Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria
Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria
Il Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, il cui Codice WDPA è: 555529737, è un’area naturale protetta situata in Sicilia, sull’Isola di Pantelleria.
Il Parco è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 2016 ed è, in ordine cronologico, l’ultimo parco nazionale italiano ad essere stato istituito, e il primo in Sicilia.
Il Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, occupa l’80% dell’isola, con una varietà dei paesaggi legati alla natura vulcanica dell’isola: colate laviche, favare, laghi vulcanici e acque termali. Muretti a secco e terrazzamenti testimoniano ingegnose pratiche agricole di antica memoria, conservative di preziosa biodiversità. Nel 2014 la “Pratica agricola della Vite ad Alberello” è stata inserita nella lista UNESCO quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità e nel 2018 il “Paesaggio della pietra a secco di Pantelleria” è stato iscritto nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Tra le coltivazioni a vite, ulivo e cappero spuntano i dammusi, antiche unità abitative di pietra lavica murata a secco con bianchi tetti a cupola. Le zone archeologiche sono un museo diffuso sul territorio: insediamenti risalenti all’Età del Bronzo, un villaggio del XVI secolo a.C., megalitiche tombe uniche al mondo, un’Acropoli tardo punica e un insediamento tardo romano del V secolo d.C.
Il territorio del parco è suddiviso in tre zone:
– zona 1, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, agricolo e/o storico culturale, con inesistente o minimo grado di antropizzazione;
– zona 2, di valore naturalistico, paesaggistico, agricolo e/o storico culturale, con limitato grado di antropizzazione;
– zona 3, di valore paesaggistico e/o storico culturale, con elevato grado di antropizzazione.
La sorveglianza del territorio è affidata al Corpo forestale della Regione Siciliana, insieme al Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri.
La Flora –
La vegetazione dell’Isola di Pantelleria si presenta alquanto complessa, in confronto con le altre isole siciliane. Dal livello del mare fino a 250 m di altitudine troviamo la macchia bassa o gariga riferibile alla comunità del Periploco-Euphorbietum aspalathoidis; oltre si rinviene una vegetazione arbustiva-arborea con pinete a Pinus pinaster e P. halepensis, miste a Quercus ilex, che si inquadra nell’associazione Pino-Genistetum aspalathoidis, cui partecipano diverse specie fra le quali Erica spp., Rosmarinus officinalis, Cistus spp., Calycotome villosa e Genistha aspalathoides. A quote superiori ai 500 m e nelle valli si trovano boschetti puri di Q. ilex. La vegetazione climatica è rappresentata dall’Erico-Quercetum ilicis, caratterizzata dalla presenza di Q. ilex, Erica arborea e Arbutus unedo, cui si accompagnano anche Pistacia lentiscus, Phyllirea angustifolia, Daphne gnidium, ecc. L’abbondante lettiera e lo strato di humus di questi ambienti boschivi ospitano numerose specie appartenenti alla mesofauna, un indice di elevata diversità sia a livello della lettiera sia a livello dei primi 20 cm di suolo, in diverse zone del sottobosco.
In questi habitat troviamo un totale di specie censite (al 2014) pari a 640 specie, comprensive di 13 endemismi e 63 specie rare e rarissime per l’isola. Di seguito si fornisce la lista delle specie endemiche:
Anthemis secundiramea ssp. cossyrensis, segnalata anche per le isole maltesi;
Filago lojaconoi, segnalata anche per Linosa;
Genista aspalathoides var. gussonei, tipica della macchia e della gariga;
Helichrysum rupestre var. errerae, varietà localizzata nel tratto di costa fra Suvaki e Punta Tre Pietre;
Limonium cossyrensis, rinvenibile esclusivamente lungo la zona costiera fra Arenella e Punta Tre Pietre;
Limonium secundirameum, limitata soltanto alla parte esterna delle rive meridionali del Lago Specchio di Venere;
Matthiola incana ssp. pulchella, sottospecie tipica delle zone rocciose costiere pantesche;
Medicago truncatula var. cossyrensis, rinvenibile in incolti aridi;
Plantago afra ssp. zwierleinii, rinvenuta anche nelle Isole Pelagie e Maltesi, tipica di incolti aridi e pascoli;
Sedum rubens var. cossyrensis, tipica di luoghi pietrosi, anche pochissima terra;
Senecio leucanthemifolius var. cossyrensis, tipica di incolti prossimi al mare;
Serapias cossyrensis, orchidea tipica degli stadi più evoluti della successione della macchia mediterranea dai 300 m fino agli 836 m della Montagna Grande;
Trifolium nigrescens ssp. nigrescens var. dolychodon, tipica di prati aridi ed incolti.
Da un punto di vista fitosciologico, la comunità principale dell’isola è la macchia mediterranea, che si presenta con tutti gli aspetti principali, dagli stadi pionieri fino al climax, rappresentato da leccete di Quercus ilex (ballùtu), alcune delle quali centenarie. Nelle zone più elevate è dominante Pinus pinaster (pino marittimo, zappínu), considerato tra i più antichi serbatoi di biodiversità della specie. Lungo i tratti di costa più aridi e rivolti a Sud prevale Pinus halepensis (pino d’Aleppo, déda oppure zappínu mánzu). La gran parte del territorio è occupato dalla macchia bassa, cespugliosa, dominata da generi come Erica, Pistacia, Calycotome, Cistus, Arbutus unedo (corbezzolo, mbriákuli) ecc. Nelle zone più secche o maggiormente percorse dai venti, prossime al mare, la macchia bassa lascia il posto alla gariga, con specie xerofite, adattate alla cronica mancanza d’acqua come Thymus capitatus, Rosmarinus officinalis, Thymelaea sp.
