Quercus suber
Quercus suber
La quercia da sughero o sughera (Quercus suber L.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Fagacee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fagales, Famiglia Fagaceae e quindi al Genere Quercus ed alla Specie Q. suber.
Etimologia –
Il termine Quercus proviene dalla parola quercus, nome latino della quercia, pianta sacra a Giove. Questo termine, secondo alcuni è formato da 2 parole celtiche,”Kaer” “quer” = bell’albero, cioè l’albero per eccellenza; secondo altri deriva dal greco Ruvido; col termine “suber” i Romani indicavano sia il sughero che la quercia da sughero. L’epiteto specifico suber viene da suber, nome latino del sughero in Virgilio e Columnella.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La quercia da sughero è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, in un’area tra l’Europa sud-occidentale e l’Africa nord-occidentale; è una specie naturalizzata da tempi remoti e spontanea in tutto il bacino occidentale del mar Mediterraneo, In Italia si trovano sugherete in Sicilia, Lazio, bassa Toscana e soprattutto in Sardegna.
Descrizione –
Il Quercus suber è una quercia sempreverde che può raggiungere i 20 metri d’altezza, con chioma di colore verde-grigiastro. Ha un tronco che diviene presto sinuoso e si riveste di una corteccia molto caratteristica, spessa molti centimetri, grigiastra, che si stacca facilmente in grossi blocchi pesanti. A ogni distacco la nuova scorza sottostante si presenta di colore bruno rossastro, spesso quasi rossastra.
Le foglie sono semipersistenti, semplici a lamina coriacea (come il leccio), ovoidali, con margine dentato e spinoso. È una pianta monoica con fiori unisessuali con fioritura che avviene in tarda primavera, oppure dopo la fine dell’aridità estiva (settembre-ottobre); i fiori maschili sono sessili con un perianzio diviso in 5-8 lobi e 5-6 stami riuniti in amenti lunghi 4-7 cm e peduncolati, compaiono in cima ai rami dell’anno precedente; i fiori femminili hanno il perianzio 4-6 lobato con 3 stili in gruppi di 2-5 sull’asse pubescente di spighe lunghe 0,5-3 cm erette portate sui rami dell’anno. A seconda del periodo dell’antesi, la maturazione delle ghiande avviene rispettivamente, in autunno dello stesso anno ad antesi primaverile, o a fine estate inizio autunno dell’anno successivo in caso di antesi autunnale. Le ghiande hanno forma ovoidale e sono lunghe 2-3 cm e cupola con squame in rilievo.
Coltivazione –
La sughera viene coltivata prevalentemente in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria e Tunisia, con una produzione annuale europea di sughero che ammonta a 340.000 tonnellate, per un fatturato totale di 1,5 miliardi di euro, e con una forza lavoro di 30.000 persone.
La propagazione della Sughera avviene per seme, subito dopo la raccolta, oppure stratificandoli in cassette areate con torba o sabbia umida a 2-3°C e mettendoli nel terreno la primavera seguente. La Sughera, in teoria è possibile si può ottenere anche per propagazione vegetativa, anche se la percentuale di germinazione non è elevata e le plantule hanno dimensioni molto ridotte (tentativi in questo senso sono stati fatti per cercare di migliorare il patrimonio genetico della specie in un contesto di vivaismo forestale).
Usi e Tradizioni –
Il Quercus suber è una pianta molto longeva che può diventare plurisecolare. Si tratta di una specie naturalizzata da tempi remoti già conosciuta dai Greci e dai Romani che scoprirono che il sughero era perfetto per realizzare galleggianti per le reti da pesca e comode suole per i sandali. A quanto pare, con il sughero facevano anche tappi per anfore.
Oggi, circa il 50% della produzione mondiale di sughero si trova in Portogallo, più precisamente nella regione dell’Alentejo, dove si producono 180.000 tonnellate di sughero l’anno. Spesso lo si trova in combinazione con la pastorizia o la coltivazione di cereali. La maggior parte delle aziende di lavorazione del sughero si trovano nell’area di Lisbona e nel nord del paese.
In Italia e Portogallo gli alberi scortecciati di fresco ricevono una marchiatura di colore rosso sul tronco. Se per esempio un albero è stato scortecciato nel 2003, questo sarà marchiato con un 3 affinché il contadino sappia che quell’albero potrà essere nuovamente scortecciato solo nel 2012.
L’estrazione del sughero avviene solo nel periodo che va dai primi di maggio a fine agosto, quando il sughero distacca più facilmente senza causare danni alla pianta. La prima decortica di una giovane quercia, la cosiddetta “de maschiatura”, si effettua quando la pianta ha circa 25-30 anni e una circonferenza non inferiore ai 60 cm, e se ne ottiene un sughero da macina detto sugherone o maschio. Le successive estrazioni avvengono a intervalli di almeno dieci anni, come previsto dalle normative, ma anche 12-13 se il sughero non ha raggiunto un calibro accettabile, e il prodotto ottenuto è detto sughero gentile e viene utilizzato, se di buona qualità, per la fabbricazione dei tappi.
I dischi di sughero di prima qualità vengono impiegati per la produzione di tappi di bottiglia, quelli di seconda scelta per tappezzerie o piedi per letti, quelli di categoria peggiore, invece, per la produzione di compensato, materiale isolante o pressato per la produzione di zoccoli per sandali.
I primi sugheri che vengono pelati hanno una superficie ruvida e sono quindi di pessima qualità, solo quelli successivi hanno una superficie più liscia e quindi più raffinata.
Dato che mantiene le sue proprietà elastiche anche ad alte temperature, il sughero è ideale per realizzare guarnizioni di motori. È inoltre un componente essenziale dello scudo termico di alcune navicelle spaziali.
Dato che molti apprezzano sia l’aspetto che le proprietà isolanti di questo materiale, le piastrelle di sughero sono diventate molto richieste per rivestire pareti e pavimenti. Inoltre per i produttori di articoli sportivi il sughero ha un valore inestimabile perché viene utilizzato nel nucleo delle palle da baseball e per i manici delle canne da pesca.
Interessante è anche la possibilità dell’uso del Quercus suber come pianta ornamentale. In tale contesto la Sughera è una pianta dal volere estremamente elevato, perché oltre a non essere imponente e quindi di difficile collocazione, è un sempreverde, con bellissimi rami contorti e la corteccia biancastra esteticamente molto decorativa. Adatta come esemplare isolato in giardini di medie dimensioni, lasciata sviluppare senza intervenir con potature o con la decorticazione. In alternativa si può mantenere a ceppaia.
Modalità di Preparazione –
Il Quercus suber è una pianta che oltre agli utilizzi industriali per la produzione del sughero o come pianta ornamentale non ha particolari impieghi in campo farmaceutico o alimentare.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.