel 1/4 inferiore sul dorso del lemma. Il fiore superiore è ermafrodita, generalmente con lemma mutico o con due brevissimi denti (2-3 mm); palea più breve di esso.
Le glume sono disuguali, scarioso-ialine, acute, persistenti; con l’inferiore di 5(6) mm e la superiore di 8-9(10) mm.
L’antesi è nel periodo tra maggio e luglio
Il frutto è una piccolissima cariosside aristata.
Coltivazione –
L’avena altissima è una specie tipica dei climi temperati non troppo siccitosi. Ha una particolare sensibilità ai freddi tardivi e all’acidità, per cui non si adatta all’alta montagna e per la scarsa resistenza alla siccità è preferibile impiegarla nel Centro Nord.
È una pianta molto rapida nell’insediarsi e molto adatta allo sfalcio, ma il portamento eretto, la modesta persistenza (3-4 anni) e anche la scarsa appetibilità dovuta al sapore amaro, non la rendono indicata al pascolamento. Nei prati avvicendati la sua produttività è piuttosto elevata, assai aggressiva, si presta alla consociazione con erba medica, che però non è molto praticata.
In Europa sono disponibili 4 varietà; due, fra cui l’italiana “Gala”, sono iscritte al Registro nazionale.
Usi e Tradizioni –
L’Arrhenatherum elatius è una pianta molto fogliosa, di crescita rapida, con radici profonde e resistenti alla siccità, per cui può avere un considerevole valore per far fieno durante il tempo asciutto. Ma non vive a lungo e non può resistere ad un pascolamento intenso.
Una forma variegata di Arrhenatherum elatius (var. variegatum) con foglie verdi striate di bianco, è talvolta coltivata come una pianta decorativa da giardino.
Il decotto dei bulbilli è usato in medicina popolare contro il raffreddore.
Comunque è una pianta raramente citata in medicina popolare.
Modalità di Preparazione –
L’Avena altissima, oltre agli utilizzi per la produzione di fieno e l’uso dei bulbilli in medicina popolare contro il raffreddore, non ha utilizzi di natura alimentare.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.