Altri elementi tipici sono la vegetazione del lago Bagno dell’Acqua, un cratere vulcanico che ospita una vegetazione erbosa e cespugliosa igrofila tipica delle zone umide salmastre, e quella delle scogliere, tipicamente alofila e xerofita. A queste si aggiungono le particolarissime comunità degli ambienti termali, dominate per lo più da microflora (cianobatteri) e da specie igrofile.
La Fauna –
Anche dal punto di vista faunistico Pantelleria si caratterizza quale anello di congiunzione fra l’Europa meridionale e l’Africa settentrionale. A tutt’oggi i popolamenti faunistici sono solo in parte conosciuti, con alcuni approfondimenti solo su alcuni animali terrestri, quali vertebrati e soprattutto insetti.
Per quanto riguarda questi ultimi, il territorio dell’isola si presenta decisamente eterogeneo, caratteristica che permette la presenza di molteplici nicchie ecologiche. Eterogeneità ambientale vuol dire presenza di molteplici zone rifugio per qualsiasi animale o pianta, nelle quali eventuali predatori o competitori non possono giungere. Tutto ciò si riflette sul numero totale di specie di Artropodi (raggruppamento vasto di animali quali insetti, crostacei, ragni, millepiedi, ecc.) conosciuti per l’isola, maggiore rispetto alle altre isole. In particolare, per Pantelleria sono state censite 1096 specie diverse di artropodi, molte delle quali di origine africana ed alcune delle quali aventi Pantelleria come unica dimora in tutto il mondo. In particolare, per l’isola di Pantelleria sono stati rinvenuti al momento 14 endemismi:
fra i crostacei isopodi (porcellini di san Giuseppe, purceddrúzzi di San Ghjuséppe) si cita Spelaeoniscus vandeli, evolutosi probabilmente da una specie simile africana;
fra i grilli, Gryllotalpa cossyrensis, circoscritto alle sponde del Lago di Venere;
fra le cimici, Apterola kunckeli focarilei;
fra i coleotteri (maggiolini, cetonie, coccinelle, tarli, ecc.) Danacaea caneparii, Heliopathes avarus donatelae, Pachychila crassicollis cossyrensis, Acmaeodera bipunctata romanoi, Scymnus caprai, Stenostoma cossyrense, Alaocyba separanda, Otiorhyncus cossyrensis, Pseudomeira cossyrica;
fra le formiche, Leptanilla poggii, formica dall’esoscheletro giallo scuro intenso osservata per prima volta nel 1991 in un campione di lettiera alla base di lecci nella Piana di Ghirlanda.
Per quanto riguarda i rettili, si ricorda il serpente Coluber hippocrepis, specie del Mediterraneo occidentale (ibero-sardo-maghrebino) il quale, migrato dalla Tunisia in tempi lontani, si è stabilito in Sardegna e successivamente a Pantelleria. Sono state trovate diverse specie di lucertole di origine africana, fra le quali Lacerta podarcis sicula.
Per quanto riguarda l’avifauna, notevole è la varietà di uccelli presenti sull’isola: 260 specie, tra cui molte vi nidificano stabilmente e altre sono state osservate durante la stagione migratoria, in primavera e in autunno. Infatti, Pantelleria si trova sulle principali rotte migratorie ed è luogo di sosta e riposo nel viaggio tra l’Europa e l’Africa. Tra i rapaci ricordiamo l’aquila delle steppe e il falco pellegrino. Presso le acque del Lago Specchio di Venere non è raro osservare aironi cinerini e rossi, fenicotteri rosa, gru, cavalieri d’Italia e cicogne. A questa ricchezza, si aggiungono alcune specie nidificanti tra le quali due rare che, in Europa, nidificano solo sull’isola: il beccamoschino iberico e la cinciarella algerina.
Essendo Pantelleria un ponte fra l’Africa e l’Europa, su di essa veleggiano moltissime specie di uccelli che attraversano il Mediterraneo nei due sensi, specie anche rare, come l’enigmatico falco della Regina (Falco eleonorae), la cui nera silhouette frequenta i cieli dell’isola. Altre specie della famiglia dei Falconiformi sono presenti: il nibbio bruno, il falco pellegrino, le poiane, le albanelle. Uno spettacolo da ammirare è in primavera quando grossi stormi di questi arrivano dall’Africa, veleggiando sul mare, trasportati dalle correnti ascensionali. Non è difficile vedere nei cieli dell’isola la sagoma bianca di un capovaccaio o aquile minori come l’aquila del Bonelli e il biancone. Comunque Il Falco più caratteristico dell’Isola è “u Sicarro”, il gheppio, specie stanziale che ha colonizzato tutte le rupi dell’isola. Altri uccelli rari che frequentano l’isola sono il Gruccione (Merops apiaster) chiamato localmente scilakilà, la ghiandaia marina, l’upupa (katabúbbo), il rigogolo detto ghiannúni, tutti uccelli apprezzati per il colore del loro piumaggio. Vanno annoverati fra gli abituali frequentatori dell’isola, tordi, merli, beccacce, quaglie anche se bisogna dare una giusta menzione ai trampolieri: moltissimi gli Aironi cenerini e rossi, le Nitticore, le Garzette ciuffetto, i Cavalieri d’Italia, le Avocette e le Gru. Un cenno parte per la Montagna Grande che è l’unica stazione europea dove nidificano la coloratissima Cinciarella algerina e, come detto, il raro Beccamoschino.
Fra i mammiferi, si cita il pipistrello Plecotus, presente soprattutto nelle grotte naturali di Gelfisér. Diffusissimo il coniglio selvatico, flagello per le coltivazioni della vite. Si ricorda inoltre il piccolo roditore Crocidura ichnusae, un piccolo topolino presente solo in Tunisia, Sardegna e Pantelleria.
Guido Bissanti