Durio zibethinus
Durio zibethinus
Il Durian (Durio zibethinus L., 1774) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Malvaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Malvales, Famiglia Malvaceae, Sottofamiglia Helicteroideae, Tribù Durioneae e quindi al Genere Durio ed alla Specie D. zibethinus.
È sinonimo il termine Durio acuminatissima Merr.
Etimologia –
Il termine Durio proviene da durian (o durion) che è il nome vernacolare malese per il frutto spinoso di questa pianta, dove duri significa spina. L’epiteto specifico zibethinus viene dal nome della civetta indiana Viverra zibetha, mammifero carnivoro; secondo Linneo perché i frutti di questa pianta venivano utilizzati per catturarla, ma altri sostengono perché l’odore muscoso dei frutti sarebbe simile a quello di questo animale.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Durian è un albero originario del sud-est asiatico ed in particolare delle Malesia e dell’Indonesia. È una specie secondaria coltivata per la produzione di frutta; la produzione commerciale è concentrata principalmente in Tailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Vietnam, India, Portorico ed Australia.
Descrizione –
Il Durio zibethinus è un albero di grandi dimensioni, caratterizzato da un tronco diritto e alto più di 40 metri.
Le foglie sono alterne, lunghe fino a 25 cm. e larghe circa 8 cm; sono di colore verde e lucide sulla lamina superiore e argento-bronzee in quella inferiore. I fiori sono grandi, biancastri, con un odore forte, con fioritura notturna. La fioritura (in Portorico) è nel periodo tra aprile e maggio e i frutti sono maturi in agosto-settembre.
Produce dei frutti grandi (lunghi 15-30 cm), con epicarpo duro, bruno-verdastro, coperto di spine piuttosto appuntite, di forma genericamente piramidale che rendono la manipolazione difficoltosa se non si indossano dei guanti. La polpa è di colore biancastra o giallastra, divisa in cinque segmenti e circonda i grandi semi; l’odore è assolutamente nausenate (simile a una di carogna in putrefazione) ma il sapore è veramente sublime.
Coltivazione –
Il Durian è una pianta che, per essere coltivata, richiede un clima tropicale con abbondanti precipitazioni distribuite in tutto l’anno. Predilige i terreni fertili e profondi, argillo-sabbiosi o argillo-limosi con un ottimo drenaggio, ricchi di sostanza organica e con un pH tra 6 e 7. La pianta si avvantaggia notevolmente degli apporti delle concimazioni e, nel caso di periodi aridi, ha bisogno di irrigazione di soccorso.
La resa media per ogni albero maturo è circa 50 frutti all’anno; ogni frutto che pesa da 1,5 a 4 Kg.
Può essere propagato per seme o per talea innestata. I semi vanno piantati molto presto poiché perdono rapidamente la germinabilità. La germinazione si ha dopo circa una settimana e sono a crescita rapida. Gli alberi innestati cominciano a produrre frutti dopo 4-5 anni, mentre le piante da seme impiegano 15 anni. Le piante innestate sono di taglia più piccola di quelli che crescono in natura.
Esistono più di 100 cultivar di durian.
Usi e Tradizioni –
Il Durio zibethinus è caratterizzato da un odore del suo frutto molto intenso che ricorda un insieme di aglio, cipolla, formaggio molto forte e stagionato e toni ben discernibili di frutta matura. La causa di questo odore è da tracciarsi nella ricca varietà di composti volatili rilasciati dal frutto che includono, tioli, esteri, acido solfidrico, e dietilsulfito. Esistono comunque alcune cultivar inodori. La parte commestibile, l’arillo, corrisponde al 20-35% del peso del frutto, ed ha una consistenza morbida e cremosa ed un colore che può variare, come detto, dal bianco crema al giallo.
Il Durian contiene 147 kcal ogni 100 g. Inoltre, 100 g di prodotto contengono mediamente: Grassi 5 g, Colesterolo 0 mg, Sodio 2 mg, Potassio 436 mg, Carboidrati 27 g, Fibre 3,8 g e Proteine 1,5 g.
Il Durian è a tutti gli effetti un “superalimento”: secondo alcuni studi del 2011, sulle proprietà antiossidanti dei principali frutti esotici, ha dimostrato che a livello di acido ascorbico è superato solo dal Salak, dal Mangostano e dal Kiwi. Il Durian è primo, con grande distacco, per quanto riguarda il contenuto di flavonoidi, mediamente dieci volte tanto gli altri frutti, in special modo acido caffeico e quercetina, con azioni antivirali e preventive dei tumori.
Risulta primo anche in materia di antociani, contenendone il doppio di quelli contenuti nel Salak ed è secondo nella classifica del beta-carotene (della quale il Mango è quello che ne contiene di più). È un potente regolatore del colesterolo, e aiuta a prevenire l’arteriosclerosi. Ha una ricchezza combinata delle vitamine B1, B6, C, B2, inoltre contiene triptofano, metabolizzato come serotonina, e quindi regolatore del sonno e delle attività nervose.
La controindicazione di questo frutto, così particolare, è la sgradevolezza del suo odore che lo rende poco trasportabile e conservabile in ambienti chiusi. Infatti negli aereoporti, sui bus e negli hotel dei paesi d’origine viene indicato il divieto di trasporto dei durian proprio a causa del suo odore pungente.
La complessità di sapori del durian (che varia anche notevolmente con le singole varietà) è composta da un’impareggiabile ricchezza di quelli che in musica si definirebbero “gli armonici”, ovvero di una gamma sofisticata di toni e sottotoni talmente intricati da stupire chiunque. Un frutto maturo al punto giusto è molto rinfrescante e molto dolce e i gusti principali che lo definiscono rassomigliano a miele, gelsomino, caramello, caffè, vaniglia, cioccolata; i retrogusti che lo accompagnano sono infiniti: mostarda, aglio e cipolla, sherry, mandorla, noce, resina, uova, formaggio erborinato, tubero dolce, ananas, papaya, zucca, ecc. Tuttavia, quasi all’unanimità, i consumatori descrivono questo universo di sapori come armonico e assolutamente delizioso.
Foglie, frutti e radici hanno anche proprietà curative (antifebbrili, contro l’ittero e per la cura delle malattie della pelle).
Oltre all’essere umano, di questo frutto ne vanno ghiotti vari animali, in special modo la tigre, l’elefante, gli scoiattoli, l’orango e molti uccelli.
Modalità di Preparazione –
I grandi frutti del Durio zibethinus sono caratterizzati da un profumo nauseante, e spesso repellente, ma da un gusto paradisiaco (dolce e piccante, come gelato alla vaniglia con sentori di spezie e banana). La polpa del Durian è generalmente consumata fresca, ma viene anche usata per preparare gelati, i biscotti e le caramelle. Può essere conservata anche in scatola, surgelata, cotta nello zucchero o sotto sale. Viene inoltre impiegata per preparare salse e condimenti. I semi sono commestibili, dopo essere lessati, fritti o torrefatti.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.